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valeria montanari

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Logo-Albinea-Jazz-webAlbinea Jazz: tra pochi giorni avrà inizio la 22ma edizione della rassegna che entra di diritto tra gli appuntamenti jazzistici regionali e nazionali più importanti, complice anche la fama degli artisti ospiti negli anni. Organizzata e ideata dal Comune di Albinea (RE) e dal Direttore artistico Vilmo Delrio in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia, la Regione Emilia Romagna e Reggio Iniziative Culturali, la rassegna jazzistica albinetana – in linea con il brillante successo delle precedenti edizioni e delle grandi celebrazioni del 2007, organizzate in occasione del ventennale della rassegna – si conferma ormai come tradizionale appuntamento per gli appassionati di musica jazz, in una dimensione di grande partecipazione, che ha visto la presenza sul palco nel passato di artisti del calibro di Sonny Rollins, Steve Lacy, Wynton Marsalis, Pat Metheny, Henghel Gualdi, Miriam Makeba e tanti altri.

Non deluderà le attese l’edizione 2009 che ancora una volta si caratterizza per qualità della proposta: di grande livello i credits degli artisti di fama internazionale invitati, di rilievo l’esclusività delle proposte musicali.

Gli appuntamenti, con inizio alle 21,30, si svolgeranno nella ristrutturata Cantina di Albinea-Canali (Via Tassoni, 213 – Canali) e nel parco di Villa Arnó (Via Vittorio Emanuele, 50 – Albinea), la storica dimora di Albinea, realizzata nei primi decenni dell’Ottocento in stile palladiano.

Si comincia martedì 2 luglio alle ore 21,30 presso la Cantina di Albinea-Canali con Omer Avital & His Bad of East, grande contrabbassista, compositore e arrangiatore israeliano, musicista che ha saputo incorporare nel proprio stile svariate influenze etniche assorbite durante la sua formazione, coniugandole con spiccate doti jazzistiche, rielaborate con personalità e caratterizzate da grande vigore.

Mercoledì 8 luglio, nella suggestiva cornice di Villa Arnò, sempre alle ore 21,30, si terrà l’atteso concerto di Cedar Walton, senza dubbio uno dei più importanti pianisti jazz viventi. Lo affiancherà il suo trio stabile, composto dall’affidabile bassista Darryl Hall e dal giovane batterista newyorchese Joe Farnsworth, ed una front line che vede la presenza di due tra i migliori boppers italiani: Piero Odorici ai sassofoni e Roberto Rossi al trombone.

La serata di chiusura, Giovedì 9 luglio a Villa Arnò sempre a partire dalle 21,30, è affidata a un grande interprete del contrabbasso, Christian McBride, considerato già da diversi anni uno dei più brillanti e affermati contrabbassisti jazz della scena musicale mondiale. Sarà accompagnato dal suo quintetto formato dal giovane Warren Wolf al vibrafono, e da tre esperti musicisti come il sassofonista Steve Wilson, il pianista Eric Reed e dal batterista Carl Allen.

OMER AVITAL & HIS BAD OF EAST
Itamar Borochov, tromba;  Matan Chapnizka, sassofoni;
Omer Klein, piano; Omer Avital, basso; Eric McPherson, batteria

Omer Avital, contrabbassista, compositore e arrangiatore israeliano, è un musicista che ha saputo incorporare nel proprio stile svariate influenze etniche assorbite durante la sua formazione, coniugandole con delle spiccate doti jazzistiche in una cifra personale caratterizzata da grande vigore e drammaticità, per la quale è stato accostato da un critico come Ben Ratliff del New York Times a storici esponenti del contrabbasso jazz quali Charles Mingus e William Parker. Residente negli USA dall’inizio degli anni ’90, Avital ha suonato con importanti musicisti tra cui Roy Haynes, Al Foster e Kenny Garrett, oltre a essere stato uno degli animatori della nuova scena jazz sorta in quel periodo intorno allo Smalls, collaborando con future stars quali tra gli altri Mark Turner, Joshua Redman e Brad Mehldau. Il quintetto di questo tour italiano è composto da tre brillanti giovani musicisti di origine israeliana, tutti da tempo residenti a New York, ovvero il trombettista Itamar Borochov, il sassofonista Matan Chapnizka e il pianista Omer Klein, che ha collaborato tra gli altri con Clarence Penn, Ben Street e Donny McCaslin, oltre all’esperto Eric McPherson alla batteria, che ha collaborato a lungo con Jackie McLean, Andrew Hill, Jason Moran e Greg Osby.

CEDAR WALTON QUINTET
Roberto Rossi, trombone; Piero Odorici, sassofoni;
Cedar Walton, piano; Darryl Hall, basso; Joe Farnsworth, batteria

Classe 1934 Cedar Walton è senza dubbio uno dei più importanti pianisti jazz viventi. Giunto alla notorietà con i “Jazz Messangers” di Art Blackey si è subito messo in evidenza come musicista in perfetto stile hard bop per il suo groove funky e la sua portentosa ritmica divenendo indispensabile sideman nelle storiche registrazioni delle grandi major dell’epoca, quali Blue Note e Prestige e supportando solisti del calibro di Lee Morgan, Freddie Hubbard, Kenny Dorham, Joe Henderson, Wayne Shorter, Blue Mitchell, solo per citarne alcuni. Negli anni ha sempre proposto musica ad altissimi livelli lavorando a progetti acustici fortemente legati al sound degli esordi ma sebbene ne siano state ampiamente riconosciute le doti strumentistiche, meno risonanza ha goduto la sua sofisticata vena compositiva basti pensare a splendidi brani come “Bolivia”, “Ugetsu”, “Ojos De Rojo” o ancora “Maestro”. E così si può definire: un “maestro”; che nasconde il suo virtuosismo sotto lo humor e il suo temperamento bluesy sotto gli arabeschi della mano destra, con una diteggiatura di grande precisione e una notevole capacità di muoversi tra i più svariati generi. Lo affiancherà il suo trio stabile, composto dall’affidabile bassista Darryl Hall e dal giovane batterista newyorchese Joe Farnsworth, ed una front line che vede la presenza di due tra i migliori boppers italiani: Piero Odorici ai sassofoni e Roberto Rossi al trombone.

CHRISTIAN MC BRIDE QUINTET
Steve Wilson, sassofoni; Warren Wolf, vibrafono;
Eric Reed, piano; Christian McBride, basso; Carl Allen, batteria

Christian McBride è da diversi anni uno dei più brillanti e affermati contrabbassisti della scena musicale mondiale. Straordinario virtuoso del proprio strumento, McBride sin dall’inizio degli anni ’90 ha svolto un’intensa attività ai massimi livelli del jazz USA, collaborando con molti nomi storici del jazz quali Ray Brown, McCoy Tyner, Joe Henderson, Betty Carter e star contemporanee come Michael Brecker, Pat Metheny e Chick Corea. Accompagnatore in possesso di una cavata trascinante come poche ed elettrizzante solista dal notevole acume armonico, McBride è uno dei continuatori più convincenti della grande tradizione del contrabbasso nero creata da musicisti quali Oscar Pettiford o Ray Brown, lezione che lui ha saputo convincentemente portare avanti, attualizzandola e innestendovi elementi di musicale spettacolarità anche in virtù delle doti tecniche fuori dal comune che gli sono proprie. Attivo da anni anche come leader di proprie formazioni, McBride presenta in questo tour un quintetto formato dal giovane Warren Wolf al vibrafono, e da tre esperti musicisti come il sassofonista Steve Wilson, che ha collaborato tra gli altri con Buster Williams, Chick Corea e Dave Holland, il pianista Eric Reed, già al fianco tra gli altri di Freddie Hubbard, Joe Henderson e Wynton Marsalis, e dal batterista Carl Allen, che ha suonato tra gli altri con Branford Marsalis, Kenny Garrett e Terence Blanchard.