Giorgia: report del concerto di Roma per l’Oronero Tour

Giorgia: report del concerto di Roma per l’Oronero Tour

Doppia data romana di Giorgia lo scorso weekend: la cantante si è esibita al Palalottomatica l’1 e il 2 aprile.

Il tour è partito da Mantova lo scorso 19 marzo 2017. Bologna, Milano, Genova e Napoli l’hanno già vista esibirsi con il suo “Oronero tour”.

Diverse le date sold-out, ma c’era da aspettarselo vista la lunga assenza dal palco e l’affetto sempre presente dei suoi affezionati fan.

Un’intro musicale attira l’attenzione dei presenti in attesa dell’inizio del concerto. Poco dopo, entra lei e la sua “Vanità”, secondo singolo estratto dall’album “Oronero”. Prima di salutare il pubblico e introdurre la band regala ancora due pezzi del nuovo repertorio “Credo” e “Scelgo ancora te”.

Da questo momento inizia una digressione dedicata ai pezzi più famosi, ballati, emozionanti del suo ventennale repertorio. “Tu mi porti su” e il medley presentato allo scorso Sanremo “E poi”, “Girasole” e “Come saprei” anticipano l’ingresso di due ballerini di hip pop che, truccati come i due manichini del videoclip di “Oronero” mostrano le loro doti artistiche su “Vivi davvero”.

Dopo l’esecuzione di “Marzo” un lungo applauso, iniziato timidamente, mostra come “l’amore e l’energia non finiscono mai, anche se non pensi, porca zozza!” – esclama una Giorgia sempre emozionata alla fine di questo pezzo.

Su “Gocce di memoria” si esibisce insieme al ballerino Patrizio Ratto che, sfogliando un libro virtuale, mostra agli spettatori spezzoni di storia artistica della carriera di Giorgia partendo proprio dagli esordi Sanremesi. Il tributo a Prince non manca, inizia lei con “Sing o’ the times” e lascia poi spazio a Sonny T che esegue “Let’s go crazy” “Kiss” e “Purple rain”.

La serata prosegue con altri due pezzi del nuovo album: “Io posso farcela”, in cui si posiziona su di un palchetto al centro del parterre imprigionata da raggi laser che toccano il soffitto e “Amore quanto basta” che finisce con un omaggio a Lauryn Hill e la sua “Woo-Doo (That thing)”, canzone R&B che sembra proprio aver ispirato il brano di Giorgia.

Subito dopo entrano i due ballerini (lo già citato Patrizio Ratto e la sorella MissRaki) sul ritmo degli Psycodrummers, band composta da 10 elementi che suonano percussioni realizzate con materiali di scarto provenienti dalla trasformazione da rifiuti plastici industriali.  Alla fine della loro performance rimangono sul palco per accompagnare l’artista su “Regina di notte”, l’unico pezzo davvero dance dell’album.

Altro cambio d’abito, scelti dalla stilista personale Valentina Davoli al suo fianco ormai da anni, mentre il ballerino tarquiniese esalta il pubblico con il suo impeccabile popping accompagnato dalla band e dai giochi di luci e laser. Ritorna Giorgia e la tanto amata “Quando uno stella muore”.

Su “Non mi ami” i ballerini interpretano la canzone con una coreografia di Emanuel Lo (direttore artistico di questo tour, nonché autore di molti brani della cantante) che rende merito al pezzo poi tutti in piedi a ballare con “Il mio giorno migliore“. Ormai la serata è quasi arrivata alla fine e il pubblico si scioglie definitivamente.

Non poteva mancare “Di sole e d’azzurro”, celebre brano che permette a Giorgia di poter scherzare ed interagire con i fan per concludere con l’acuto di rito.

Tornano i ballerini su “Oronero” per chiudere il concerto, ma ai fan non basta: durante la consueta pausa prima del gran finale, reclama a gran voce la cantante che si presenta con un lungo abito nero con tanto di tacchi a spillo. “Volevo essere elegante per l’occasione!” dice. Presenta nuovamente la band, ringrazia tutti quelli che hanno collaborato al tour e gli spettatori poi, come usa fare già dallo scorso tour, racconta di aver scelto dei pezzi di canzoni famose di 20 anni prima. In questo caso, quindi, la scelta ricade tra quelli del 1997: “Primavera” di Marina Rei, “Laura non c’è” di Nek, “I’ll be missing you“ nella versione di Puff Daddy. Infine, omaggio a Pino Daniele con “Che male c’è“. Il pezzo si conclude con un lungo applauso che Giorgia dedica al figlio del suo amico cantautore, presente alla serata.

Da “Mangio troppa cioccolata”, l’album prodotto dallo stesso Pino Daniele, esegue “Dimmi dove sei” e “Un amore da favola” per concludere il concerto con “Io fra tanti“: tutti i fan del parterre si alzano in piedi e corrono vicino al palco per farle sentire il proprio calore.

Anche in questo tour, Giorgia ha chiamato Sonny T alla direzione musicale, Mylious Johnson alla batteria, Giorgio Secco alle chitarre, Claudio Storniolo al pianoforte e tastiere e Gianluca Ballarin alle tastiere e programmazioni.  D’altronde, squadra che vince non si cambia! E non le possiamo dare torto.

Lo spettacolo non ha deluso le attese: tra racconti, gag con il pubblico – con cui si è fatta selfie e video in diretta – e la sua autoironica “Grande Roma!” si è assistito ad una performance di alto livello sia dei musicisti che dei ballerini, il tutto inquadrato in una scenografia di tutto rispetto e coronato dalla sua impeccabile voce.

Articolo e foto di Mariadora Bolognese

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