INTERVISTA – Godyva: “Vi raccontiamo l’Apocalisse”

INTERVISTA – Godyva: “Vi raccontiamo l’Apocalisse”

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A cinque anni di distanza dalla pubblicazione dell’album “Planetarium”, i pugliesi Godyva sono tornati con una nuova line up e una nuova pubblicazione discografica, “Alien Heart”, che segna una maturazione artistica nel percorso della formazione gothic, tra le più affermate della scena italiana e particolarmente apprezzate anche all’estero, dove i Godyva si sono fatt conoscere nel corso degli anni grazie all’intensa attività live alla partecipazione ad alcuni dei più importanti festival internazionali. I Godyva ci raccontano come il nuovo album ha preso forma e i progetti futuri della band.

La pubblicazione del nuovo album, “Alien Heart”, sembra aver richiesto tempi più lunghi rispetto ai vostri precedenti lavori. L’album rivela anche una certa varietà e sperimentazione sonora rispetto ai suoi predecessori: questi due fattori sono collegati? Si tratta di un’evoluzione cercata o naturale?

Lady Godyva: Sicuramente di tempo ne è passato dall’uscita di Planetarium e questi quasi 5 anni di distacco hanno sicuramente portato i Godyva ad una visione più concreta e matura del proprio sound, un’evoluzione stilistica che il tempo ha generato quasi naturalmente. Abbiamo avuto più tempo per l’arrangiamento, per la scelta dei suoni, per migliorare ogni brano. Questa differenza che notate nella varietà e nella sperimentazione è dovuta anche al fatto che abbiamo avuto un co-produttore degno di nota come Giuseppe Dentamaro dei “Golem Dungeon Studios”. Nel 2010 avevamo già un mini promo pronto e stavamo cercando l’etichetta per noi più giusta capace di assecondare le nostre esigenze e di aiutarci al meglio per la riuscita di “Alien Heart”. Così nel 2012 abbiamo avuto il contratto con la “Southern Brigade Records” e di conseguenza, per la promozione e la distribuzione, con la “Scarlet Records” e a giugno del 2012 siamo entrati in studio per le riprese. I rallentamenti comunque son stati causati anche dal fatto che a fine 2010 siamo rimasti senza chitarrista, solo dopo qualche mese nel 2011 G.G  si è unito ai Godyva e così ci è stato possibile continuare il nostro percorso creativo per il nuovo album.

“Alien Heart” è la prima prova in studio della formazione attuale, con G. G. Gohm alla chitarra: è stato facile amalgamare stili e caratteri? Questo nuovo ingresso nella formazione in che modo ha influenzato le lavorazioni dell’album e il sound finale?
Lady Godyva: Credo che le differenze di stile e carattere possano generare prodotti originali e G.G. ha portato sicuramente nel gruppo il suo modo di suonare e le sue influenze decisamente più heavy rispetto alle nostre, proprio questa differenza ha creato a mio avviso un amalgama funzionale che assolutamente non abbiamo voluto  modificare. La natura di un musicista va messa alla prova, forse in ogni genere musicale, e a mio parere G.G. ha colpito nel segno!

Tra i brani spicca un curioso rifacimento: quello, in versione inglese, del brano “Ti sento” dei Matia Bazar. Come è nata l’idea?

Botys: Siamo molto legati alla scena “pop” anni ‘80 in genere e conseguentemente a gruppi di punta di quella scena, come i Matia Bazar; un giorno Lady palesò la sua voglia di provare a “coverizzare” I Feel You (Ti Sento nella versione inglese), e io molto volentieri accolsi la sfida e letteralmente mi precipitai a riarrangiare il brano. Inaspettatamente nell’arco di appena due giorni, ne uscì un arrangiamento che ci stupì tutti e che ritenemmo degno di un tributo così importante.

In attesa che i vostri fan scelgano i propri, quali sono i vostri brani preferiti dell’album e per quale ragione?

Botys: A mio avviso “I Stay Here” e “My Earliest Memories” riassumono le caratteristiche salienti del sound della band e del disco, rappresentando il sound più elettronico il primo e quello piu sinfonico il secondo.

Lady Godyva: Per quanto mi riguarda, e ovviamente è tutto a seconda dei gusti personali, brani come “Apocalypse Fire”, la stessa title track ed “In Your Eyes” sono rappresentativi ed emblematici per definire “Alien Heart” un album “avanti”, sono i più riusciti a mio avviso, senza trascurare la cover “I Feel You”.

In “Alien Heart” il tema dell’Apocalisse compare molte volte, ma sembra assumere significati di volta in volta diversi…

Lady Godyva: Hai perfettamente ragione, perché a volte l’Apocalisse viene vista come un evento catastrofico, di distruzione, di morte e fine di ogni cosa, senza ripresa, altre volte invece si respira quel senso di Rivelazione e positività, di speranza, di rinascita e di riconciliazione con noi stessi e con gli altri. Sembra quasi che l’umanità abbia realmente bisogno di un evento concreto che si manifesti per far si che tutto il passato venga spazzato via e per lasciare spazio ad un futuro decisamente migliore.

Il disco sarà supportato da un tour di presentazione? Qualche anticipazione riguardo alle date?

Lady Godyva: Stiamo lavorando sulle date con il nostro management “Vivo Management” in Italia e all’estero. Faremo un mini tour in Uk a fine ottobre, mentre di più imminente abbiamo il 2 aprile a Cosenza e il 5 a Milano. In questo periodo siamo impegnati con la realizzazione del nostro nuovo video clip, abbiamo optato, assieme alla nostra etichetta, per la cover “I Feel You” e credo che per maggio sarà bello e pronto per girare in rete e sui canali tv musicali nazionali ed internazionali. Stiamo inoltre lavorando col nostro management per alcuni festival importanti, ad ogni modo potete seguire tutti i nostri aggiornamenti sul nostro sito www.godyva.it oppure sulla nostra pagina fb http://www.facebook.com/godyva.band .

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