The Soft Moon + Orax live @ Black Hole Milano

The Soft Moon + Orax live @ Black Hole Milano

E così abbiamo vissuto un’altra grande serata Darkwave nel tempio alternative del Black Hole grazie alla ottima organizzazione dell’evento da parte del Black Circus e alla straordinaria performance di The Soft Moon insieme ad un interessante opening in chiave Elettronica di Orax.

Sin dall’inizio della sua giovane carriera The Soft Moon ovvero il polistrumentista e compositore Luis Vasquez si è fatto notare nella nuova ondata Dark americana per l’originalità della sua proposta musicale che sa comiugare abilmente ambientazioni dark anni 80 con nuove sonorità elettroniche ed industrial.

Luis Vasquez arrivato al terzo disco in studio oltre ad una manciata di EP e Remix ha fatto un percorso musicale molto interessante dove il Vocal quasi inesistente ed onirico dei primi due dischi si è materializzato in modo più incisivo nel terzo disco Deeper uscito nel 2015 e dove le sonorità più minimal degli esordi sono passate attraverso un processo di industrializzazione elettronico decisamente interessante.

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E così Luis Vasquez accompagnato da una base ritmica costituita da basso e batteria, si cimenta nella sua creazione sonora fatta di incubi electro che in un’ora e poco più, intensa e magnetica, ha trascinato tutti quanti nel gorgo magnetico e profondo della musica. E proprio dal nuovo Disco “Deeper”, dal quale è stato tratto anche un fantastico disco di Remix con nomi del calibro di Trentemoller e Dave Clark, che la scaletta del concerto va ad attingere a piene mani cominciando dalla cadenzata Black o dalla inpnotica Wrong, passando da uno dei singoli Far !

The Soft Moon è una creatura musicale speciale perchè anche in concerto sa restituire potenza e adrenalina grazie ad un Vasquez in grande forma che al centro dello stage si muove come un serpente alternando i riff ossessivi della sua chitarra elettrica alla manipolazione dei suoni sui synth, fino alla performance percussiva straordinariamente tribale che forse richiama le radici latine dello stesso.

Feel e Desertion sono magiche con la voce filtrata in un sussurro etereo e poi ancora ripescate dal primo disco due  fantastiche hit come Breathe the Fire e  Circles .  Le martellanti Zeros e Insides  preludono al gran finale di Die Life uno dei tre encore eseguiti dalla band in conclusione del concerto.

The Soft Moon dimostra ancora una volta di essere il degno successore e paladino di tutta una generazione di creature sonore Dark che trovarono la loro identificazione nel lato più oscuro ma altrettanto affascinante del music business …..

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