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Nobraino, intervista: “Siamo soprattutto una live band, ciò che realizziamo è pensato per essere d’impatto ai concerti”

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I Nobraino hanno recentemente dato alle stampe un nuovo lavoro – chiamato appunto “L’ultimo dei Nobraino” – che ha segnato anche il loro passaggio  ad una etichetta major dopo anni di gavetta. Abbiamo parlato con loro del disco e di quanto sia importante l’aspetto live per la band che ha fatto della performance il proprio punto di forza. Ecco l’intervista:

Parliamo subito del vostro nuovo lavoro, che argutamente avete chiamato “L’ultimo dei Nobraino”: per prima cosa come vi è venuto in mente un titolo del genere? Poi vorrei sapere, come ne raccontereste il contenuto in poche parole?

Il titolo? Era divertente, era ovvio, era vero, quindi perfetto. Il disco in poche parole? Non amo fare la parafrasi dell’opera, e fare la sinossi di un disco intero mi pare un eccesso di riduzione visto che le canzoni in se sono già una sintesi. La musica va ascoltata e non parlata! Insomma ascoltate il disco (per non dire compratelo!)

Le vostre canzoni sono sempre state piccoli racconti da ascoltare dall’inizio alla fine per carpirne meglio il senso, l’ironia e le sfumature e questa caratteristica mi sembra ancora più evidente in alcuni brani del vostro nuovo lavoro rispetto al passato. Parlate di fatti autobiografici o c’è anche fantasia dietro?

Io sono Madame Bovary, è inevitabile..

Nel brano “Lo scrittore” dite: “Serve l’amore a rendere creativo pure me”. E’ così? E’ proprio l’amore la prima fonte di ispirazione per gli artisti?

Una volta che la sopravvivenza è assicurata  È l’amore, nelle sue infinite declinazioni, da quello sessuale, religioso, politico, a muovere il resto delle attività umane.

Sono le parole che si adattano alla musica o viceversa? In che ordine avviene il processo creativo?

Si lavora quasi sempre su una canzone scritta da me al piano e che poi viene arrangiata in sala prove da tutti i Nobraino. A volte porto anche dei testi liberi da musica che adatto su improvvisazioni scritte in sala prove. È comunque una vocazione cantautorale, la mia, che incontra le tensioni di una rock band.

Dopo tanti anni di gavetta siete approdati ad una major, in che modo il vostro lavoro è cambiato? (Intendo mezzi in più che avete avuto a disposizione rispetto a prima, se li avete avuti)

Attualmente non è cambiato granché soprattutto perché il disco era già stato registrato prima della firma con warner. In linea di massima abbiamo cercato di non modificare le nostre dinamiche, e credo sarà più facile vedere dei cambiamenti nella nostra attività nei prossimi due anni, col prossimo disco soprattutto vedremo cosa succederà.

I vostri concerti sono dei veri e propri show e a chi vi ha ascoltato solo su disco consiglierei sicuramente di assistere ad uno dei vostri prossimi concerti, quindi vi chiedo: quanto è importante l’aspetto live per i Nobraino oggi?

I Nobraino sono una live band, e attualmente ci concentriamo quasi esclusivamente su quell’aspetto. Gli stessi arrangiamenti dei sono quasi sempre pensati  per essere di impatto nei concerti, non dico che si scriva musica per fare ballare, ma se dobbiamo decidere tra un approcci soft e uno ritmico, quando dobbiamo musicare un brano, scegliamo quasi sempre il secondo sapendo che nel nostro live sarà più utile così.

Mi risulta che ad un vostro concerto poco tempo fa uno spettatore si sia fatto rasare la testa da Lorenzo, è così? Che sorprese dovremo aspettarci per le prossime date e dove vi vedremo?

La rasatura sul Mangiabandiere di un volontario tra il pubblico sta diventando una ricorrenza di ogni concerto, una sorta di rito woodoo che scaccia via la paura e unisce pubblico e band. Per il resto non c’è mai molto di programmato e non amo fare previsioni su cosa succederà. Ci sono troppi elementi che influiscono su quello che può succedere. Il luogo del concerto, geograficamente e strutturalmente, che sia un locale, una piazza, un festival, o qualche strana location speciale. il rapporto col pubblico, che varia per regione e città. Il rapporto col promoter, con la sicurezza. Insomma venite senza aspettative che è la cosa migliore.

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