Beltrami, intervista: “Intorno, è un disco che parla di rapporti di qualsiasi...

Beltrami, intervista: “Intorno, è un disco che parla di rapporti di qualsiasi forma e intensità”

0 286

Giampiero Jum Troianiello (voce, chitarra), Pasquale Omar Caldarelli (chitarre), Carmine Franzese (chitarre), Mario Urciuoli (basso), Pasquale Rummo (batteria) sono i Beltrami. Abbiamo fatto qualche domanda alla band che l’anno scorso ha dato alle stampe il primo lavoro di studio intitolato “Intorno”: ecco l’intervista.

Le vostre influenze musicali passano per Elbow e Tom Waits, oltre a loro, chi apprezzate?

Apprezziamo quasi tutto il cantautorato italiano in misura, ovviamente, diversa e con una certa propensione per ieri, anche se il nostro “oggi” ci ha regalato progetti davvero validi. E poi i grandi gruppi del rock internazionale, i grandi nomi che abbiamo ascoltato, che abbiamo ammirato e ai quali guardiamo sempre quando vogliamo capire cosa è stata capace di fare la Musica.

Chi di loro ha contribuito in modo determinante a ciò che siete oggi? Perché?

Pensiamo che tutto quello che abbiamo ascoltato, anche quello che ci è dispiaciuto fino a farci schifo, ci è servito, ci ha influenzato, ha contribuito a formare ciò che siamo oggi. Del resto, se decidi di mettere in piedi un progetto di inediti, sei portato ad ascoltare le cose nuove e riascoltare quelle vecchie con “orecchio critico”, nell’analisi di ciò che per i tuoi parametri è costruttivo o viceversa, è bello o viceversa. Il lavoro difficile sta nel portare questi “contributi”, questa sorta di suggerimenti indiretti, nel tuo lavoro, nelle tue canzoni, senza che appaiano come banali copie e che possano rappresentare ciò che sei.

Intorno è il vostro primo disco ufficiale, riuscireste a riassumere il lavoro a chi non lo conosce, in modo da convincerlo ad ascoltarlo?

Intorno è un disco molto eterogeneo, proprio perché (in relazione alle domande di prima) non riusciamo a farci piacere solo un genere. Così abbiamo deciso di cercare un altro tipo di legame tra le dieci tracce e ci siamo accorti che nei colori delle nostre sonorità e, soprattutto, nei testi, questa cosa esisteva. È un disco che parla di rapporti di qualsiasi forma e intensità e che guarda davvero intorno, a chi l’ha scritto ma anche, molto probabilmente, a chi lo ascolta. Provate e poi fateci sapere, magari.

Dall’inizio di dicembre è in rotazione radiofonica il secondo singolo estratto “Tu, il mare”, che tipo di brano è? A quali altri siete legati?

“Tu, il mare” è una ballata molto riflessiva, che affronta le dinamiche di un rapporto non esclusivamente di coppia, un rapporto molto simbiotico, basato sull’empatia. Il ritornello è la richiesta, l’incoraggiamento a superare i propri limiti e i propri ostacoli semplicemente lasciandosi guidare da una persona di cui ci si fida tanto. Una cosa apparentemente banale ma che nasconde nell’applicazione pratica tantissime difficoltà.

Siamo legati, in maniera chiaramente diversa, a tutti i brani di “Intorno”. Ad ognuno di essi poi, con il tempo, abbiamo legato delle storie provenienti da aneddoti live, da recensioni da parte di coloro che l’hanno ascoltato, da esperienze nostre. Insomma, ogni pezzo ha una sua vita e Noi, come ogni genitore farebbe, li seguiamo crescere e avere il loro percosso, essendo sempre più legati a quello che gli succede.

Cosa vi porterà secondo voi il 2014, artisticamente parlando?

Sicuramente delle scelte importanti ad inizio anno, per rispettare i buoni propositi e proseguire coerenti anche nel 2014. Poi ancora musica live, speriamo quanta più possibile, e la prima parte del lavoro in sala che tanto ci manca, quello dedicato alla scrittura dei nuovi brani per quello che, con calma, sarà il nostro secondo disco.

NO COMMENTS

Leave a Reply