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Patrizia Frattini

Patrizia Frattini
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Patrizia a.k.a. la Rockcopy. Giornalista e web copywriter, metalhead ma amante anche del rock in ogni sua forma e della buona musica. "Il rock è una mentalità, non un genere musicale strettamente circoscritto. È un modo di fare le cose, di approcciarsi alle cose. Scrivere può essere rock’n’roll." Cit. Lester Bangs

Lo Stato Sociale

Concertionline.com ha intervistato Lo Stato Sociale. La band ci ha parlato di “Facile”, il nuovo singolo, e delle prossime date del “Una vita in vacanza tour”.

“Facile” è il nuovo singolo de Lo Stato Sociale e sarà in rotazione radiofonica e sulle piattaforme di digital download da venerdì 25 maggio.  Il pezzo è già presente nell’album “Primati” in una versione in duetto con Luca Carboni, ma ora è in arrivo una nuova versione che vede Lo Stato Sociale in solitaria.

“Facile” anticipa una nuova tranche di concerti, 5 date in tutta la penisola tra i mesi di giugno e luglio. Lo Stato Sociale sarà in concerto al Carroponte di Milano l’8 giugno, allo Sherwood Festival di Padova il 4 luglio e al Flowers Festival di Collegno (TO) l’11 luglio. Le ultime due date saranno il 13 luglio al Rock in Roma (Ippodromo delle Capannelle) e il 14 luglio ad Eremo, Molfetta (Bari).

8 giugno – Carroponte – Milano
4 luglio – Sherwood Festival – Padova
11 luglio – Flowers Festival – Collegno (TO)
13 luglio – Rock in Roma – Ippodromo delle Capannelle
14 luglio – Eremo – Molfetta (BA)

I biglietti per i concerti sono disponibili in prevendita su TicketOne.

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Rezophonic featuring Lacuna Coil

Rezophonic featuring Lacuna Coil

Venerdì 4 maggio è uscito il nuovo singolo dei Rezophonic featuring Lacuna Coil, “Mayday“, un brano fortemente innovativo, di impatto, che porta con sé un messaggio forte e condiviso.

Ci sono persone che fanno e persone che criticano chi fa – dichiara Mario Riso – ho voluto affrontare questa tematica con la consapevolezza che nessuno è infallibile e soprattutto che nessuno è in grado di cambiare le sorti del mondo da solo. Il mio senso di appartenenza nei confronti di Rezophonic e Lacuna Coil e la stima che provo per chi ci mette sempre la faccia sono rappresentati perfettamente in questa canzone. Sintetizzo il mio pensiero con tre frasi:
Non esistono persone infallibili.
Nella vita fa bene chi sbaglia il meno possibile.
Il più grave errore è non provarci“.

Mayday”, anticipa l’uscita del tanto atteso “Rezophonic IV”, il nuovo disco dei Rezophonic.

Rezophonic e Lacuna Coil sono per tanti versi due progetti di cui l’Italia dovrebbe andare fiera.

I Lacuna Coil da 20 anni fanno il giro del mondo con la propria musica e sono riusciti a realizzare il sogno di essere apprezzati da un pubblico internazionale che prima di loro non aveva mai preso in considerazione la scena rock-metal-alternativa italiana.

Rezophonic rappresenta un progetto umanitario senza eguali che si è occupato di acqua (Amref- Icio Onlus) da oltre 10 anni a questa parte. La canzone “Mayday” nasce grazie all’unione di queste due realtà e dal lavoro di due produttori di altissimo livello come Marco “Maki” Coti Zelati e Oliviero “Olly” Riva che sono riusciti a fondere la scrittura e suono apparentemente molto diversi in una canzone dai connotati potenti e melodici allo stesso tempo.

Ecco il video del nuovo singolo dei Rezophonic featuring Lacuna Coil, “Mayday

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Le Vibrazioni

Le Vibrazioni, dopo la partecipazione al 68° Festival della Canzone Italiana di Sanremo con il brano “Così sbagliato”, subito balzato in vetta alle classifiche radiofoniche, e la pubblicazione del quinto album di inediti “V” (distribuito da Artist First), sono tornate ad esibirsi dal vivo con una serie di nuovi live nei principali club italiani e arriveranno giovedì 19 aprile all’Auditorium Flog di Firenze.

Sul palco, la band multiplatino salirà nella sua formazione originale: Francesco Sarcina alla voce e alla chitarra, Stefano Verderi alla chitarra e alla tastiera, Marco Castellani al basso e Alessandro Deidda alla batteria. I nuovi concerti saranno l’occasione per ascoltare “Così sbagliato” e gli altri brani estratti da “V”, oltre ai grandi successi che hanno scalato le classifiche e fatto la storia del gruppo.

“V” si compone di 10 brani inediti – di cui Le Vibrazioni hanno seguito la produzione, in collaborazione con Davide Tagliapietra – che incrociano argomenti che spaziano dalla vita quotidiana alle relazioni, indagando su come il rapporto con gli altri serva a ricongiungersi con se stessi. Come nei precedenti lavori, il sound di “V” è quello che ha contraddistinto e reso unico il percorso musicale della band: le sonorità vibranti della chitarra, del basso e della batteria sono intense, malinconiche e forti al tempo stesso, registrate in presa diretta.

I biglietti (posto unico 20 euro) sono disponibili in prevendita nei punti vendita autorizzati (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita – tel. 055.210804) e online, su Ticketone.

Intanto “Così sbagliato” si arricchisce di sfumature inedite e di un’energia speciale: quella di Skin. La nuova potente versione di “Così sbagliato” (Artist First) realizzata dalla band milanese insieme alla rocker inglese è disponibile da qualche giorno in radio, in digital download e in streaming su tutte le piattaforme.
 
L’incontro speciale tra Skin e Le Vibrazioni, concretizzatosi sul palco del Teatro Ariston di Sanremo in un’esclusiva performance nel corso della serata speciale dedicata ai duetti, prosegue in questa special edition di “Così Sbagliato”. Si rafforza così l’anima rock di un brano che è una vera e propria confessione e un mettersi a nudo, rivelando i propri difetti e accettando la propria fallibilità.
 
Nel videoclip di questa versione speciale di “Così Sbagliato”, le immagini del film di prossima uscita “Drive Me Home”, diretto da Simone Catania, con protagonisti Marco D’Amore e Vinicio Marchioni. Ecco il videoclip:

The Zen Circus - Il Fuoco In Una Stanza

Il Circo Zen da Pisa sta per partire con un tour che toccherà Bologna, Milano, Torino, Genova, Firenze, Mestre e Roma per presentare il loro nuovo album “Il fuoco in una stanza“, uscito lo scorso 2 marzo per Woodworm Label e La Tempesta Dischi. Queste le date del tour:

13 aprile – Bologna – Estragon
19 aprile – Milano – Alcatraz
20 aprile – Venaria Reale (TO) – Teatro della Concordia
21 aprile – Genova – Supernova Festival
27 aprile – Firenze – Obihall
28 aprile – Mestre (VE) – Centro Sociale Rivolta
04 maggio – Roma – Atlantico

Il disco affronta e sviscera i rapporti affettivi che segnano la nostra esistenza e determinano la nostra identità. Si tratta di un disco musicalmente e narrativamente eterogeneo, dedicato alla ricerca di un senso molto più profondo dell’esistenza dove il sentimento di una madre, di un padre, un figlio o un amante sono, alla fine, espressioni della stessa verità.

La band racconta così il suo nuovo lavoro, che ha impegnato Appino e compagni per oltre un anno:

Parlare degli altri parlando di se stessi. E viceversa. Una volta abbiamo cantato che “gli altri siamo noi, gli altri siamo tutti” e con questo album abbiamo voluto approfondire entrando direttamente nelle stanze dei nostri personaggi, ovvero noi stessi e le persone alle quali siamo indissolubilmente legati da catene più o meno invisibili. Narrare senza fronzoli o eccessivo romanticismo (ma nemmeno troppo bieco e posato cinismo) di tutti quei rapporti umani che ci definiscono e ci rendono quello che siamo; il paradosso dell’individualità che esiste davvero solo quando può essere testimoniata da altre anime simili, gli altri appunto. Se nella celebre stanza di Gino Paoli si intravedeva il cielo, nelle stanze di questo disco si vedono fuochi più o meno benevoli, fiamme o veri e propri incendi di vita. Un album di cui andiamo molto fieri, lavorato costantemente fin dal Maggio 2016, ovvero quattro mesi prima che uscisse “La terza guerra mondiale”. È il disco su cui abbiamo lavorato di più in studio nella nostra carriera; musicalmente eterogeneo e poliglotta nella narrazione per lo scopo di avvicinarsi a noi, tutti diversi ma tutti uguali: figli, madri, padri o amanti.

Questa la tracklist del nuovo album “Il Fuoco In Una Stanza”:

Catene
La Stagione
Il Mondo Come lo Vorrei
Sono Umano
Il Fuoco in una Stanza
Low Cost
Emily no
Rosso o nero
Quello che Funziona
Panico
La Teoria delle Stringhe
Questa non è una canzone
Caro Luca

Gli Zen Circus si confermano con questo album una certezza del rock indipendente italiano. All’attivo hanno otto album, quasi quindi anni di onorata carriera, più di mille concerti e collaborazioni con band del calibro di Violent Femmes, Pixies e Talking Heads. Il successo di pubblico e critica lo hanno raggiunto dopo anni di sudore nel 2009 con “Andate Tutti Affanculo“, moltiplicando poi il loro pubblico con il successivo “Nati Per Subire“, del 2011. Dopo un 2013 sabbatico che ha consentito ad Appino e al batterista Karim Qqru di dedicarsi ai loro progetti solisti, il Circo Zen ha ripreso la sua attività nel 2014 con “Canzoni Contro La Natura“. Con l’album del 2016, “La Terza Guerra Mondiale” (La Tempesta) hanno superato tutti i loro record, aumentando la loro già ampia fanbase e incantando la critica, che li aveva sempre premiati. Questo ha permesso loro di affrontare il tour più lungo della loro carriera: 66 date in tutta Italia in 10 mesi, per oltre 98.000 presenze.

Questa la discografia competa della band:

1998 – About Thieves, Farmers, Tramps and Policemen (come The Zen)
2001 – Visited by the Ghost of Blind Willie Lemon Juice Namington IV (Ice For Everyone)
2004 – Doctor Seduction
2005 – Vita e opinioni di Nello Scarpellini, gentiluomo (I dischi de l’amico immaginario)
2008 – Villa Inferno (Unhip Records, con Brian Ritchie)
2009 – Andate tutti affanculo (Unhip Records, La Tempesta Dischi)
2011 – Nati per subire (La Tempesta Dischi)
2012 – Metal Arcade Vol. 1 (EP)
2014 – Canzoni contro la natura (La Tempesta Dischi)
2016 – La terza guerra mondiale (La Tempesta Dischi)
2018 – Il fuoco in una stanza (Woodworm Label/La Tempesta Dischi)

 

Questi sono i due video dei singoli sinora tratti dal nuovo album di The Zen Circus, “Il Fuoco In Una Stanza”.

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Lo Stato Sociale e Paolo Rossi - Sanremo 2018

L’ironia e l’approccio divertito all’ingessatissimo Festival nazional popolare non sono mai mancati a Lo Stato Sociale, band bolognese nata nel 2009 dal sodalizio di tre DJ di Radiocittà Fujiko di Bologna: Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti. nel 2011 alla formazione si sono aggiunti Francesco Draicchio e Enrico Roberto. Quest’anno la band affronta con un pezzo orecchiabile un tema importante come quello del lavoro. Lo fa in modo delicato e serio ma non serioso. Lo fa portando sul palco di Sanremo i nomi di Domenico Mignano, Marco Cusano, Antonio Montella, Massimo Napolitano e Roberto Fabbricatore, operai della Fca di Pomigliano d’Arco licenziati ma poi reintegrati (il provvedimento era stato dichiarato illegittimo). Non sono però mai tornati in fabbrica, nonostante ricevano regolare stipendio. La band bolognese ha deciso di portare la loro storia in qualche modo sul palco dell’Ariston, nella terza serata, attaccando dei cartellini alla giacca con scritto il loro nome.

 

Per la quarta serata del Festival di Sanremo la band ha scelto di portare sul palco insieme a loro il coro dell’Antoniano (in virtù della giovane età degli ospiti è stato anche modificato il testo della canzone da “Nessuno che rompe i coglioni” a “Nessuno che buca i palloni”) e l’attore Paolo Rossi. Una carica di ironia supplementare, un ping pong di battute con Lodo ma anche un omaggio silenzioso che probabilmente non tutto il pubblico di Sanremo avrà colto, quello dedicato a Roberto Freak Antoni, leader degli Skiantos, scomparso nel 2014.

Lo Stato Sociale e Paolo Rossi - Sanremo 2018
 

Ironia, motivetto orecchiabile ma anche temi impegnati e omaggio a un grande bolognese a suo modo rivoluzionario e ribelle (“Sono un ribelle mamma” direbbe lui): Lo Stato Sociale sembra aver trovato il giusto mix per ilsuccesso, senza snaturarsi. Vedremo se riusciranno anche a conquistarsi il podio nella classifica finale (sono tra i favoriti).

 

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Annalisa - Sanremo 2018

Usciti senza danno dal caso di “auto-plagio”, Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno convinto le giurie (sono in “fascia alta”), gli esperti e gli scommettitori, che hanno riaffidato unanimemente al duo il ruolo di favoriti. La quota SNAI è passata in un solo giorno da quota 6,00, prima che venisse ufficializzata la loro riammissione al concorso, a 2,40. Ormai stabili tra i candidati alla vittoria i ragazzi de Lo Stato Sociale, dati a 3,00. Terzo tra i favoriti è Ron, a 4,50. Sale la fiducia per Annalisa, passata in un paio di giorni da 10 a 8,00.

Malgrado i grandi elogi della critica, rimane a due cifre la quota di Max Gazzè, a 12 come The Kolors. Seguono Noemi a 20 e Nina Zilli a 25, quote altissime per tutti gli altri.

Tra gli scommettitori SNAI, un po’ a sorpresa, la più “votata” è Annalisa, che raccoglie il 14% delle giocate con il suo brano “Il mondo prima di te”. A ridosso si collocano Meta e Moro e Lo Stato sociale, entrambi con il 13%. Piacciono anche The Kolors e Ron, sui quali si orienta il 9% degli scommettitori. A seguire, Gazzè (8%) e il trio Vanoni-Pacifico-Bungaro (7%).

A questo punto della competizione, il podio sembra ormai ben definito. Potrebbero ancora esserci sorprese dell’ultimo minuto, però. Stasera tocca ai duetti: sul palco dell’Ariston saliranno tutti e venti i big accompagnati da attori e artisti che hanno scelto per impreziosire la loro esibizione.

Questo l’ordine delle esibizioni:

Renzo Rubino con Serena Rossi  – “Custodire”
Le Vibrazioni con Skin – “Così sbagliato”
Noemi con Paola Turci – Non smettere mai di cercarmi
Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim – “Rivederti”
Annalisa con Michele Bravi – “Il mondo prima di te”
Lo Stato Sociale con il Piccolo Coro dell’Antoniano e Paolo Rossi – “Una vita in vacanza”
Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatto – “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”
The Kolors con Tullio De Piscopo e Enrico Nigiotti – “Frida (mai, mai, mai)”
Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico con Alessandro Preziosi – “Imparare ad amarsi”
Diodato e Roy Paci con Ghemon – “Adesso”
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri – “Il segreto del tempo”
Enzo Avitabile e Peppe Servillo con Avion Travel e Daby Touré – “Il coraggio di ogni giorno”
Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi – “Non mi avete fatto niente”
Giovanni Caccamo con Arisa – “Eterno”
Ron con Alice – “Almeno pensami”
Red Canzian con Marco Masini – “Ognuno ha il suo racconto”
Decibel con Midge Ure – “Lettera dal Duca”
Luca Barbarossa con Anna Foglietta – “Passame er sale”
Nina Zilli con Sergio Cammariere – “Senza appartenere”
Elio e le Storie Tese con i Neri per Caso – “Arrivedorci”

Grande serata quella di stasera: prima dei Big in gara si esibiranno anche tutti e otto gli artisti appartenenti alla categoria delle “Nuove proposte”. In ordine di apparizione:

Leonardo Monteiro – “Bianca”
Mirkoeilcane – “Stiamo tutti bene”
Alice Caioli – “Specchi rotti”
Ultimo – “Il ballo delle incertezze”
Giulia Casieri – “Come stai”
Mudimbi – “Il mago”
Eva – “Cosa ti salverà”
Lorenzo Baglioni – “Il congiuntivo”

Uno di loro verrà proclamato vincitore sulla base di una classifica stilata tenendo conto del televoto, del voto della sala stampa e di quello della giuria di esperti che, lo ricordiamo, è composta dal cantautore e compositore Pino Donaggio (presidente di giuria) e da Giovanni Allevi, Serena Autieri, Milly Carlucci, Gabriele Muccino, Rocco Papaleo, dalla pianista Mirca Rosciani e dal giornalista Andrea Scanzi. I tre sistemi di votazione incideranno sulla classifica finale secondo queste percentuali: televoto 50%, sala stampa 30% e giuria degli esperti 20%.

Gli ospiti della quarta serata

Gli ospiti annunciati per questa sera sono Piero Pelù, che ha scelto di omaggiare Lucio Battisti, Gianna Nannini e la conduttrice, scrittrice e giornalista Federica Sciarelli.

 

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Lo Stato Sociale - Sanremo 2018. jpg

Alla vigilia della kermesse erano Ermal Meta e Fabrizio Moro in testa alla classifica dei favoriti per la vittoria al Festival di Sanremo 2018, ma la polemica sull’auto-plagio, anche se non ha causato l’esclusione dei due artisti dalla competizione, ha inevitabilmente influenzato i pronostici e le quote degli scommettitori.

Ora la vittoria di Sanremo, secondo le quote Snai e Sisal Matchpoint, si gioca tra Ron, con il suo brano scritto da Lucio Dalla, e Lo Stato Sociale, con la loro “Una vita in vacanza” – canzone irriverente e ironica che alla scimmia nuda dell’anno scorso sostituisce “una vecchia che balla” rischiando di posizionarsi alla stessa altezza della classifica finale.

Salgono le quotazioni del trio formato da Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico dopo l’esibizione di ieri sera, premiata dal voto della sala stampa. Il trio si avvicina così ad Annalisa, stabile a 7.50; Nina Zilli, che ieri aveva scalato qualche posizione, si stabilisce a metà classifica a quota 20.
Il duo Ermal Meta e Fabrizio Moro, come detto, si è allontanato dalla vetta, la loro vittoria è ora quotata a 6. Il duetto di “Non mi avete fatto niente” resta però il favorito degli utenti di Sisal Matchpoint, con il 37% delle giocate, anche se in leggera discesa rispetto al 45% iniziale.

Questa è la classifica dei favoriti aggiornata a oggi, secondo Sisal Matchpoint:

  1. Lo Stato Sociale – 3,50
  2. Ron – 3,50
  3. Ermal Meta e Fabrizio Moro – 6,00
  4. Annalisa – 7,50
  5. Noemi – 9,00
  6. Vanoni, Bungaro, Pacifico – 9,00
  7. The Kolors – 9,00
  8. Giovanni Caccamo – 12,00
  9. Max Gazzè – 12,00
  10. Nina Zilli – 20,00
  11. Mario Biondi – 20,00
  12. Diodato e Roy Paci -20,00
  13. Decibel – 25,00
  14. Elio e Le Storie Tese – 33,00
  15. Facchinetti e Fogli – 33,00
  16. Avitabile e Servillo – 33,00
  17. Le Vibrazioni – 33,00
  18. Luca Barbarossa -33,00
  19. Red Canzian -50,00
  20. Renzo Rubino – 50,00

Quali sono secondo voi i favoriti per la vittoria? Votate rispondendo a questo sondaggio per comporre la nostra personale classifica.
 

Chi sarà secondo te il vincitore di Sanremo 2018?

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Sting e Shaggy - Sanremo 2018

[Ironia mode: on]

Sessantottesima edizione del Festival di Sanremo, conduce: Michelle Hunziker. Pierfrancesco Favino regge bene il ruolo della spalla: canta, balla e riproduce accenti regionali. A Claudio Baglioni devono ancora spiegare che non è un suo mega concerto che dura cinque giorni. Ogni volta che sale sul palco un ospite si mette a cantare lui, meglio se una sua canzone, se no vabbè si accontenta. Comunque molto bene Baglioni, sembra vero. Ha ancora la mobilità articolare del legno massello, è un po’ rigidino insomma, e gli zigomi glieli ha prestati Gabriel Garko, che tanto lui era dal 2016 che li teneva nel cassetto e non li usava più. Quando apre bocca per cantare, però, canta tutto l’Ariston e pure le persone a casa, al punto che durante il siparietto comico con la Leosini i due quasi non riescono a concludere perché tutto il pubblico ha smesso di seguirli alla terza nota di “Quella sua maglietta finaaaaa” continuando da solo tutto il pezzo.
 


 
Ma ripartiamo dall’inizio: la serata si apre con le esibizioni di quattro degli otto giovani in gara. Sono Alice Caioli, Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri e Mirkoeilcane. Le canzoni nella maggior parte dei casi sono buone e i giovani sono innegabimente più intonati di tanti big in gara. Ma vabbè, ai big gliela si perdona qualche stecca.

Dopo Le Vibrazioni e Nina Zilli è la volta dei primi ospiti, “Il Volo” sale sul palco per cantare “Nessun Dorma“. E qui forse sono stata l’unica a pensare quanto sarebbe stata impagabile la stessa esibizione sul palco dell’Ariston se al posto dei tre tenorini ci fosse stato il buon Eric Adams accompagnato dalla sobria eleganza al basso di Joey DeMaio. Lo so, questa la capiranno solo i “true metal warriors”, che ovviamente ieri sera si saranno tenuti ben lontano da Sanremo e che lo stesso faranno con questo report semiserio. Ma tant’è, sono un’eretica e frequento entrambi i mondi, per quanto distanti.

Fra l’altro il buon Eric ha una pronuncia decisamente migliore di quella del povero Sting, che salirà più tardi sul palco rispettando la regola del “dittatore artistico” di omaggiare la canzone italiana e cantando quindi “Muoio per te” di Zucchero in una lingua che gli esperti stanno ancora studiando, per capire se si trattasse di esperanto o di un dialetto stretto diffuso solo nella zona di Figline Valdarno, dove l’Englishman ha una tenuta (ecco, a proposito di Englishman, ma “Englishman in New York” proprio no, eh? Mannaggiavvoi).

Subito dopo Shaggy si affianca al buon Sting per presentare il loro nuovo singolo. E da qui partono una serie di scene esilaranti che in rete già girano come gif. Eccone qualcuna:

Verso la fine della serata, dopo la mezzanotte, mentre i Decibel cantano “Lettera al Duca” su Rai5 c’è una trasmissione dal titolo “Discovering Music: David Bowie”. E niente, tutti quelli interessati al Duca sono di là. Enrico Ruggeri – che, detto per inciso, c’ha sempre un certo stile – e compagni chiudono la competizione di questa sera e dopo uno stacco pubblicitario tocca a Roberto Vecchioni con l’intramontabile Samarcanda. Prima del suo arrivo sul palco Michelle Hunziker legge un breve monologo per introdurre la canzone. Ora, Michelle, noi ti vogliamo tutti bene, davvero. E fra l’altro come detto in apertura sei tu a condurre davvero Sanremo quest’anno. Però ragazzi, c’avete Favino che comunque è un attore mica da poco: far recitare a lui il monologo no, eh?

Tornando a Vecchioni: si può far vincere a lui questa edizione per favore? Poche parole per parlare di poesia, di canzoni – che “Non sono poesia, ma quando sento la storia di Piero, della Donna Cannone o quando sento Caruso cantare sulla terrazza di Sorrento allora io voglio scrivere canzoni” – ma anche di violenza sulle donne – “Una battaglia che devono combattere gli uomini” – e di Samarcanda, spiegando da vero professore la storia della canzone.

L’intermezzo comico prima dell’arrivo dei risultati del voto della sala stampa è affidato al Mago Forest, in un siparietto che insieme a Michelle Hunziker non può non riportare alla mente gli anni di Zelig. Si vede che i due sono abituati a lavorare insieme e c’è feeling.

La serata si chiude con la classifica dei cantanti stilata secondo i voti arrivati dalla sala stampa. In testa troviamo Ron, Diodato e Roy Paci e il trio Vanoni, Bungaro e Pacifico. Stesera per la terza serata si esibiranno i rimanenti big e giovani in gara.

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“Sei fuori tempo” cantava il buon Liga in un vecchio brano del 1994. Ed è proprio questa l’impressione che lascia “Made In Italy“, il suo terzo lavoro cinematografico da regista: quella di essere un po’ fuori tempo. In un’Italia che in questi giorni di campagna elettorale si affretta a dire a gran voce che siamo fuori dalla crisi, Luciano racconta proprio della crisi, economica ma non solo. Lo fa raccontando la storia di Riko (Stefano Accorsi), operaio in una fabbrica di insaccati, con un lavoro precario e insoddisfacente, e Sara (Kasia Smutniak), che lavora nel suo negozio come parrucchiera, sopporta da tempo i tradimenti del marito Riko per poi cadere nel cliché più cliché: quello di tradirlo a sua volta con il suo miglior amico.

Una storia di insoddisfazione e crisi, ma anche una storia che parla di chi resiste. Una storia ordinaria, che parla della vita quotidiana. Una storia che non si conclude davvero ma che rimane aperta. “Una lettera d’amore all’Italia”, ha detto Ligabue, che ha come colonna sonora i brani dell’omonimo concept album. Anche in questo caso, una scelta deliberatamente anacronistica: “Fare un concept album è anacronistico, tenendo conto che la musica oggi viene ascoltata in maniera molto veloce” ammette lo stesso Luciano.

Ma il problema non è il tempismo, l’attualità. Forse manca lo spirito ribelle di Radiofreccia, primo lavoro come regista di Ligabue (tra l’altro con una colonna sonora eccezionale in grado di impreziosire il film). Forse è la linea narrativa che non sempre riesce a tenere insieme la pellicola. Forse sono i tanti luoghi comuni (il lavoro che non c’è, l’Italia nel cuore dell’emigrante, il tradimento con il migliore amico…si potrebbe continuare). Forse, invece, è proprio una questione di tempi, di ritmo.

Nota di merito invece per il cast, con Stefano Accorsi che si conferma una solida certezza, una Kasia Smutniak che offre un’ottima performance e Fausto Maria Sciarappa (Carnevale), che regge bene il ruolo di spalla principale.

Bene ma non benissimo.

“Made In Italy” arriverà nei cinema di tutta Italia giovedì 25 gennaio. A voi il giudizio finale.

E per chi volesse assistere alla proiezione insieme al regista, Luciano Ligabue partirà venerdì 26 per un singolare tour delle sale cinematografiche che toccherà Bergamo, Roma, Bari, Torino, Firenze e Milano. Qui tutti i dettagli.

Le foto dell’anteprima romana del film sono di Stefano Ciccarelli.

 

 

 

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Roger Waters Us+Them Tour

La versione outdoor dell’ Us + Them tour arriva in Europa per 3 concerti unici con la sua imponente scenografia e straordinari effetti speciali. Due location mozzafiato in Italia si aggiungono alla data di Londra: l’11 luglio al Lucca Summer Festival e il 14 luglio al Circo Massimo di Roma.

Qui tutte le info sui biglietti in prevendita.

Virgin Radio sarà radio ufficiale dei due eventi e per la prima volta nella sua storia offrirà un’opportunità unica a tutti i suoi ascoltatori: dalle 9.00 di lunedì 11 dicembre fino alle 24.00 di mercoledì 13 dicembre potranno acquistare in anteprima esclusiva i biglietti di Roger Waters.

Basterà registrarsi su virginradio.it per ricevere il codice che renderà possibile la finalizzazione dell’acquisto su www.ticketone.it.

Da giovedì 14 dicembre i biglietti saranno in vendita su www.ticketone.it e www.dalessandroegalli.com mentre da venerdì 15 dicembre alle ore 11.00 saranno disponibili nei punti vendita autorizzati.

A soli 3 mesi dai 6 concerti già sold out in programma ad Aprile nei palasport di Milano e Bologna, Roger Waters torna sui palcoscenici Italiani. Lo fa però con una rappresentazione molto diversa, una produzione imponente e spettacolare finora messa in scena solo a Città del Messico e allo storico Desert Trip Festival lo scorso anno e che il genio creativo dei Pink Floyd ha deciso dopo una lunga attesa di portare anche in Europa.

Delle 3 città del Vecchio Continente in cui questo incredibile spettacolo andrà in scena ben 2 sono Italiane. A Londra che ospiterà il concerto ad Hyde Park si aggiungono infatti Lucca e Roma che accoglieranno il mega show nei loro angoli più suggestivi: le Mura Storiche nella città Toscana e il Circo Massimo nella Capitale.

Lo show debutterà in Italia l’11 Luglio al Lucca Summer Festival, nell’area adiacente alle Mura Storiche. Non si tratta di una scelta casuale ma di un indirizzo preciso dell’Artista affascinato dal collegamento tra le Mura cinquecentenarie che avrà al fianco del palcoscenico e The Wall, la sua opera principe, i cui brani avranno una parte fondamentale nella scaletta di questo show che vedrà Roger Waters interpretare tutti i grandi classici del repertorio dei Pink Floyd insieme ai brani del suo nuovo album “Is This The Life We Really Want?

La seconda data italiana si terrà invece il 14 luglio nell’affascinante scenario del Circo Massimo di Roma, laddove si respira come in nessun altro posto il fascino della storia. Un concerto che segnerà il ritorno di Roger Waters a Roma a 5 anni di distanza dalla sua rappresentazione di The Wall allo Stadio Olimpico.

La versione outdoor di Us + Them, andata in scena finora solo in 3 show a Città del Messico e nelle già leggendarie 2 esibizioni al Desert Trip Festival, include elementi di altissima spettacolarità a partire da un palco innovativo che riproduce la Battersea Power Station di Londra che evoca la storica copertina di Animals, pietra miliare della produzione dei Pink Floyd. Agli effetti speciali che vedono, tra le altre cose, il leggendario maiale volare sopra tutto il pubblico e un aereo da guerra schiantarsi contro il palcoscenico, si aggiunge un sistema di amplificazione avanguardistico che regalerà al pubblico una nuova esperienza di ascolto.

Il titolo del tour è tratto invece dal brano “Us and Them” che faceva parte del disco record di vendite “Dark Side of The Moon” dei Pink Floyd.

Due serate che si preannunciano già leggendarie sia per gli scenari mozzafiato che li ospiteranno che soprattutto per l’unicità dello spettacolo messo in scena che non mancherà di richiamare in “pellegrinaggio” i Pink Floydiani di tutta Europa a Lucca e Roma.

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The Killers e Liam Gallagher live a Milano 2018

Nuovi annuci importanti per quanto riguarda gli I-Days 2018, ospitati quest’anno nell’Area Expo – Experience di Milano. Dopo l’annuncio dei Pearl Jam il 22 giugno ad essere confermati ora sono altri due grandi nomi della musica internazionale: The Killers e Liam Gallagher, che saliranno sul palco nella stessa data, il 21 giugno.

I The Killers saranno inoltre sul palco del Rock in Roma il 20 giugno. Due date da non perdere assolutamente per i fan della band di Las Vegas che ha già venduto più di 15 milioni di copie in tutto il mondo e che tornerà in Italia a ben cinque anni di distanza dalla loro ultima visita, reduci dallo straordinario successo mondiale del nuovo album in studio “Wonderful Wonderful” (prodotto da Jacknife Lee).

Liam Gallagher tornerà invece nel nostro Paese per un ultimo imperdibile concerto agli I-Days, dopo gli show del 26 e 27 febbraio al Fabrique di Milano e al Gran Teatro Geox di Padova. Un ritorno attesissimo nel nostro paese all’insegna del successo del suo album di debutto come solista “As You Were”, uscito lo scorso 6 ottobre per Warner Music.

L’album è stato anticipato dai brani “Wall Of Glass”, “Chinatown”, “For What It’s Worth” e “Greedy Soul ed è prodotto da Dan Grech-Marguerat (Radiohead, Lana Del Rey ,The Killers) e Greg Kurstin (Adele, Sia, P!nk, Foo Fighters).

Ecco tutte le informazioni sui biglietti.

Prezzo Biglietti:

Posto Unico: 50,00 Euro + diritti di prevendita
Pit: 55,00 Euro + diritti di prevendita
 
Abbonamenti I-Days per 4 giorni (21-24 Giugno 2018) in vendita da Lunedì 11 Dicembre.
Posto Unico: 188,00 Euro + diritti di prevendita
Pit: 223,00 Euro + diritti di prevendita

Prevendita dei biglietti:

I fan avranno modo di acquistare i biglietti tramite la prevendita My Live Nation e IO VADO CLUB già dalle ore 12.00 di mercoledì 6 dicembre per 48 ore, registrandosi gratuitamente (o effettuando l’accesso al proprio account) su www.livenation.it e www.iovado.club. La vendita generale  di biglietti ed abbonamenti partirà dalle ore 12.00 di lunedì 11 dicembre 2017 su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati.

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Wolf Alice in concerto a Firenze

Nuovi nomi si aggiungo al bill di Firenze Rocks, che dopo gli annunci dei numerosi monsters of rock che faranno da headliner oggi ha svelato chi ci sarà sul palco insieme a Dave Grohl e soci sabato 14 giugno.

Sul palco della Visarno Arena insieme ai Foo Fighters saliranno anche The Kills, gruppo indie rock formato da Alison Mosshart e Jamie Hince, Wolf Alice. promesse del rock britannico nominati ai BRIT Awards 2016 come “miglior artista esordiente” e Frank Carter & The Rattlesnakes, gruppo punk rock che ha pubblicato fino ad ora due dischi molto apprezzati dalla critica: “Blossom” e “Modern Ruin”.

Le tre band apriranno il concerto dei Foo Fighters, attesissimi sul palco di Firenze Rocks con l’unica data italiana del loro tour.

I biglietti per le giornate del festival sono in vendita su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati.

Ecco tre video ufficiali per imparare a conoscere meglio queste promesse del rock.