Mark Lanegan Band live Alcatraz Milano

Mark Lanegan Band live Alcatraz Milano

Mark Lanegan torna in italia grazie all’organizzazione  Vivo Concerti  ad un anno di distanza per un’unica tappa  milanese del  “tour de force” europeo che lo vede impegnato praticamente tutti i giorni senza soluzione di continuità in tutte le principali piazze del vecchio continente.

E’ un occasione importante per ascoltare live molti dei nuovi brani del Disco “Phantom Radio” uscito nel finale del 2014 del quale tra l’altro né è appena stata pubblicata una versione con tutti i brani remixati da importanti dj e producer.

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Cosa dire, Mark è un artista che grazie alla sua straordinaria ed inconfondibile voce ha saputo costruirsi una carriera importante non solo per i suoi dischi, prima insieme alla band degli Screaming Trees  e poi da solista già dai primi anni 90 , ma anche e soprattutto per le grandi collaborazioni e featuring  che lo hanno visto protagonista con Queens of The Sone Age, UNKLE e Soulsavers giusto per citarne alcuni.

Vox gutturale , profonda , rauca , baritonale dalle sfumature oscure che sembra nata per interpretare tutte le note  del blues e del rock che insieme ad una slide guitar di sottofondo è in grado di dare i brividi e creare una atmosfera unica.

Ed è proprio così che inizia  il concerto di Mark Lanegan i :  la sua Voce  e la chitarra due brani stupendi a fare da ouverture ;“when yo’re number isn’t up e Judgment time tratto dal nuovo disco.

Gli altri tre elementi della band (basso , batteria e tastiere) oltre al chitarrista si materializzano al terzo brano Gravedigger Song  che  ci riporta al penultimo disco di Mark Blues Funeral uscito nel  2012 dove si era già vista una svolta compositiva ricca di  contaminazioni elettroniche che ci mostrano una Mark Lanegan in grande forma e che ha saputo far tesoro delle tante esperienze e collaborazioni con altri musicisti

Il palco con un lighting minimliasta ed in penombra crea un atmosfera  conturbante e Mark  si limita a poche interazioni col pubblico come nel suo stile ma questo nulla toglie alla grande performance che ci ha regalato anche questa volta.

Si snocciolano molti dei brani di Phantom Radio come le grandi blues ballad di Floor of the Ocean e Death Trip to Pulsa ma si pesca anche nei dischi più datati e rockeggianti con brani quali Quiver Syundrome e Gray goes Black. LA grande cavalcata danzereccia di Ode to  Sad  Disco fa da contrappunto alla più riflessiva Harbourview Hospital .

Dopo un’intensa  ora di blues, rock e psichedelia il concerto di Mark “the voice” si conclude con tre encore tra cui la stupenda Methampthetamine Blues e Killing Season per la piena soddisfazione del pubblico dell’Alcatraz che aspetterà con impazienza il suo beniamino  allo stand  per ricevere  il sospirato autografo sul merchandising di Phantom Radio .

fERDIDAS

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