Aspettando i Rolling Stones. Recensione del concerto svizzero

Aspettando i Rolling Stones. Recensione del concerto svizzero

Manca poco ormai alla fatidica data del 22 giugno quando il Circo Massimo di Roma ospiterà the Greatest Rock ‘n’ Roll Band in the World, the Rolling Stones. Dopo aver interrotto il tour Oceanico per la scomparsa della compagna di Jagger, L’Wren Scott, la band ha intrapreso il tour europeo toccando città diverse città, tutte sold out.

Ci sono dei concerti che non si può davvero fare a meno di vedere almeno una volta nella nostra vita, quei concerti per cui è stata inventata la parola “Imperdibile”. E in questo mese di giugno sta per verificarsi proprio uno di quegli eventi, uno dei più importanti del panorama musicale non solo italiano, ma internazionale. La nostra redazione non ha resistito e approfittando del ponte del 2 giugno è andata ad assistere al concerto di Zurigo, previsto il 1 giugno.
Troviamo tanti italiani che hanno fatto la stessa scelta, essendo per il nord più vicino Zurigo che Roma, ma anche altri che come noi, han voluto bissare e seguire gli Stones per ben 2 date. Con la calma e la precisione svizzera lo stadio Letzigrund si riempie piano piano e alle 20.00 non si vede un solo posto vuoto, sold out anche questa data, 50.000 fans in trepida attesa.
Alle 20.30 una voce annuncia “Lady and Gentleman The Rolling Stones” e cosi il silenzio quasi religioso di attesa si trasforma subito in un ovazione generale. Si inizia con Start Me Up e si capisce subito che Mick è in gran forma, arriva per terza It’s Only Rock ‘N’ Roll (But I Like It) che manda in delirio totale lo Letzigrund Stadium. Poi arriva l’aggressiva Gimme Shelter, dell’album Let it bleed del 1969 (a mio parere la piu bella canzone degli Stones), dove Mick duetta con la corista “storica” Lisa Fischer. A metà live, Jagger lascia il palco e durante You Got The Silver e Can’t Be Seen i riflettori sono tutti per Keith Richard. Durante l’”infernale” Sympathy For The Devil, invece, tutto lo stadio, con un gioco di luci e fumo, diventa rosso fuoco e Jagger nel panni del diavolo in persona si è dimenato come se ne fosse davvero impossessato. A chiudere lo spettacolo prima del bis è il turno di Brown Sugar ma il pubblico ovviamente è ancora assetato di rock e al ritorno sul palco la band si porta dietro lo Zurich Choir per cantare You Can’t Always Get What You Want. Lo show si conclude definitivamente con (I Can’t Get No) Satisfaction e un classico spettacolo pirotecnico. Incredulo di ciò che ho visto, che è stato anche meglio della mia migliore previsione, me ne torno in albergo continuando a cantare, ovviamente, gli Stones.
Due ore di spettacolo che raccontano 50 anni di musica ruvida, di rock, di storia , di amore tra trionfi e tragedie, di una band che sembra abbia venduto l’anima per l’eterna giovinezza; uno show che non si limita solo all’aspetto musicale ma anche sociale di un secolo.
Particolare attenzione è stata data al pubblico, infatti la set list per ogni concerto viene creata sulla base delle richieste fatte dai fans in una votazione on-line sui social. La band ha anche suonato rarità ‘Worried About You’, ‘Out Of Control’, caratterizzato Keith alla voce solista. I Rolling Stones non sono soltanto un miracolo di longevità: sono la quinta essenza del rock.

Quindi appuntamento al Circo Massimo in una location davvero particolare e molto suggestiva per un concerto del genere, e chissà cosa hanno messo in serbo per noi Italiani.
Nell’attesa, iniziamo a familiarizzare con la mappa del circo che la D’Alessandro e Galli ha messo a disposizione e con una miniclip dell’evento di Zurigo.

Noi non aspettiamo altro… e voi?

SET LIST

Start Me Up
You Got Me Rocking
It’s Only Rock ‘N’ Roll (But I Like It)
Tumbling Dice
Worried About You
Doom And Gloom
Let’s Spend The Night Together
Out Of Control
Honky Tonk Women
BAND INTRODUCTIONS
You Got The Silver (with Keith on lead vocals)
Can’t Be Seen (with Keith on lead vocals)
Midnight Rambler (with Mick Taylor)
Miss You
Gimme Shelter
Jumpin’ Jack Flash
Sympathy For The Devil
Brown Sugar

ENCORE

You Can’t Always Get What You Want
(I Can’t Get No) Satisfaction

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