Dente: “Saranno gli ultimi live prima di un nuovo disco”.

Dente: “Saranno gli ultimi live prima di un nuovo disco”.

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Il cantautore fidentino torna a suonare nei club per l'ultima parte del tour di "Almanacco del giorno prima", in cui la sua band sarà arricchita da un ensemble di fiati.

Giuseppe Peveri è ormai un cantautore affermato, partito da palcoscenici indie per approdare, con “Almanacco del giorno prima” a un tour nei teatri, in cui ha messo in scena un vero e proprio spettacolo; adesso, per l’ultima parte del tour di questo disco, denominata “Gran Band Epilogo Tour”, tornerà ad esibirsi nei club e la sua band sarà appunto arricchita da una formazione di fiati, con conseguenti riarrangiamenti ad hoc di brani vecchi e nuovi. Insomma, un’occasione da non perdere per ascoltare Dente in una versione ulteriormente rinnovata, prima che nel 2015 si ritiri a scrivere il nuovo album, come ha confermato lui stesso in questa intervista.

Ciao Giuseppe, la prima cosa che ti chiedo è se puoi già fare un bilancio di “Almanacco del giorno prima”, visto che è uscito ormai da qualche mese.

E’ ancora presto per fare un bilancio sul disco, magari lo farò più avanti, però posso dire che sono soddisfatto di questo lavoro, lo ero quando è uscito e lo sono ancora a distanza di mesi, inoltre mi ha permesso di fare un tour nei teatri, che era qualcosa che desideravo fare da tempo, mettendo su un vero e proprio spettacolo con tanto di scenografia.
In ogni caso non si è ancora concluso il ciclo di questo disco, essendo un “Almanacco” dura appunto un anno, dunque ora siamo all’attacco finale!

Nel tuo personale almanacco da quando è uscito il disco invece cosa metti? Com’è cambiata la tua vita in questo ultimo anno?

Non è cambiato assolutamente nulla. Lo so, è una delusione. Cerco solo, via via che porto in giro il disco, di aggiungere qualcosa in più, di fare qualche passo in più e migliorarmi.

Stai già pensando al prossimo passo, dunque? Magari già un prossimo disco?

Sì, sto ragionando sul da farsi, sto provinando un po’ di canzoni, sto pensando a progetti anche extra-musicali, ma ancora non c’è niente di certo, per cui non riesco a parlarne. Per la gente quando un disco esce è nuovo ma per me che l’ho fatto è già vecchio, ci sono dentro magari due anni di idee, per cui non so quando queste cose nuove vedranno la luce, magari tra un anno e mezzo o due.

Come nasce l’idea di quest’ultima parte di tour con formazione allargata? Cosa deve aspettarsi chi verrà a sentirti?

Questa ultima parte con una sezione di fiati è stata concepita sia per dare al pubblico qualcosa di nuovo, sia perchè noi avevamo voglia di suonare i brani in modo diverso: questo spettacolo nuovo è più lungo del mio solito, sono 24 pezzi, suonerò i brani che anche nei dischi avevano i fiati e che dal vivo non sono mai riuscito a fare nella loro veste canonica e altre canzoni magari che non suonavo da tempo, che abbiamo riarrangiato con l’aiuto di Enrico Gabrielli. Sono molto contento di questo live, credo sia uno dei più belli che ho mai fatto.

Qual è la dimensione che ti soddisfa di più, in cui ti senti più a tuo agio, quella dei club o quella dei teatri?

Non c’è una dimensione che prediligo, ciascuna ha i suoi pro e i suoi contro, in teatro magari si possono fare delle cose particolari, la gente è seduta, è più attenta, nel club invece se suoni un po’ di pezzi lenti di seguito la gente si distrae, chiacchiera, quindi bisogna avere più ritmo. Comunque non preferisco una o l’altra, mi piace poterle sperimentare entrambe.

Quanto è importante avere una band collaudata e di amici, con cui giri da così tanto tempo, per poter affrontare entrambe le dimensioni senza perdere in qualità?

Sicuramente è importante, soprattutto perchè sono amici e ci conosciamo da tanto tempo; questa band ha suonato nei miei ultimi 3 dischi e ha arrangiato con me alcuni pezzi. Oggi abbiamo aggiunto non solo i fiati, ma anche F., che è un ottimo cantautore oltre a far parte dei Ministri e ha seguito tutto il tour di “Almanacco del giorno prima”, dunque la band che c’è oggi è davvero ampia e mi permette di fare un concerto molto corposo a livello di suono.

Visto che hai nominato F., con lui avete in piedi il progetto dei Calamari (dove ci sono anche Federico Dragogna dei Ministri, Gianluca De Rubertis de Il Genio ed Enrico Gabrielli), magari per il 2015 avete in mente di registrare qualcosa o continuerete a fare esibizioni estemporanee come è stato fino ad oggi?

L’idea è che restino sempre cose estemporanee, anche perchè abbiamo tutti troppi impegni ed è difficile riuscire a trovarsi un giorno per registrare, eventualmente; è un progetto fatto per puro divertimento, in cui cerchiamo di riportare in auge il cabaret della Milano di qualche tempo fa, quando si suonava in osteria e si cantavano le canzoni intorno a un tavolo, tra amici.

Ultima domanda, quindi nel 2015 ti rintani a scrivere i brani che hai già in testa o ti vedremo comunque in giro?

Credo che mi rintanerò, cercherò di far diventare reali queste idee che ho in testa, non credo ci saranno delle uscite live.

Queste le ultime date del “Gran Band Epilogo Tour” di Dente:

29/11 Livorno “The Cage Theatre”
03/12 Parigi “La Dame de Canton”
06/12 Ravenna “Bronson”
07/12 Bologna “Locomotiv”
11/12 Milano “Magnolia”
12/12 Vigonovo (VE) “Studio 2”
13/12 Perugia “Urban Club”
19/12 Bari “Demodé”
20/12 Catania “MA”
21/12 Santa Maria a Vico (CE) “SMAV”

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