Capodanno a Napoli con il concerto di Eugenio ed Edoardo Bennato

Capodanno a Napoli con il concerto di Eugenio ed Edoardo Bennato

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Bennato e Bennato, Eugenio e Edoardo, taranta e rock, per la prima volta insieme sul palco per festeggiare Napoli e l’inizio del 2012. Il concerto di Capodanno che si terrà in piazza Plebiscito sarà all’insegna della musica di due fra i più illustri musicisti e cantautori napoletani. I fratelli Bennato uniti dall’amore per la musica e per la loro città, ma dagli stili diametralmente opposti , hanno accolto l’invito del sindaco De Magistris e hanno deciso di imbracciare le chitarre per regalare ai napoletani e agli appassionati uno spettacolo che passerà negli annali della storia della musica. «Ho accetto con piacere l’invito di De Magistris – dichiara Eugenio – che mi consente di essere per la prima volta al fianco di mio fratello su un grande palcoscenico. Ho sempre affermato che le grandi feste di taranta hanno molto in comune con i riti collettivi del rock, per cui il 31 dicembre assisteremo alla convergenza di questi due mondi paralleli».

Eugenio ha appena pubblicato Questione Meridionale, un album intenso e impegnato che affronta i problemi del Sud all’Unità d’Italia fino ad allargare il discorso al Mediterraneo. Temi molto cari a Eugenio che nei suoi brani mostra quanto il Sud sia lontano dagli stereotipi ma sia in realtà orgoglioso della propria cultura e vitale come dimostrano la partecipazione alle feste in piazza di migliaia di ragazzi, le scuole di taranta, il recupero da parte dei nuovi artisti dei dialetti e dei ritmi tradizionali. «Sono tutti eventi sorprendentemente attuali – dichiara Eugenio Bennato – che segnalano un ritorno, imprevedibile e positivo, di una creativa “questione meridionale” che ha a che fare con un modo nuovo e antico di fare sentire la musica». “Questione” che si allarga oggi alcuni problemi legati al Sud da una prospettiva di chi il Sud lo ha vissuto e lo vive.
Il concerto comincerà mezz’ora prima della mezzanotte e dopo il brindisi durerà per altre due ore.

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