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Emanuele Barbati, intervista: “Cerco di ascoltare nuovi generi per poterli miscelare con il mio mondo compositivo”

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Dalla scena punk pugliese è passato a quella californiana per sperimentare in prima persona il modo di lavorare tipico delle zone in cui il genere è cresciuto. In queste settimane il suo singolo “Finalmente” è in rotazione nelle radio italiane: il brano anticipa un nuovo disco in uscita proprio questa primavera. Abbiamo rivolto qualche domanda ad Emanuele Barbati, che ci ha parlato della sua carriera artistica nel corso dell’intervista che vi riportiamo:

La musica ha sempre fatto parte della tua vita: puoi raccontare brevemente ai nostri lettori in che modo?

Ho avuto la fortuna di nascere in una casa dove era impossibile non imbattersi in una chitarra, in una batteria o in un mandolino. Mio papà, come mio nonno, ha sempre avuto la passione per la musica ed io non ho dovuto far altro che far amicizia con questi strumenti che non mi hanno più abbandonato.

Sei partito dalla scena punk pugliese per poi andare direttamente in California. Pensi che ci sia una certa continuità tra questi due mondi? Come è stata quell’esperienza?

Ho suonato punk rock quando non era poi troppo di moda perché avevo capito che l’attitudine delle band che ascoltavo era particolarmente vicina al mio mondo; è per questo che sono andato in California, a vedere da vicino cosa stava succedendo. Credo però che i due mondi non siano troppo vicini e, sicuramente, l’esperienza migliore che mi sono portato a casa è il modo di approcciarsi alla musica in maniera professionale.

Ascolti sia cantautori italiani che personaggi come Beh Harper e Jack Johnson, ultimamente invece cosa influenza maggiormente il tuo lavoro?

Cerco di ascoltare i nuovi generi che entrano prepotenti in classifica per capire che tipo di suoni stanno usando in Inghilterra o negli Stati Uniti, per poi poterli miscelare con il mio mondo compositivo. Questa ricerca continua mi serve per non essere banale, il pop all’italiana non mi ha mai soddisfatto.

Stai avendo molto successo in radio con il tuo nuovo singolo “Finalmente”, che anticipa l’uscita del tuo secondo album prevista per questa primavera: puoi anticiparci qualcosa sul lavoro che stai per pubblicare?

Sarà un lavoro più curato rispetto al disco precedente. Con Roberto Vernetti, il mio produttore artistico, abbiamo lavorato a lungo per dare degli arrangiamenti giusti alle mie canzoni e che potessero emergere nel traffico di chi vuole farsi ascoltare.

Oltre al nuovo disco, il 2014 cosa ti porterà?

Spero di poter portare in giro un po’ di musica, mi piace molto il live nonostante nel nostro paese sia davvero difficoltoso portare nei locali musica originale e non solo cover, ma sono ottimista, come sempre!

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