La sublime conversazione di Cody

La sublime conversazione di Cody

Cody Chesnutt incanta la Sala Vanni di Firenze con uno show intimo e irripetibile.

Arrivare al cuore. Era questo l’obiettivo dichiarato di Cody Chesnutt quando è salito sul palco di una Sala Vanni stracolma, accompagnato unicamente da una chitarra e un pianoforte.
A posteriori si può dire che l’obiettivo è ampiamente raggiunto e si riesce anche a capire bene perchè mister Chesnutt sia stato definito “il trovatore del soul”: con pochi semplici accordi riesce veramente a rapire l’anima di chi lo ascolta, ad arrivare a vette di profondità incredibili, il tutto con una leggerezza e un sorriso contagiosi, realmente felice di stare suonando la sua musica su un palco, di fronte a persone entusiaste di ascoltarlo e a cui lui regala anche qualche inedito dal nuovo album di prossima pubblicazione.

Il rapporto tra Cody e il pubblico accorso in quell’incredibile scenario che è la Sala Vanni è straordinariamente empatico, una specie di funzione religiosa soul in cui tutti sono invitati a fare la loro parte, cantando (tanto che a un certo punto uno spettatore finisce a fare i cori sul palco) , battendo le mani, o semplicemente chiudendo gli occhi e lasciandosi avvolgere dalla chitarra di Chesnutt.

Un’ora e mezza di live di un’intensità pazzesca, con il bis partecipato da tutti in piedi sotto il palco, mentre Cody stringe mani, dispensa sorrisi e gioia per tutti.
Cody Chesnutt: un live che fa bene al cuore. E allo spirito.

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