Passenger, doppio live, doppia bellezza. Passenger live at Pistoia Blues

Passenger, doppio live, doppia bellezza. Passenger live at Pistoia Blues

L’incontro con Passenger è avvenuto così, con lui che suonava a piedi scalzi in piazza della Sala, 24 ore prima di salire sul palco del Pistoia Blues, completamente in acustico, di fronte a un centinaio di persone adoranti, rapite dalla faccia di questo ragazzo inglese che, da semplice busker, è diventato uno dei fenomeni del cantautorato mondiale. Ci si trova di fronte un ragazzo semplice, che si diverte a suonare, che ritrova in una minuscola piazzetta la sua dimensione più vera, salvo che due giorni prima ha aperto a Ed Sheeran di fronte a 50.000 persone a Wembley. Non male direi…
La verve, la forza di Passenger, che ben si esprime nella cornice di Piazza della Sala, non è messa in crisi neppure dal gigantesco palco del Pistoia Blues 2015: lui tiene in pugno la folla, ci fa emozionare, ci fa saltare, è rapito dalle atmosfere di Pistoia e regala un set carichissimo, che inizia con “Fairytales & Firesides” e prosegue con chicche quali una splendida cover di “Sound of Silence” o una “Travelling alone” carica di significati, di cui Michael Rosenberg (questo il vero nome di Passenger) ci spiega la genesi, legata ad un signore australiano incontrato una volta ad un live in un pub; l’uomo aveva risparmiato una vita per poi girare il mondo, una volta in pensione, con la moglie, la quale purtroppo morì poco prima di partire. Per onorarla quale miglior modo che “viaggiare solo”?
Ovviamente non può mancare la hit “Let her go”, che, come dice Passenger, gli ha cambiato la vita (mentre “Let it go”, pezzo della Disney da Frozen, gliel’ha rovinata, vista la somiglianza di titolo col suo pezzo).
Da segnalare anche una trascinante versione di “27” e una meravigliosa “Heart’s on Fire” in duetto con Stu Larsen, cantautore australiano che ha aperto il live e si è dimostrato un musicista straordinario: si notava l’affinità con Passenger e durante il duetto si è visto che tra loro c’era vera armonia, amicizia e non si trattava di qualcosa di forzato, ma un’esperienza naturale da voler condividere sul palco col pubblico pistoiese.

Passenger domina la scena con la sua leggerezza, la sua simpatia: gli anni a suonare per strada lo hanno temprato e adesso anche le folle che lo acclamano nelle piazze non gli fanno paura, anzi sono il coronamento del suo sogno.
E a proposito di sogni ecco il bis con “Things that stop you dreaming” e “Holes”, degna chiusura di una serata da ricordare.

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