Punk

“Don’t know what I want, but I know how to get it: I wanna destroy the passerby!”. Tutte le notizie sulla musica punk italiana e internazionale: i concerti punk in Italia, le ultime uscite, i singoli, i video e le novità sulle band punk più importanti.

Magnifica serata al Biko per il concerto dei Parquet Courts che come da pronostico hanno confermato la loro verve e capacità di coinvolgimento del nutrito pubblico accorso in loro onore.

Il giovane quartetto di NY ha dimostrato se ancora ce ne fosse bisogno di essere una delle realtà più fresche della nuova ondata Indie Rock Newyorkese, che affonda le radici negli anni ottanta e novanta, traendo linfa vitale ed ispirazione da gloriosi campioni come Talking Heads , Devo e Cake.

Il garage rock energico dei PQ è declinato in una forma apparentemente semplice fatta di 2 chitarre (Andrew Savage e Austin Brown ) che si dividono equamente anche il compito di vocalist, e la classica sezione ritmica composta dal basso di Sean Yeaton e dalla batteria di Max Savage.

I Parquet Courts hanno alle spalle una giovane carriera che li ha già portati agli onori della critica con una prolifica produzione di  cinque dischi in studio, circa uno all’anno, e una lunghissima serie di acclamati live .

Una ventina i brani eseguiti ieri sera in una sequenza senza soluzione soluzione di continuità che ha pescato equamente da tutti i loro dischi privilegiando ovviamente l’ultimo lavoro Human Performance datato Aprile 2016 . 3d7f0f9d

L’inizio è travolgente con Ducking and Dodging e i due singoli Dust e Human Performance dove si ha la netta sensazione di una grande coesione tra gli elementi della band con i due vocalist  Andrew e Austin che si alternano e a volte si sovrappongono mostrando rispettivamente un lato ruvido e uno più morbido dell’interpretazione.

I vocalizzi dei 2 a volte ricordano quelli del grande David Byrne dei mitici Talking Heads e volutamente possono arrivare al limite del fuori scala al servizio di una melodia che può passare dalla rabbia del garage punk per arrivare alle soglie del country rock.

E così tra i brani tratti da Human Performance ascoltiamo in sequenza il country style di Outside e la bizzarre  I was just here e Paraphrased che mostrano il lato Devo  dei Parquet Courts o la sognante Steady on My mind.

Il ritmo di Max alla batteria accellera con le tracce prese dal primo disco  Light Up Gold  come Stoned and Starving o Master of My craft.  Bellissima la “Prison Style di Sunbathing Animal con una spruzzata di Folsom Prison Blues del mitico Jonny Cash .

Nella parte finale del live una bellissima western style Berling Got Blurry 

e la cavalcata arrembante di  Content Nausea dove Andrew Savage non finisce di stupire con il suo impossessarsi del microfono e la sua chitarra tagliente in un travolgente delirio rock.

Mancano all’appello alcune hit che ci saremmo aspettati di ascoltare almeno negli encore ma che in ogni caso non tolgono nulla alla grande serata dei Parquet Courts.

 

 

 

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Sono appena stati nominati nella news del giorno, quella che annuncia il nuovo tour europeo dei Green Day: la band losangelina The Interrupters infatti si esibirà in apertura per i Green Day.  Sono Aimee Allen (Vocals, a.k.a. Aimee Interrupter),  Kevin Bivona (Chitarra) Justin Bivona (Basso) e Jesse Bivona (Batteria).

Dal 2014, anno del loro omonimo debutto discografico, ad oggi, hanno suonato senza sosta in compagnia di band del calibro di Bad Religion e The English Beat, e scritto una dopo l’altra una serie di perle ska-punk notevoli. Non a caso un mostro sacro come Tim Armstrong dei Rancid ha deciso di prenderli sotto la sua ala protettrice, producendo il loro secondo album “Say It Out Loud”: album divertente, ma che tocca anche tematiche importanti e delicate come la violenza domestica e il circo che gira intorno alle prossime elezioni presidenziali americane.

Dopo Tim, un altro Armstrong diventa cruciale per la band: the Interrupters sono stati scelti, infatti, dai Green Day come band ufficiale di supporto per tutto il tour europeo 2017.

Per chi volesse avere un’anteprima, The Interrupters saranno nel nostro Paese proprio tra pochi giorni: 9 settembre 2016 alla Zona Roveri di Bologna e il 10 settembre 2016 al Decibel di Magenta (Mi).

Qui tutti i dettagli

9 settembre 2016 | Zona Roveri, Bologna
+ Legless
Ingresso 15 euro + ddp
Prevendite disponibili su Ticketone

10 settembre 2016 | Decibel, Magenta (Mi)
+ Malavida
Ingresso 15 euro + ddp
Prevendite disponibili su Mailticket

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Ogni anno, per tre giorni, Clisson, una tranquilla cittadina francese a tre chilometri da Nantes, diventa il punto di ritrovo degli amanti del metal (e non solo) di tutta Europa. L’Hellfest, giunto all’undicesima edizione, è ormai un punto di riferimento per i migliaia di fan del metal, dell’hard rock e del punk che ogni anno popolano Clisson e dintorni “allietando” i settemila abitanti della piccola cittadina. A un mese dall’evento, che quest’anno si è tenuto il 17, 18 e 19 giugno, ecco il nostro report.

60 mila presenza giornaliere. Oltre 170 gruppi di livello. Musica live dalle dieci del mattino alle due di notte.

Sei palchi sui quali gli artisti si alternano a ogni ora del giorno: Mainstage 1, Mainstage 2, Temple, Altar, Warzone e Valley.

L’edizione di quest’anno ha visto salire sul palco del Mainstage 1 tre headliner d’eccezione (due dei quali alle prese con il loro tour di addio): Rammstein venerdì 17 giugno, Twisted Sister sabato 18 giugno, Black Sabbath domenica 19 giugno. Oltre a loro, sui vari palchi si sono alternati band del calibro di Amon Amarth, Anthrax, Ghost, Joe Satriani, Megadeth, Overkill, Sixx A.M., Slayer, Testament, Dropkick Murphys, Melvins, Disturbed, Sick Of It All, Bad Religion, Whitin Temptation, Napalm Death, Korn, Bling Guardian, Jane’s Addiction e tanti, veramente tanti altri.

L’Hellfest 2016 inoltre non poteva non essere dedicato a Lemmy Kilmister, vera e propria leggenda del mondo hard rock e metal grazie alla musica dei Motörhead ma anche grazie al suo modo di essere e di vivere. Una sua enorme statua è stata installata nella Warzone, una delle zone più piacevoli dell’intero festival per i momenti di relax, mentre sabato 18 i Twisted Sister hanno ospitato sul palco con loro Phil Campbell, chitarista dei Motörhead, suonando Born To Raise Hell. Alla fine del loro set, l’Hellfest ha omaggiato Lemmy trasmettendo la sua musica e accompagnando i suoi pezzi più noti con spettacolari fuochi d’artificio, che in chiusura hanno composto nel cielo la scritta “R.I.P. Lemmy”. Sicuramente un bell’omaggio.

Il giorno dopo, domenica 19, è stata la volta di un’altra bella commemorazione. Gli Slayer salgono sul Mainstage 1 nel tardo pomeriggio e durante l’immancabile Angel of Death dietro di loro compare una scritta dedicata a Jeff Hanneman, chitarrista della band scomparso nel 2013:  Jeff Hanneman 1964-2013 – Angel of Death still reign.

Se i Rammstein non hanno fatto mancare ai loro fan una scaletta di tutto rispetto e i consueti effetti speciali e i Twisted Sister hanno salutato come si deve il loro pubblico in occasione del loro ultimo tour anche i Black Sabbath hanno portato sul palco francese uno show di tutto rispetto, anche se il buon Ozzy non ha fatto alcun cenno di saluto nonostante si tratti anche per loro di quello che è stato annunciato come un tour di addio.

Queste le scalette dei tre headliner:

Rammstein, venerdì 17 luglio 2016

Ramm 4
Reise, Reise
Hallelujah
Zerstören
Keine Lust
Feuer frei!
Seemann
Ich tu dir weh
Du riechst so gut
Mein Herz brennt
Links 2-3-4
Ich will
Du hast
Stripped
(Depeche Mode cover)

Encore:
Sonne
Amerika
Engel

Twisted Sister, sabato 18 luglio 2016

What You Don’t Know (Sure Can Hurt You)
The Kids Are Back
Burn in Hell
Destroyer
You Can’t Stop Rock ‘n’ Roll
The Fire Still Burns
We’re Not Gonna Take It
The Price
I Believe in Rock ‘n’ Roll
I Wanna Rock
Shoot ‘Em Down
(with Phil Campbell)
Born to Raise Hell
(Motörhead cover) (with Phil Campbell)
S.M.F.

Black Sabbath, domenica 19 luglio 2016

Black Sabbath
Fairies Wear Boots
After Forever
Into the Void
Snowblind
War Pigs
Behind the Wall of Sleep
(with ‘Wasp’ intro)
N.I.B.
(with ‘Bassically’ intro)
Rat Salad
(with drum solo)
Iron Man
Dirty Women
Children of the Grave

Encore:
Paranoid

Questa, invece, è la line-up completa del festival: roba da acquolina in bocca.

Hellfest-2016-Final-Lineup

Unica modifica alla scaletta soprra riportata: niente da fare per i Down, che hanno cancellato tutti i loro concerti dopo quanto combinato da Phil Anselmo sul palco del Dimebash a gennaio.

Se quanto detto sin qui non bastasse ancora (ma ne dubito) per invogliare i metalhead italiani a progettare una trasfertina oltralpe, ecco qualche altra informazione su location, servizi e atmosfera.

Abbena arrivati sul luogo del festival è subito chiaro che l’atmosfera è quella di una enorme festa. La popolazione è composta dal classico metalhead ma anche da personaggi più colorati, travestiti da unicorno, da coniglio, da power ranger, da puzzola. Oppure si trovano grossi omoni barbuti con gilet di jeans smanicati. Un classico, sì, ma non se il gilet è rosa e ricoperto di toppe di Barbie, Poochie e Hello Kitty.

Cibo di ogni tipo viene servito in moltissimi stand disseminati per l’area del festival, che è una vera propria città ricostruita nelle campagne di Clisson: da mangiare c’è carne grigliata, primi piatti, panini ma anche cibo veg niente male. E la birra? L’alimento alla base della piramide alimentare del metallaro viene servita in tre formati: l’illegale birra piccola, la media da 0,60 e la caraffa da circa un litro e mezzo. Mai più di dieci minuti di coda. Nè per il cibo, né per il merchandising. L’unica coda lunga è quella per l’ingresso, visti i doverosi controlli con perquisizione.

Ecco una breve fotogallery con alcuni degli artisti che sono saliti sul palco.
Grazie a United Rock Nations e Peetoff per le splendide foto.

Se invece volete farvi un’idea della location, ecco alcune foto:

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I Bad Religion, ovvero il punto di riferimento del punk californiano, tornano in Italia per due date estive che si terranno alla Fiera della Musica ad Azzano Decimo (PN) e sul palco del Market Sound a Milano rispettivamente il 30 giugno e il 1 luglio. Un gradito ritorno per tutti gli amanti del genere!

In apertura uno special guest che verrà annunciato quanto prima.

Apertura porte: ore 19.00
Inizio concerti: ore 21.00

Prezzo del biglietto in prevendita: €25,00+d.p.
Prezzo del biglietto in cassa la sera dello show: €30,00

Biglietti in vendita su ticketone.it e livenation.it a partire dalle ore 10.00 di venerdì 18 marzo.

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NOFX - Bellaria Igea Marina

Sarà bollente l’appuntamento estivo con i NOFX, che saranno le teste di serie della prima giornata del Bay Fest. Ferragosto al mare all’insegna del punk rock, domenica 14 agosto sulla spiaggia di Bellaria Igea Marina (RN).

I NOFX sono una delle band più importanti dello skate punk californiano, da sempre amatissimi e seguitissimi in tutto il mondo. In oltre 30 anni di carriera, questi paladini del rock indipendente hanno fatto di tutto: hanno avuto il loro reality show, hanno suonato ovunque nel mondo, perfino in Cina, sono stati invitati ai talk show della sera…

Nati in quella fucina di talenti che era la Los Angeles del 1983, un luogo e un periodo che hanno dato i natali a band come Bad Religion, Suicidal Tendencies, The Germs e Descendents, con album ormai divenuti dei classici del genere come Ribbed, White Trash, Two Heebs and a Bean e Punk in Drublic, fin dagli anni 90 si sono affermati come uno dei gruppi di riferimento della cultura skate e surf.
Molti anni e decine di dischi, singoli e compilation dopo, i NOFX possiedono la loro personale etichetta, la Fat Wreck Chords, ma continuano a fare musica in modo indipendente ed autonomo: producono i loro dischi e si occupano del booking dei loro show. Scelgono ancora personalmente le giovani band che li accompagnano in tour e hanno sempre la stessa road crew.
Insomma, sono una anomalia del sistema, un gruppo che nonostante il successo planetario ottenuto senza il supporto di una major, non rinuncia alle proprie radici e allo stile DIY. Il loro approccio live non è certo diverso: saltano, corrono e sudano senza mai risparmiarsi.
Uno show all’insegna della ribellione e incredibilmente travolgente!

NOFX
14.08.2016 | BAY FEST BELLARIA IGEA MARINA
Biglietti disponibili su Ticketone, Mailticket e Vivaticket dalle ore 11.00 di Giovedì 4 Febbraio 2016.

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Buzzcocks in concerto

I Beatles del punk celebrano 40 anni di carriera con un tour mondiale che li porterà in Italia per quattro date.

27 aprile 2016 Milano – Legend Club
28 aprile 2016 Roma – Orion
29 aprile 2016 Roncade (TV) – New Age
30 aprile 2016 Pinarella di Cervia (RA) – Barrumba

I Buzzcocks sono senza dubbio una delle più importanti e influenti band della storia del punk. Quest’anno, celebreranno il loro quarantesimo anniversario con un tour mondiale che toccherà Europa, America, Australia & Nuova Zelanda.

Pete Shelley (voce/chitarre), Steve Diggle (voce/chitarre), Chris Remington (basso) e Danny Farrant (batteria) inaugureranno questo importantissimo tour a marzo in Australia, per poi continuare in Europa e America. In Italia faranno un vero e proprio tour, toccando quattro città ad aprile: il 27 saranno a Milano, al Legend Club, il 28 a Roma, Orion, il 29 suoneranno al New Age di Roncade (TV) e infine il 30 saliranno sul palco del Barrumba, a Pinarella di Cervia (RA).

Pochi, tra i gruppi ancora in attività si sono guadagnati il diritto di essere definiti “leggendari”, e i Buzzcocks sono senza dubbio tra questi.
Possono vantarsi di essere parte dell’originaria Santa Trinità del British Punk (insieme a Sex Pistols e Clash), di aver rinnovato la scena musicale indipendente e di essere stati fonte di ispirazione per band anche molto diverse tra loro, dai REM, ai Nirvana fino ai Green Day.

Otto album di studio, più di 20 singoli ed EP, una serie di compilation, di cover e di canzoni inserite in colonne sonore di film e pubblicità hanno proiettato i Buzzcocks nell’ olimpo dei grandi musicisti britannici, e per 40 anni i Buzzcocks sono stati su un palco, senza mai smettere di ammaliare il pubblico. Soprannominati i Beatles del Punk, riescono ad unire nella loro musica chitarre veloci, bassi e batteria potenti, strazianti versi sull’amore conquistato o perduto, e sconcerto verso il mondo moderno. Un catalogo di musica indimenticabile e immortale che continuano a portare davanti a fan vecchi e nuovi, con immutata passione e energia.
I Buzzcocks hanno una relazione ineguagliabile con il loro pubblico, sono amati e quasi venerati da una audience globale. Non esistono barriere infatti per chi riesce ad essere contemporaneamente fedele ai propri ideali originari e aperto a nuove idee e suggestioni.

Tutti quelli che sono rimasti conquistati dalle recenti ondate di gruppi punk dovrebbero passare un pomeriggio ascoltando un po’ di Buzzcocks, per scoprire brani seminali come ‘Orgasm Addict’, ‘What Do I Get?’ o ‘Harmony In My Head’ oltre che ovviamente il loro brano più famoso ‘Ever Fallen In Love With Someone (You Shouldn’t’ve Fallen In Love With?)’. Non a caso tutte queste canzoni sono anche state riproposte da decine di altre band negli stili più diversi.

I Buzzocks sono i veri padrini del pop punk, ma sono anche una band con un passato, un presente e un futuro.
Una storia decennale che nessuno dei componenti avrebbe mai potuto immaginare nell’estate del 1976, quando diedero vita al gruppo.
Dice Peter Shelley: “guardandoci indietro ora, sembra di sentire e vedere gli echi del Big Bang. Nella società e nella cultura un sacco di cose non sarebbero state le stesse se non ci fosse mai stato il punk rock. E’ strano, sembra la trama di un romanzo di fantascienza ma per noi è venuto fuori in modo incredibilmente naturale.”

Quello che fanno i Buzzcocks lo fanno meglio di tutti gli altri, e non solo perché lo hanno inventato.

Di seguito i dettagli degli show.

27.04.2016 | Milano Legend Club
ingresso 16,00 € + ddp
ingresso alla cassa: 20,00 €

28.04.2016 | Roma Orion Club
Ingresso 15,00 €
Ingresso alla cassa 20,00 €

29.04.2016 | Roncade (TV) New Age
Ingresso 18,00€ + d.d.p
Ingresso in cassa 22,00 €

30.04.2016 | Pinarella di Cervia (RA) Barrumba
Ingresso 18,00 € + d.d.p
Ingresso in cassa 18,00 €

 

Evento multicanale Musica + Arte e multilocation, il Todays Festival ha risvegliato la Torino agostana dal torpore estivo con tre giornate ricche di concerti ma non solo . Laboratori creativi gratuiti su musica e canto presso la Scuola Holden concerti in luoghi insoliti e particolari come i Docks Dora o l’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli dimostrano che con impegno e creatività si possono realizzare operazioni culturali di ottimo livello e di grande impatto.

In particolare il nostro live report si concentra sulla serata del 28 Agosto presso lo sPAZIO 211 che ha visto una line up interessante di artisti con il main event dedicato ai newyorkesi TV On The Radio. Di grande spessore anche i due giorni successivi con i main act dei nostri Verdena il 29 e i grandi Interpol il 30 il tutto documentato da straordinarie gallerie foto in fondo all’articolo !

La prima parte è Inri fest tradizionale appuntamento annuale e spazio live per alcuni degli artisti della omonima casa discografica torinese, fucina di nuove proposte musicali che spaziano in modo trasversale nei generi.

Opening al tramonto al ritmo della Surf Music con i gli uomini mascherati I Monaci del Surf che cavalcano le onde a suon di guitar rock californiano riportando alla gloria grandi successi del passato e non solo. Mezz’ora di puro divertimento con brani come Apache, Que Viva la Fiesta e una cover di Sweet Dreams (Are Made of this) assolutamente incredibile.

Il ritmo sale e con loro i decibel perché la band dei Titor non lascia scampo , energia a mille, punk rock style con una performance granitica , pezzi hardcore come Dal 2036 o Titor is Dead e con la punta di diamante chiamata Motocross grande tributo al mitico Ivan Graziani .

Quando le ombre della sera prende il sopravvento sul giorno si cambia decisamente registro con Bianco innovativa proposta di musica d’autore italiana con un respiro internazionale. Già al terzo lavoro in studio Bianco insieme ad un ottima band di supporto si sta affermando grazie alla sua capacità compositiva ed interpretativa superiori alla media. Ascoltare Filo d’erba è un viaggio intenso , Le Stelle di Giorno è un sogno , La Solitudine perché c’è con il duetto di Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e cantata in background dal pubblico è una straordinaria avventura.

Ancora non sazi di musica ed intorno alle 22 arriva il momento clou della serata perchè i TV on the Radio tornano protagonisti in Italia ed in esclusiva per la serata grazie all’ organizzazione del Todays e salgono sul palco appositamente restilizzato dello sPAZIO 211. La band di Tunde Adebimpe e soci si materializza con una line up che vede Sitek alle tastiere e al basso , Malone alla chitarra e seconda voce e Bunton alla batteria oltre a 2 session men di supporto.

E’ chiaro si dall’inizio che il concerto sarà incentrato sull’ultimo lavoro in studio “Seeds” che racchiude tutte le anime musicali dei TVOTR definito unanimamente da pubblico e critica come il loro migliore e che in parte è dedicato anche alla scomparsa del bassista Gerard Smith.

Definire il genere musicale dei TVOTR è impresa ardua , forse un melting pot di rock alternativo ed elettronica con impennate sperimentali ed influssi di sonorità new wave . Ascoltandoli dal vivo si ha però ha la netta sensazione che l’anima rock elettrica e distorta abbia una netta prevalenza sulla parte più elettronica e lounge della band americana. La voce straordinaria di Adebimpe deve andare oltre il tappeto sonoro che la band impone in molti pezzi tipo Lazzeray o Wolf like me, mentre si apprezza in tutta la sua grandezza in Careful You o Quartz. Kip Malone con la sua barba fluente arpeggia sulla chitarra le note di Happy Idiot nuovo singolo da Seeds , classico pezzo che riscalda il pubblico ma i TVOTR non disdegnano di proporre anche alcuni brani tratto da Dear Science come Halfway Home o Golden Age e addirittura tornare ai loro primi successi tratti da Return to Cookie Mountain.

Sarebbe necessario più tempo, oltre i 60 minuti concessici dai TVOTR inclusi un paio di encore, per poter apprezzare tutta la loro originalità ma sappiamo che le regole del music business impongono ormai una tempistica che sta diventando uno standard per molte esibizioni live.

Ma ce ne facciamo una ragione per noi musicofili incalliti sarà necessario premere il tasto play sul nostro lettore cd per ascoltare la traccia 5 Test Pilot da “seeds” e apprezzare i TV on The Radio in tutta la loro grandezza.

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

Photo by Giuliano Di Bello

 

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Tornano in Italia i paladini del punk melodico

Dopo 15 anni, e sei album incendiari, i Rise Against sono diventati uno dei più riusciti, impegnativi e venerati gruppi punk rock del pianeta. Adesso arrivano in Italia per tre attese date per presentare l’ultimo album The Black Market, pubblicato lo scorso anno.
Tim McIlrath, cantante e chitarrista della band, descrive quest’ultimo lavoro come l’opera più personale e onesta realizzata sino ad oggi dalla band, In cui i temi sociali e d’attualità si intersecano alla perfezione con quelli più personali, introspettivi e universali.

Qui i dettagli delle date italiane:

30 settembre 2015 – Milano – Alcatraz – Milano
Via Valtellina, 25, 20159
Biglietto: 20 euro+d.p.

01 ottobre 2015 – Roma – Orion Club
Viale John Fitzgerald Kennedy, 52, 00043 Ciampino RM
Biglietto: 20 euro+d.p.

02 ottobre 2015 – Bologna – Estragon Club
Via Stalingrado 83, info: 051323490
Biglietto: 20 euro+d.p.

Prevendite per tutte le date disponibili dal 15 Maggio alle ore 10:00

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Anche l’Italia si prepara ad accogliere i Merchandise; la band, autrice di uno dei dischi migliori del 2013 secondo la stampa britannica (lo splendido “Total Nite”), arriverà nel nostro Paese per presentarne l’atteso seguito, intitolato “After the end”, la cui uscita è prevista per il 26 agosto.

I Merchandise hanno curato ancora personalmente le registrazioni e le produzioni di quest’ultimo album, che è nato in un periodo di sei mesi nella casa che condividono a Tampa. L’album è una dimostrazione importante di quanto un gruppo possa ottenere in termini di stile e personalità lavorando in completa autonomia.

L’unica influenza esterna è stata infatti Gareth Jones, che si è occupato del mixaggio. Nel suo notevole curriculum troviamo la trilogia berlinese dei Depeche Mode (Construction Time Again, Some Great Reward e Black Celebration), Interpol, Grizzly Bear e These New Puritans.

Come il titolo dell’album suggerisce, i Merchandise sono ancora in evoluzione. In questo album la formazione si è allargata e comprende Carson Cox (voce e chitarra), David Vassalotti (chitarra), Patrick Brady (basso) e i nuovi ingressi Chris Horn (chitarra / tastiera / sax) e Elsner Nino (batteria).

Prepariamoci dunque a vedere sbarcare in Italia una band rinnovata e maturata rispetto ai tempi dell’esordio, datato 2010; una band che con “Total Nite” sembra aver chiuso un ciclo e che, con “After the end”, si prepara a ripartire alla ricerca di un suono tutto da scoprire, ma che, possiamo scommetterci, non lascerà indifferenti.

Qui i dettagli delle tre date italiane (prevendite disponibili dal 6 agosto):

12 NOVEMBRE 2014 – MILANO – BIKO
via Ettore Ponti 40, Milano
biglietti: 12 € + d..p.

13 NOVEMBRE 2014 – ROMA – TBA
14 NOVEMBRE 2014 – BOLOGNA – COVO CLUB

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Il 6 dicembre 2014, sul palco dei Magazzini Generali di Milano, si terrà l’unica tappa italiana dei New Found Glory: il locale meneghino infatti ospiterà la band di Jordan Pundik e Chad Gilbert, dando spazio ad una formazione conosciuta soprattutto per la propria potenza live, che presenterà al pubblico pezzi inediti e vecchi successi. Il gruppo, formatosi in Florida nel 1997, ha dato alle stampe in quasi vent’anni di attività, sette album di studio – il più recente è “Radiosurgery”, pubblicato nel 2011. Inoltre, l”uscita di una nuova fatica discografica sembra ormai non troppo lontana visto che i NFG stanno lavorando a nuovo materiale che molto probabilmente sarà pronto entro l’autunno.   I tagliandi per il loro unico show italiano sono già disponibili presso i circuiti di prevendita autorizzati, ecco info e prezzi:

New Found Glory – Unica data italiana

Sabato 6 dicembre, Milano – Magazzini Generali

Prezzo Biglietti: Posto Unico € 22,00 + diritti di prevendita
Apertura Porte: 20:00 Inizio Concerto: 21:00

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I Death From Above 1979 sono attesi in Italia il prossimo 17 ottobre: il duo canadese composto da Sebastien Grainger (voce e drums) e Jesse F. Keeler (basso, synth e cori) infatti si esibirà sul palco del Covo Club di Bologna in occasione di un’unica tappa italiana. Lo show sarà l’occasione per la formazione dance punk di presentare live i brani tratti dal nuovo album “The Physical World”, in uscita il 9 settembre prossimo.  Il disco, che arriverà a dieci anni di distanza dal loro lavoro di debutto intitolato “You’re a Woman, I’m a Machine”, è anticipato dal singolo “Trainwrek 1979”. Dopo una pausa artistica durata dal 2006 al 2011, i DFA sono tornati alla piena attività e a partire dall’autunno si esibiranno in Europa e USA. Ecco le info relative all’unico show nel nostro paese dei Death From Above 1979:

17 ottobre, Bologna – Covo
Prezzo biglietti: posto unico 15€ (possibile prenotazione)
Apertura porte ore 21.00 – Inizio concerto ore 22.30

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Questa era preannunciata come la serata clou del Pistoia Blues 2014: The Kills e Arctic Monkeys in città per la loro seconda (e ultima) data italiana. Diciamolo subito, lo è stata!

Ragazzi e ragazze giovanissimi in piazza fin dal mattino, sotto un sole cocente, per aspettare i propri idoli; molti non hanno retto e si sono sentiti male poco prima o durante il live, live che ha incendiato ulteriormente un clima già torrido.

Prima ci hanno pensato la adesso biondissima Alison Mosshart e Jamie Hince (chissà se qualcuno ha visto davvero sua moglie Kate Moss, data come certa presenza nel backstage dai ben informati) a dare il via alle danze con un set tanto breve (circa 45 minuti) quanto intenso: “Kissy, Kissy”, “Black Balloon”, “DNA” e “Monkey 23”, tra le altre hanno scatenato il pubblico pistoiese, già piuttosto numeroso sotto il loro palco.

Le movenze e la carica della Mosshart sono state un vero inno alla sensualità e al rock, con quella vena di new wave che non guasta mai, mentre Hince, con tanto di cappellino da capostazione, ha regalato un paio di momenti chitarristicamente notevoli, guidato da una verve tipicamente punk che è stato il marchio di fabbrica dei The Kills fin da subito.

Dopo questo set d’apertura era difficile aspettarsi di più, ma l’ormai foltissimo pubblico era lì per gli Arctic Monkeys e alle 21.55 è stato accontentato: sul palco Alex Turner e compagni hanno dato grande spazio alla loro ultima fatica “AM”, mostrando di essere maturati molto rispetto alla band tutta velocità e sferzate di chitarra degli esordi e proponendo un rock-blues più oscuro e complesso.

Su tutte spiccano l’introduttiva “Do I wanna know?”, la spaziale “Arabella”, la spettacolare “No. 1 party anthem” e un’intensa “Fireside”.

Gli Arctic Monkeys non rinnegano le proprie origini più frenetiche e danzerecce ed è ancora in quelle vesti che danno, a mio avviso, il meglio di sè: inutile parlare del caos meraviglioso scatenato da “I bet you look good on the dancefloor” o dalla sempre amatissima “Fluorescent Adolescent”. La cifra stilistica della band è ancora la voce profonda e un po’ vintage di Alex Turner, che su questi brani dà il meglio di sè, in contrasto perfetto con la musica.

Da brividi, pezzo migliore della serata, “505” prima del bis, dove spiccano l’ipnotica “I wanna be yours” e la conclusiva “R U Mine?”, ideale per finire in bellezza un Pistoia Blues 2014 che, proprio in chiusura, ha sparato i suoi d’artificio più pirotecnici: The Kills e Arctic Monkeys!

Scaletta concerto Arctic Monkeys setlist Pistoia 17/7/2014

Do I Wanna Know?
Snap Out of It
Arabella
Brianstorm
Don’t Sit Down ‘Cause I’ve Moved Your Chair
Dancing Shoes
Crying Lightning
Knee Socks
My Propeller
I Bet You Look Good on the Dancefloor
Library Pictures
Fireside
No. 1 Party Anthem
She’s Thunderstorms
Why’d You Only Call Me When You’re High?
Fluorescent Adolescent
505

ENCORE
One for the Road
I Wanna Be Yours
R U Mine?

Leggi qui la recensione del live di Villafranca di Verona: http://www.concertionline.com/concerti-rock/arctic-monkeys-am-tour-castello-villafranca/

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