Istruzioni per un live da ricordare. Editors live in Bologna.

Istruzioni per un live da ricordare. Editors live in Bologna.

Sono circa le 21 e l’Unipol Arena di Bologna si è lentamente ma inesorabilmente riempita quasi totalmente.

L’evento di stasera era uno di quelli da segnare sul calendario bordati di rosso: Editors di nuovo in Italia, per un’unica data dopo il trionfo all’Alcatraz di Milano del novembre scorso.

Iniziano a spandersi nell’aria le note di “The Weight” e le luci si abbassano: è il loro momento.

Tom Smith e compagni arrivano sul palco completamente vestiti in nero e danno il via ad uno di quei live che lasciano a bocca aperta; il pezzo scelto per iniziare è “Sugar” e la spettacolarità insita in questa serata è subito rimarcata dalle fiamme  che, letteralmente, vengono sprigionate da dei piccoli cannoni messi sul palco e che, di tanto in tanto ravviveranno la serata, tanto per ricordare che, sì, agli Editors piace l’intima dimensione del palazzetto (e inizialmente avevano scelto addirittura il più piccolo PalaDozza, salvo poi essere inondati dalle richieste di biglietti dei fan italiani, evidentemente cresciuti oltre le loro stesse aspettative), ma sono comunque una band da grandi festival.

Dopo qualche piccolo problema per la chitarra di Justin Lockey, niente di irrisolvibile, il live riprende e inanella un trittico di pezzi “da brividi” per i fan, che si vedono snocciolare “Someone says” , “Munich” e “An end has a start” in un crescendo di ritmo ed intensità, con un Tom Smith che appare in grande forma ed esalta la folla con la sua vocalità corposa e cupa, ma capace allo stesso tempo di dinamiche pop, ovviamente pop di quello buono, di quello che fa cantare a squarciagola mentre sotto il basso di un saltellante Russell Leetch regala gioie ai nostalgici degli anni ’80 e delle atmosfere new wave.

“Formaldehyde” è uno dei punti più alti di questa serata piena di bellezza, un brano capace di scuoterti dentro, talmente tanta ne è la forza emotiva, anche se il vero momento che “fa scintille” arriva con “The racing rats”, quando davvero dal soffitto si sprigionano stalattiti scintillanti, a rendere ancora più magica un’atmosfera che già era incantevole.

“In this light and on this evening” aggiunge ritmo prima del gran finale,  con la potenza perfetta di “A ton of love” e l’amara dolcezza di “Honesty”, pezzo sul quale una pioggia di coriandoli argentati viene sparata sul pubblico, ormai in piena estasi.

Ma non è ancora tempo di andare a casa, c’è il bis, ed è proprio nel bis che gli Editors danno il meglio di sè con l’attesissima “Smokers outside the hospital doors” e una meravigliosa “Nothing”, prima di lasciare spazio a “Papillon” e salutare tutti, certi che torneranno presto in Italia.

Con questa intensità e qualità nei pezzi il loro pubblico è destinato ancora ad aumentare…che stiano puntando ad un tour negli stadi? Lo scopriremo con i prossimi dischi…Intanto, dopo questo live, non si può che ringraziarli con “una tonnellata d’amore”.

Scaletta concerto Editors Unipol Arena Bologna 28/02/2014

Sugar
Someone Says
Munich
An End Has a Start
Formaldehyde
Lights
Bullets
The Racing Rats
A Life as a Ghost
Eat Raw Meat = Blood Drool
All Sparks
In This Light and on This Evening
Bricks and Mortar
A Ton of Love
Bones
Honesty

Bis

Camera
Smokers Outside the Hospital Doors
Nothing
Papillon

 

Photo Credits: Roberto Finizio

 

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