Lowlow da record con il nuovo singolo
Terzo singolo e nuovo record di visualizzazioni, in soli 5 giorni il videoclip di “Borderline”, tratto dall’album “Redenzione”.
Ha superato il milione di visualizzazioni accompagnati da una valanga di commenti di ragazzi colpiti dal tema forte del brano. “Borderline” è un feroce storytelling dove lowlow dà voce a Lara, un’adolescente come tante, che trova nell’autolesionismo l’unica risposta al dolore che sente dentro.
“Ho un pubblico molto giovane e ho deciso di usare uno storytelling per parlare di un disturbo grave al giorno d’oggi delle ragazze adolescenti, l’autolesionismo. Non si possono giudicare le persone senza conoscerle ma ho scritto questa canzone per parlare della finzione, della noia, della disinformazione che ci circonda.” racconta lowlow.
Il video di “Borderline” è diretto da Yuri Santurri & Daniele Tofani per Trilathera, come i precedenti “Ulisse” (singolo di platino e 23 mln di views) e “Il sentiero dei nidi di ragno” (4,5 mln di views) e vede un cameo di Nico, protagonista degli altri due videoclip, che fa da filo conduttore di questa trilogia che sviscera il disagio giovanile attraverso la potente espressività linguistica di lowlow.
Lowlow è attualmente impegnato nel dj set tour di Redenzione e si prepara all’anteprima del suo tour live.
Il 21 aprile ai Magazzini Generali di Milano e il 22 aprile all’Orion di Roma.
Giulio Elia Sabatello, è cresciuto con i miti di Eminem e Muhammad Alì e ha esordito a soli 13 anni sulla scena romana distinguendosi nelle gare di freestyle con quelle che ancora oggi sono le sue caratteristiche principali: un flow fuori dal comune, testi forti e mai banali, immagini cinematografiche e d’enorme impatto emotivo.
I suoi testi e il suo stile sono un modo per liberarsi di una sorta di violenza che può prendere la forma di rabbia, provocazione, affronto, esaltazione, spocchia, odio, a seconda dell’esigenza. Non solo, perché tutte queste tinte forti creano un dualismo con altri due aspetti fondamentali di lowlow: da una parte lo spaesamento, l’inquietudine, l’angoscia e quindi la fragilità della sua generazione e, dall’altra, una serie di riferimenti culturali trasversali e non proprio comuni per un ventenne – per giunta rapper – capaci di lasciare un segno nell’ascoltatore per il cortocircuito che creano con gli stereotipi.