Youarehere, intervista: “All’interno di ‘Primavera’ c’è una personale ricerca sonora, la naturale...

Youarehere, intervista: “All’interno di ‘Primavera’ c’è una personale ricerca sonora, la naturale evoluzione del nostro esordio”

Esplosioni d’aria, vita che batte forte. Il sole custodisce il tempo, i profumi lo divorano. Il mondo è un tarassaco, sul palmo di una mano. Soffiarne via la leggerezza, liberandolo in volo”

Così gli YOUAREHERE definiscono il loro ultimo EP “Primavera”, composto da sei brani pubblicato lo scorso aprile dall’etichetta Bomba Dischi. La band romana nata nel 2011, si prepara a dare alle stampe un nuovo full-lenght album a breve, e considera questo primo lavoro un assaggio delle sonorità che sentiremo nel loro prossimo lavoro. Ecco cosa ci hanno raccontato nel corso di una recente intervista.

Potete raccontare ai nostri lettori come è nato “Primavera”, il vostro nuovo EP, e cosa c’è all’interno di questo lavoro?

Primavera è un EP che può essere considerato un breve assaggio delle sonorità e delle atmosfere che proporremo nel nostro prossimo full lenght album, al quale stiamo già lavorando. All’interno di Primavera c’è soprattutto una nostra personale ricerca sonora che crediamo sia la naturale evoluzione di quanto era presente in As When The Fall Leaves Trees (il nostro disco d’esordio).

Quali sono le vostre più recenti influenze artistiche?

Se si parla di cose recenti che in qualche modo influenzano la nostra produzione, forse Atoms for Peace, Moderat, Modeselektor. Ma crediamo che le influenze siano in continuo aggiornamento: ad esempio attualmente ascoltiamo molto Fuck Buttons, Daughter, Flying Lotus, ma anche James Blake, John Grant, Nosaj Thing. Insomma tutte cose molto diverse tra loro.

Qual è secondo voi il punto di forza della vostra musica?

Non abbiamo la pretesa di aver reinventato la Musica, ma allo stesso tempo riteniamo di aver creato un suono originale. Se è facile rispondere alla domanda sulle influenze, più difficile, anche per noi, è definire il nostro genere musicale. Crediamo sia un buon segno. Con YAH puoi passare dall’intermezzo struggente al pezzo ballabile, il tutto in maniera omogenea.

Rispetto al 2011, anno del vostro debutto discografico, in che modo e quanto siete cambiati?

Se intendi dal punto di vista musicale, non crediamo di aver avuto un cambiamento così drastico. Come già detto, Primavera è molto legato ad alcune cose di As When. Forse l’unica differenza che può saltare all’orecchio è il maggior risalto che abbiamo dato alla parte ritmica dei pezzi.

Le vostre performance sono caratterizzate da “visuals cinematici” e atmosfere post-rock: in che modo questi due tipi di arte si contaminano nei vostri live?

La nostra musica è per lo più caratterizzata dal “loop” e da atmosfere strumentali, concetti che si sposano alla perfezione con visual cinematici, luci e immagini. Più in generale crediamo che dal vivo la musica elettronica, più di qualsiasi altro genere, abbia estremo bisogno di immagini e di visual che accompagnino la performance.

Per l’estate avete date live in programma?

Per ora abbiamo in programma due concerti: il 21 Giugno a Roma al Chiostro del Bramante e il 22 Giugno all’Isola Maggiore del Lago Trasimeno, per il festival Music for Sunset.

Photo Credit Gino Ruggeri

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