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Marta V.

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Dopo il sold out romano dello scorso anno all’Auditorium Parco della Musica, i successi sulle piazze asiatiche ed europee e la presenza come ospiti all’Arena di Verona, il 21 gennaio 2017 torna a Roma, al Teatro Italia,  il progetto BeatleStory in una nuova versione multimediale in cui ripercorrere la produzione dei Beatles letteralmente immergendosi negli anni che li videro cambiare la storia della musica. La serata sarà aperta da una mostra dedicata al 50esimo anniversario dall’uscita dell’album “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, a cura dell’Official Beatles Fan Club Pepperland.

BeatleStory è un live show multimediale che, attraverso un magico viaggio, ripercorre l’intera storia dei Beatles dal ‘62 al ‘70, in un concerto con oltre 40 dei loro più grandi successi. Un concerto ricco di proiezioni, con una cura unica nei dettagli e nei costumi, negli arrangiamenti e nei trucchi, dedicato ad appassionati e non solo, che – attraverso la favola musicale più bella ed emozionante di sempre – riporta il pubblico indietro negli anni sessanta, quando una band di Liverpool rivoluzionò il mondo con le sue canzoni…

Partendo dalle strade di Liverpool, attraversando gli anni della Beatlemania fino ai grandi capolavori in studio, Beatlestory è un evento unico nel suo genere, con 2 ore intense di capolavori come: She Loves You, I Want To Hold Your Hand, Twist and Shout, Yesterday, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, All You Need Is Love, Come Together, Let it Be, Hey jude.

Lo show è suddiviso in 5 set: Beatlemania – Shea Stadium – Sgt Pepper – Summer of Love – Abbey Road. Ognuno di questi momenti rappresenta undiverso periodo che ha caratterizzato la storia dei Beatles.

Tutti i 5 set sono introdotti da filmati che immergono lo spettatore nel preciso momento storico, politico-sociale e ovviamente musicale che la band si accinge ad eseguire.

Con video d’epoca, costumi fedelmente riprodotti, strumenti vintage e un’incantevole scenografia BeatleStory diventa così un ritratto fedele della band più influente della storia della musica, unendo la storia dei Fab Four, alla storia di un’epoca.

Appuntamento a Roma, il 21 gennaio 2017 al Teatro Italia, Via Bari, 18. Ore 21.00.

INFO BIGLIETTI: +39 340 7854270

PREVENDITA:
Circuito ciaotickets e relative rivendite sul territorio abilitate
la lista è presente sul sito www.ciaotickets.com

Platea Numerata

Prezzi da € 19,80 a € 22,00

1° Balconata Numerata

Prezzi da € 14,85 a € 16,50

2° Balconata Numerata

Prezzi da € 12,87 a € 14,30

PREVENDITA ONLINE:
http://www.ciaotickets.com/evento/beatlestory-teatro-italia-roma

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Natale al Quirinetta è Vintage con il Vintage Market il e con la speciale serata James Brown del 25 dicembre: due occasioni per vivere Roma al pieno della sua bellezza e delle tendenze, nella struttura retrò dello storico locale di Via Marco Minghetti 5.

Il Vintage Market torna al Quirinetta l’11 dicembre per proporre al pubblico romano e non solo – tra “shopping”, dj set, intrattenimento artistico e artigianato creativodesign e oggettistica di qualità, ma anche le nuove frontiere del Made in Italy in un luogo unico all’insegna dello stile.

Il Vintage Market al Quirinetta, infatti, si declina in DMRKT VS Vintage Market: 20 designers VS 20 cacciatori di bellezze vintage. Ceramiche, gioielli, lampade, borse, turbanti, design, stilisti vintage, occhiali, arredi, libri, poster, accessori, cappelli in un’edizione del Vintage Market tutta natalizia, con l’Xmas Brunch e la musica del Collettivo Ambra e Trickbabe con tanto di american Xmas Brunch alle ore 12.00.

 Menù: Torta al formaggio, Uova Scrumbled, Pomodori in Salsa Agrodolce, French Toast – Pancake salato, Salsicce e Patate, Steackhouse Fritte, Arista al Forno con Demi Glace al Burro d’Arachidi, Bacon, Taglieri misti Salumi e Formaggi, Brownie e Pancakes, Caffè americano e succhi di frutta.

La struttura anni Venti dell’ex Teatro Quirinetta, tornata attiva lo scorso anno grazie a Viteculture e allestita ex novo valorizzando le architettoniche pre-esistenze liberty e art decò, è luogo ideale per ospitare il gusto originale e inedito dei tanti espositori del Vintage Market, diventato negli anni appuntamento da non perdere con la creatività italiana, ma anche la rilettura in chiave contemporanea dei designer.

E dopo lo shopping e il tradizionale scambio dei regali, tutti al Quirinetta anche il 25 dicembre per festeggiare il Natale ballando con Sweat drops Meets James Brown con proiezione di Una poltrona per due e tanta musica grazie alla collaborazione tra Viteculture e Sweat Drops, un collettivo di dj che condivide la passione per il funk e ogni forma di groove, all’insegna della street culture.

Nato 5 anni fa dalle ceneri di 24Carat per ricordare James Brown e il groove funk-soul dalle radici ai future sounds, la crew di Sweat Drops vede la presenza attiva di personaggi storici del dancefloor romano e dell’arte metropolitana che rispondono al nome Dj Stile, Dj Serio ed Emiliano Cataldo, oltre a tantissimi collaboratori (dj e bands).

Ingresso gratuito/up to you. Per info: www.quirinetta.com

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Psichedelia, elettronica, sperimentazione: al Quirinetta il 10 dicembre arriva il duo tedesco Digitalism, “la colonna sonora ideale del nostro mondo”.

 

Passi anni a suonare nei club di tutto il mondo. Sera dopo sera, festa dopo festa, fai uscire singoli e remix, seguendo il mood delle serate che si susseguono, fino a quando non senti il bisogno di rendere organica la tua musica. Allora ti fermi e pensi un album. È come diventare adulti. Allora la tua musica prende senso, diventa qualcosa di più del singolo per i club. Questo è successo ai due produttori tedeschi che si celano dietro il nome di Digitalism, quando si sono fermati e registrare il terzo album Mirage.

 

Un album più pensato, meno urgente rispetto a quelli passati. Le influenze di Daft Punk e Cassius rimangono (quando iniziarono a farsi notare i Digitalism erano quasi considerati appartenenti alla scena francese del french touch), ma il Mirage c’è anche psichedelia, voglia di sperimentare e voglia di ricercare. Digitalism, dopo essere stati fomentatori di party con singoli potenti e pensati espressamente per la pista da ballo, si avvicinano al pop pur mantenendo il loro sound tipico che sa di Francia.

 

Digitalism suonano dal vivo da oltre dieci anni, “Jence” Moelle e Ismail “Isi” Tüfekci continuano a far ballare il mondo. Il Mirage Live Tour li ha portati in tutta Europa, in America, Australia e Giappone. Le prossime date del tour saranno dedicate a club più intimi, in cui il contatto con il pubblico è più stretto e il party più elettrico.

 

Appuntamento con Digitalism per l’unica data italiana il 10 dicembre al Quirinetta di Roma, Via Marco Minghetti 5. Ore 22.00.

 

Costo del biglietto 15 euro. Prevendite su: booking.viteculture.com

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Dopo otto anni di silenzio, i Klimt 1918, gruppo cult della scena indie italiana, tornano con il loro ultimo progetto, “Sentimentale Jugend”, in uscita il 2 dicembre in tutto il mondo e con un tour che l’8 dicembre partirà dal Quirinetta di Roma.

Con Sentimentale Jugend i Klimt tornano con un disco in pieno stile che dal vivo non smentisce il carisma della band romana con un concerto unico tra sentimenti sereni e più ruvidi ed elementi che spaziano dall’indie al new wave degli anni 80 e 90.

Sentimentale Jugend, per gli intenditori della scena underground, è un titolo già di per sé evocativo: richiamando l’omonimo progetto sperimentale di Alexander Hacke (Einstürzende Neubauten) e Christiane Flescherinow, meglio conosciuta come Christiane F. (dal libro bestseller, Noi ragazzi dello zoo di Berlino), i Klimt 1918 presentano il loro ultimo lavoro. Un album maturo, che segue, a otto anni di distanza Just In Case We’ll Never Meet Again, portando alla luce una Berlino ormai lontana, immortalandone pulsazioni, battiti e quella gloria puramente nichilistica tipica degli anni 70 e tanto cara anche al Bowie di Low, Heroes e Lodger. Non è un caso, infatti, che nell’ascoltare Sentimentale Jugend si abbia la percezione di essere trasportati in qualche scena di Le vite degli altri, film vincitore del premio Oscar e in cui le nebbiose giornate berlinesi fanno da protagoniste (Florian Henckel von Donnersmarck, 2006).

Il risultato è eccelso; un lavoro consapevole, che non dimentica la vena dream pop del gruppo, ma la reinventa sotto nuove forme e con nuove sonorità provenienti dal pop degli anni 50 e 60. Nell’approccio stumentistico, infatti, risalta l’uso di riverberi delle chitarre, del tremolo, degli strumenti a fiato, three beats drum style-Kick-Kick-Kick Snare.

L’album contiene una serie di influenze quali: The Chameleons, Glasvegas, A Place to Bury Strangers, iLikeTrains, Cocteau Twins, The Ronettes, U2, Chapterhouse, The Raveonettes, The Drifters, Cocteau Twins, Jesus and Mary Chain, The Everly Brothers, The Platters, Sigur Rós, Radio Dept, Dead Can Dance.
In formazione completa, i Klimt 1918 saranno live per la prima data del tour l’8 dicembre al Quirinetta di Roma, Via Marco Minghetti 5. Ore 22.00.

 

Costo del biglietto 10 euro. Prevendite su: booking.viteculture.com

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Hanno collezionato un sold out dopo l’altro nel recente tour europeo e adesso i Lucky Chops sono pronti a fare tappa a Roma.

L’appuntamento con la brass band di New York City è martedì 6 dicembre al Quirinetta, per un concerto che mostrerà al pubblico capitolino le incredibili capacità live del gruppo – forte di un approccio pieno di vita agli ottoni e più in generale alla musica – che dalle metropolitane della Grande Mela ha collezionato 100 milioni di views sul web, conquistando media e fan in tutto il mondo.

In tempi rapidissimi i loro concerti sono stati visualizzati da più di 100 milioni di persone, così come le loro cover pop e rock e il materiale originale che hanno registrato nelle metropolitane di New York. Ma suonare dal vivo per i fan per i Lucky Chops è altra storia: come suggerisce il trombonista Josh Holcomb, un video non può trasmettere le emozioni e le energie di uno spettacolo live come quello che il 6 dicembre li vedrà protagonisti sul palco del Quirinetta.

I Lucky Chops – Josh Holcomb (trombone), Daro Behroozi (sax tenore), Leo P. (sax baritono), Kevin Congleton (batteria), Joshua Gawel (tromba) e Raphael Buyo (sousaphone) – sono un piccolo ensemble di fiati che ha iniziato a muovere i primi passi proprio nelle metropolitane di New York. La brass band è animata dalla convinzione che la positività della musica possa cambiare il mondo e ha il preciso intento di ispirare il proprio pubblico e trasmettergli l’intensità della sua energia. L’estetica musicale dei Lucky Chops è perfettamente racchiusa nella loro ultima pubblicazione, Best Things: un singolo eccitante che mette in mostra gli assoli di tutti i musicisti, le loro abilità tecniche e la loro attenzione al pop songwriting con una canzone che parla dei semplici piaceri e ricorda come le cose migliori nella vita siano quelle libere.

Costo del biglietto 15 euro. Prevendite su: booking.viteculture.com

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“Essere neri è come essere la pecora nera della società, ma essere neri e gay è come essere la pecora nera fra le pecore nere.”

Dopo il successo con i BadBadNotGood, il 3 dicembre al Quirinetta arriva il secondo appuntamento con l’evento romano che esplora i suoni più contemporanei, in cui la musica live incontra il clubbing in modo trasversale e contaminato: BASE.

Una serata non solo per sperimentare ma per diventare un mood culturale e di intrattenimento, punto di incontro per chi di musica se ne intende o per chi sa intuirla.

Ospite il 3 dicembre uno dei rapper più trasgressivi della scena americana: Cakes Da Killa, gay, nero e l’incarnazione del male per la cultura dei bianchi americani nell’era di Trump.

Cakes Da Killa è l’incarnazione di cosa nasce dal porsi in modo trasversale rispetto all’industria musicale e culturale, è la protesta che diventa festa. È rap, trap e musica elettronica mischiate per fabbricare una bomba da club…che non poteva trovare sede migliore se non Base, al Quirinetta, unica data italiana.

Dopo tre mixtape che lo hanno scaraventato nelle cuffie degli intenditori di rap underground, arriva il primo vero album: Hedonism. Un disco caleidoscopico e indisciplinato, che vola allegro e cupo fra trap, bass music e dance pura rivelando il suo passato nella scena rave di New York. Hedonism non è un mix assortito di gusti e influenze diverse, è fatto invece di filoni inestricabili all’interno di un’estetica unica, a metà strada fra follia gay e attitudine gangsta. E’ un album di bassi profondi come i testi che Cakes Da Killa confeziona, di beat aggressivi come lo è la strada e di rime ardite come gli argomenti di cui parlano.

Con una visione integralista sulle questioni sociali, Cakes Da Killa non poteva che finire a contatto con AFROPUNK, movimento culturale che assomiglia un po’ a quello dei primi giorni dell’Hip Hop, sinonimo di mentalità aperta, non conforme e di una comunità non convenzionale.

Al grido di no sexism, no racism, no homophobia, no transphobia, no hatefulness l’appuntamento con Cakes Da Killa è per il 3 dicembre al Quirinetta. E dopo il concerto, a partire dalle 23.30 Djset con Andrea Lai, Occhi sempre attenti alla pista, a cercare il gusto, a captare uno sguardo di piacere.

Costo del biglietto 5 euro. Prevendite su: booking.viteculture.com

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Vivere la musica a 360°, dal palco a dietro le quinte, dando opportunità sia agli aspiranti cantanti, musicisti, rapper, sia a coloro i quali sognano di fare della musica il proprio lavoro come promoter, giornalista o produttore: questi sono gli obiettivi del Tour Music Fest che, per dare spazio e possibilità anche a chi la musica vuole viverla dal backstage, anche per il 2016 apre il contest “Diventa Talent Scout” che si svolgerà in occasione della finalissima del 2 dicembre al Piper Club.

Durante la serata – a ingresso gratuito e presieduta da MOGOL insieme Sony Music e Universal, Antonio Vandoni di Radio Italia e Video Italia, Mtv New Generation, Rusty Records, Francesco Gazzè, Noemi Smorra, Giampaolo Rosselli, Relief Records – i potenziali talent scout dovranno valutare ogni singola esibizione degli artisti in concorso per il Tour Music Fest compilando una propria classifica di gradimento su una scheda di valutazione fornita all’ingresso.

Al termine della serata il talent scout che avrà indovinato i vincitori del TMF 2016 sarà premiato sul palco dal M° Mogol con un corso di produzione discografica e la nomina ufficiale come membro della commissione artistica della finale TMF 2017.

Una grande occasione per gli appassionati di musica che vogliono divertirsi, misurarsi e diventare grandi talent scout.

Non solo: per chi volesse proporre la sua musica direttamente alle grandi etichette, in occasione della finale del Tour Music Fest 2016 il 2 dicembre al Piper Club sarà possibile consegnare la propria demo a Sony Music Italy (Major), Universal Music Group (Major), Rusty Records (Etichetta pop/rock), Relief Records (Etichetta Hiphop), ICompany (etichetta e società organizzatrice del Concertone del Primo Maggio a Roma) e 2Pier (Agenzia di Booking Musicale). Tante realtà professionali e di qualità in grado di rappresentare lo scenario musicale italiano, dal mainstream alla “nicchia” più indie.

Le demo si potranno consegnare durante la finale internazionale del Tour Music Fest, gli stand delle case discografiche saranno aperti dalle ore 19:30 alle ore 22:00.

Tour Music Fest: Musica a 360°.

Appuntamento a Roma, il 2 dicembre al Piper Club, Via Tagliamento 9 a partire dalle ore 20.30

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La musica emergente torna protagonista il 2 dicembre sul palco del Piper Club di Roma con il più atteso evento dell’anno dedicato alle giovani proposte: la finalissima del Tour Music Fest – Festival Internazionale della Musica Emergente, una vetrina unica della scena italiana, presieduta da MOGOL con i rappresentanti di Sony Music e Universal, Antonio Vandoni di Radio Italia e Video Italia, Mtv New Generation, Rusty Records, Francesco Gazzè, Noemi Smorra, Giampaolo Rosselli Rosselli, Relief Records.

Una serata all’ultima nota, durante la quale senza limite di genere, saranno protagonisti 20 cantanti, rapper, band e musicisti selezionati tra oltre 8000 artisti che si sono presentati alle selezioni nazionali da maggio a oggi.

In una no-stop dalle ore 20.00 alle 24.00, i 20 artisti saranno presentati da VJ Marco Maccarini che sullo storico palco del Piper Club accompagnerà i finalisti, insieme a ospiti speciali come Ada Reina, Artù, Eman, Aliendee, Chiara Dello Iacovo, Random Clockwork che proprio da questo palco, grazie al Tour Music Fest, hanno mosso i loro primi passi nel mercato musicale.

Con la vittoria al TMF, infatti, dal 2007 a oggi sono stati lanciati artisti come Chiara dello Iacovo, in gara tra i giovani a Sanremo 2016 che qui ha incontrato la Rusty Records, Micaela Foti, oggi prodotta da Ultrasuoni, Marianne Mirage nella schiera di artisti di Caterina Caselli nella Sugar, Angelo Del Vecchio (il quasimodo di Notre Dame di Cocciante) e molti altri.

Tutti artisti che, partiti dal Tour Music Fest, hanno segnato il contesto musicale italiano con una forte originalità, da sempre punto di forza dei finalisti del Tour Music Fest: artisti compiuti, a cui manca solo di farsi conoscere per essere introdotti a pieno titolo nel mondo discografico e radiofonico italiano.

Per questo, puntando ancora una volta al mercato discografico, ma senza perdere di vista i continui cambiamenti della scena, il Tour Music Fest anche quest’anno si avvale del supporto mediatico e della partnership di MTV New Generation, per dare una chance in più soprattutto alla scena indipendente, senza trascurare il mainstream, offrendo ai vincitori, la produzione e distribuzione discografica, la registrazione e masterizzazione presso gli storici Abbey Road di Londra, insieme ad autorevoli borse di studio in Italia al CET di Mogol e all’estero nelle maggiori strutture internazionali, insieme a tour europei e non solo.

I Finalisti: categoria cantautori: Charlotte – Carlotta Cocchi, Frank Polucci – Francesco Polucci, Lov – Francesca Manoli, Massimiliano Marchetti, Vergo – Giuseppe Piscitello. Categoria rapper: Coccino, Frabolo, Wtr. Categoria musicisti vincitori: Alex Bacci, Edoardo Tasco, Marius – Mario Amico, Drum and Groove – Marco Sassoli. Original band: Cara Calma, Florio’s, Pupi di Surfaro, Ripensa_mente, The Ghibertins. Cover band vincitrice: Mecó e il clan dei belli dentro. Musical performer vincitore: Yuri – Yuri Calisi. Interpreti: Alice Spinelli, Anna Teresa Rubino, Klem Entine, Marzia Sestini, Fabrizio Bonpagni. Gruppi vocali vincitore: Le Scat Noir. Junior Singer: Alice Mascritti, Giovanna Perna, Martina Di Marco.  Baby singer vincitore: Alessia Boccuto.

Appuntamento a Roma, il 2 dicembre al Piper Club, Via Tagliamento 9 a partire dalle ore 20.30

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Disco d’oro in 6 settimane con Il Rimpianto di te, il vincitore di XFactor 2015 Giò Sada sarà in concerto al Quirinetta il 1 dicembre con Volando al contrario (Sony Music): un progetto discografico unico nel suo genere, frutto di un accurato percorso produttivo, perfetto per rappresentare al meglio il mondo sonoro del cantautore e la verve rock che lo contraddistingue.  Un disco pieno di carisma, per un live altrettanto coinvolgente accompagnato dalla sua band di sempre BariSmoothSquad.  Musicista, cantautore, compositore, attore e perfino youtuber, la personalità artistica di Giò Sada è poliedrica e frutto di un background familiare di contaminazione tra le arti che lo porta sin da subito a espandere le proprie potenzialità artistiche in direzioni diverse. Musicalmente, si forma nel panorama dell’underground indipendente punk hardcore, viaggiando in lungo e in largo per l’Italia e per l’Europa con i Waiting For Better e con i BariSmoothSquad.   Nel 2015 partecipa a X-Factor Italia, vincendo con il suo primo singolo Il rimpianto di te (scritto dallo stesso Giosada con l’intervento di Pacifico e prodotto da Antonio Filippelli e Fabrizio Ferraguzzo), diventato disco d’oro in sei settimane. Nonostante il contesto del tutto anomalo rispetto al suo background, il Giò Sada hardcore non si ammorbidisce per costruire un personaggio più gradevole al grande pubblico, ma diventa il mezzo con cui un’intera scena underground irrompe nel mainstream, portando il pubblico idealmente con sé in sale prova umide e tour disagevoli in furgone in giro per l’Europa.

Giò Sada è un musicista curioso e propositivo, che non ha paura di mettersi in gioco e contaminarsi alla ricerca di stimoli artistici sempre nuovi; in più, ha una diversa consapevolezza di sè stesso e della propria musica, data dal contatto e dal supporto del grande pubblico. Ne è dimostrazione “Nowhere Stage”, il format lanciato da Giò e la sua band su Vevo che li vede andare alla ricerca di location inedite, urbane, posti abbandonati e dismessi o normalmente non aperti al pubblico per allestire piccoli live, anche acustici, con ospiti d’eccezione.

Costo del biglietto 13 euro. Prevendite su: booking.viteculture.com

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Che musica ascolta un DJ quando torna a casa?

Che musica ama un DJ quando si sveglia la mattina?

Siete sicuri che sia musica dance?

969 è la nuova proposta di clubbing targato Viteculture e Radiorock
Il clubbing abbandona il legame classico alla struttura ritmica della cassa in 4 e abbraccia l’energia del rock.

Tutti i DJ hanno una storia musicale e, a ben scavare, molti DJ hanno un passato nel rock. Grazie alla storia di questi dj della scena Romana, che sono simboli e attori delle serate dance più note della capitale, 969 prende vita declinando il loro talento nella sfida con la musica Rock.

Padrone della consolle è Andrea Esu (l-Ektrica, Spring Attitude) che ha fatto dell’amore per il rock la base del suo successo. Insieme a lui Tatiana Non DJ Selecta (Radio Rock). I due, in ogni serata 969, ospiteranno altri illustri ospiti della scena club romana e nazionale alle prese con sonorità inaspettate.

Anima di 969 è anche il live. Concerti dedicati alle nuove proposte della scena nazionale ed internazionale che del rock hanno fatto una attitudine, ma non necessariamente il proprio stile musicale.

Ospite del primo appuntamento sarà Mykki Blanco, il cui ultimo album è prodotto da Woodkid ed è un esempio di commistione fra elettronica, pop e spirito rock sperimentale.

Info
Live più party 10€
Party (dopo le 24) 5€

Live 22.30

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L’inconfondibile voce di Lou Rhodes, cantante dei Lamb – una delle band più influenti degli ultimi vent’anni – il 22 novembre sarà in concerto al Quirinetta per una perfomance live dalle atmosfere poetiche e sospese.

Per l’occasione la platea del Quirinetta sarà allestita come un teatro, con le poltrone ed un numero limitato di posti.

Il percorso di Lou Rhodes, album dopo album, diventa sempre più chiaro e netto. Come la differenza del suo stile fra gli album con i Lamb e quelli da solista. L’urgenza di un racconto personale ha portato la cantante inglese alla ricerca del suo modo di raccontare e di condividere se stessa attraverso la musica.

Esponente di punta della scena cantautorale britannica e vagamente hippie (caratteristica fedele anche alla scelta di vita della cantante, che ha trovato casa nella campagna britannica fra orto e strumenti musicali), con all’attivo quattro album da solista, Lou Rhodes sul palco del Quirinetta racconterà il suo ultimo album “Theyesandeye” che, difficile da etichettare, sfida ogni categorizzazione pur rimanendo fedele a quel “mood” intimo e coinvolgente al quale l’artista ha da anni abituato i suoi fan.

Nel quarto album solista di Lou Rhodes, “Theyesandeye”, e nell’attesa perfomance live, non mancano infatti alcuni elementi delle radici della cantautrice, ma questi sono ricamati con una ricca tavolozza di pianoforte Stark, una stratificazione vocale, trascendente di arpa e archi, tutto avvolto all’interno di una infarinatura inebriante di riverberi d’epoca.

Dopo sei album con i Lamb e con quattro album da solista, tra cui il Mercury Prize con l’album ‘Beloved One’, la capacità di Rhodes come autrice ed interprete di canzoni è ampiamente testata.  Il brano di apertura ‘All The Birds’ è un inno a trovare l’amore quando tutto sembra perduto, mentre  ‘Sea Organ’ è simile ad una chiamata del guerriero a tutti coloro che difendono il pianeta terra.

Opening act di Lou Rhodes al Quirinetta il 22 novembre: saranno gli ORANGE8. Quello degli ORANGE8 è puro psych folk, musica lisergica che nasce dalla voglia di viaggiare, conoscere nuovi mondi ed entrare in contatto con nuove culture. Il nuovo album ‘Let the Forest Sing’ ne è la prova, registrato in giro per l’Europa con decine di special guest e featuring trovati lungo i propri viaggi terreni e mentali.

La stagione di concerti al Quirinetta, guidata da Viteculture continua con: Preoccupations (fka Vietcong) il 24 novembre, Mikki Blanco venerdì 25 novembre, Giò Sada giovedì 1 dicembre, Lucky Chops martedì 6 dicembre e Digitalism sabato 10 dicembre.

Costo del biglietto 18 euro. Prevendite su: booking.viteculture.com

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Dopo 7 mesi di selezione e oltre 8000 artisti ascoltati provenienti da tutta Italia, il Tour Music Fest – Festival Internazionale della Musica Emergente entra nel vivo della sua nona edizione con le semifinali che si terranno il 18, 19 e 20 novembre al Jailbreak di Roma: una no-stop di 3 giorni che vedrà protagoniste 160 nuove proposte per contendersi la finalissima del 2 dicembre davanti a MOGOL e al meglio della discografia italiana con SONY, Radio Italia e Video Italia, Rusty Record, Universal, MTV NG, EMI, ICompany, Euro Music Network.

30 ore no-stop di musica, masterclass formative con i maggiori esponenti musicali italiani e una vera e propria “gara” dal 18 al 20 novembre al Jailbreak di Roma, per scoprire i 20 finalisti che il 2 dicembre al Piper Club parteciperanno al più grande evento italiano dedicato alla musica emergente.

Tra i giovanissimi che calcheranno il palco del Jailbreak a novembre per aggiudicarsi la presenza nella vetrina musicale più ambita, protagonista ogni genere musicale – rock, pop, crossover, indie, new classical e rap – grazie al talento degli artisti selezionati dal TMF, che con la loro varietà di proposte rappresentano pienamente la vivacità di un territorio italiano in grado di portare all’attenzione di critici e addetti ai lavori continue novità.

160 artisti differenti, per gareggiare a suon di musica e portare alta la bandiera “emergente” al cospetto dei massimi esponenti della discografia italiana.

La gara è aperta e i giovani artisti sono pronti a esibirsi al Jailbreak di  Roma il 18,19 e 20 novembre, aspettando la finalissima del 2 dicembre che si terrà come da tradizione sul palco dello storico Piper Club al cospetto di Mogol, SONY, Radio Italia e Video Italia, Rusty Record, Universal, MTV NG, EMI, ICompany, Euro Music Network.

Appuntamento a Roma, dal 18 al 20 novembre al Jailbreak, Via Tiburtina, 870. Ingresso gratuito.