Authors Posts by fERDIDAS

fERDIDAS

fERDIDAS
133 POSTS 0 COMMENTS
The story begin ... 70's Rock- Punk + Post Punk ,80's New Wave - Dark + Electro, 90's Trip-Hop + Elettronica 00's Indie + Alternative - The story goes on ...... Music is Passion , Music is life

THEFRATELLIS1The Fratellis tornano dal vivo in Italia grazie all’organizzazione Rugby & Sound che con grande professionalità ospita da alcuni anni un festival estivo di grande interesse con musica , ristorazione ed eventi nel campo sportivo della storica squadra di Rugby.

La Band nella formazione 3 Fratelli  Jon, Mince e Barry + 1 (guest alle tastiere) sale puntuale sul palco al calar delle tenebre dopo la bella esibizione della band di supporto Monaci del Surf e per l’occasione la presentazione spetta al grande Dr. Feelgood di Virgin Radio.

The Fratellis scozzesi fino al midollo, balzano agli onori della cronaca circa un decennio fa e diventano una delle indie band rivelazione già con il primo disco Costello Music che contiene alcuni straordinari singoli che hanno infuocato sin da subito il concerto di ieri con il pubblico a canticchiare il ritornello di Chelsea Dagger o a saltellare nel prato sulle note di Henrietta o Flathead.

THE FRATELLIS2

La band dopo un secondo disco nel 2008 si prese un lungo periodo sabbatico di ben 5 anni per riapparire nel 2013 con il disco We  Need Medicine che li ha senza dubbio riportati al centro dell’attenzione proponendo un sound fresco , frenetico e melodico al tempo e  nel solco della tradizione rock che va dagli Stones ai Beatles.

Il singolo She is not gone yet but she’s leaving è spettacolare nella sua immediatezza con Jon che schitarra allegramente e ci mostra che tecnicamente non è secondo a nessuno mentre Mince e Barry pompano la base ritmica con perfetta sincronia. La classica ballad Seven Nights , Sevend Days è un esplosione di allegria e il pubblico dimostra di apprezzare la loro vitalità.

Le sorprese nella caliente serata di Luglio non finiscono e The Fratellis ci annunciano la prossima uscita (Agosto) del nuovo disco Eyes Wide, Tongue Tide e ci propongono un paio di brani nuovi tra i quali la trascinante Baby Dont you lie to me.

Le luci della ribalta si spengono dopo un’ora abbondante di live inclusi i classici encore e pregustiamo l’eventuale tour invernale a fare da rampa di lancio per l’atteso nuovo disco.  Qualcuno dice “in fondo siamo tutti un po’ Fratelli” nella musica, sia chi sta sotto e sia chi sta sopra il palco !

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

The Soft Moon ovvero il progetto musicale di Luis Vasquez è stato ieri protagonista di una bella serata “free entry” al Festival Carroponte di Sesto sempre pronto a dare spazio alle nuove proposte musicali anche al di fuori del mainstream commerciale

Soft Moon ha appena dato alle stampe il terzo album “Deeper” della sua giovane carriera iniziata nel 2009, palesando una maturazione artistica di grande rilievo e dimostrando sempre di più l’ originalità di un marchio di fabbrica ben distinto.

DEEPER0Dark wave, con chiari riferimenti al post punk anni 80 , ma anche noise rock con raffiche EBM tutto supportato da un vocal filtrato, fatto di sussurri, grida , incubi e fantasmi che Vasquez sa evocare in ogni track.

Americano ma con origini cubane Luis è supportato nel tour live da 2 compagni di ventura italiani (Basso e Batteria) che producono una base ritmica ipnotica e potente sulla performance multi strumentale di Vasquez.

La chitarra suonata nei toni altissimi in distorsione , il synth , e le percussioni che officiano il rito tribale di Soft Moon dimostrano che Luis Vasquez anche nel Live riesce a trascinare il pubblico nel profondo e oscuro viaggio della mente umana.

Molte le tracce tratte dal nuovo lavoro come Black , Desertion  e Feel ma anche alcuni dei suoi pezzi forti presi dai dischi ed EP precedenti. Tra tutte spiccano Die Life e Zeros dal disco omonimo mentre Circles e Parallel ci riportano a quello dell’ esordio.

The Soft Moon rievoca le atmosfere dark degli eighties sovraesponendole con magistrale audacia e questa operazione è assolutamente attuale, moderna fuori dagli schemi ma accattivante allo stesso tempo.

Il pubblico ascolta , ringrazia e si accalca al banchetto per accaparrarsi chi la copia in vinile di Deeper chi la tee shirt, chi un semplice CD tutti rigorosamente griffati The Soft Moon !

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

 

 

Il Rugby Sound Festival di Parabiago già da alcuni anni si sta affermando come appuntamento da non perdere per chi ama la buona Musica il Rugby ma non solo.

Con il motto 10 giorni di Rugby, Musica e Amore dal 26 Giugno al 5 Luglio potremmo raggiungere a pochi Km da Milano , Parabiago e divertirci con concerti , spazi gioco, e  ristorazione all’interno del Centro Sportivo Venegoni in Via Carso 19.

Musica sì, e ce né per tutti i gusti da Caparezza che farà da overture il 26 a Sud Sound Sound System, alla serata con le nuove proposte di Battle of The Band del 29 ai The Fratellis di Pete Doherty il 2 Luglio supportati dai Torinesi Monaci del Surf e tanto altro ancora.

Per tutte le info logistiche potete atterrare sul sito :

www.rugbysound.it

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

Da pochi giorni il Carroponte 2015 ha aperto i battenti dei suoi palchi e non solo per uno dei Festival estivi più attesi nella bollente estate Milanese . Lo ritroviamo come sempre nell’area Ex Breda detta Carroponte a Sesto S. Giovanni in Via Granelli 1 al confine con Milano

Musica , Ristorazione , Market e vari spazi con mostre e quant’altro sono gli ingredienti che anche quest’anno ARCI e numerose altre organizzazioni hanno preparato per il pubblico estivo che ci terrà compagnia fino alla metà di Settembre con un calendario ricchissimo di eventi.

Ma veniamo alla sezione Concerti dove si focalizza il nostro interesse :

Sono la band Lo Stato Sociale e il rapper siciliano Marracash ad avere aperto le danze nel passato WE.
Tra i nomi forti attesi a giugno troviamo il Pending Lips  Festival di mercoledì 10 con l’atteso ritorno di The Soft Moon poi il (13)  i californiani Primus , il rapper Fedez (23) e Damian Marley (30), figlio del mitico Bob Marley.

Il 6 luglio per gli amanti del nuovo rock torna in Italia  Josh Homme dei QOTSA stavolta però con la sua creatura Eagles of Death Metal, Litfiba il 17, mentre Francesco De Gregori (18)  e DEUS il 26 .

Ad Agosto tanti appuntamenti e per finire in bellezza a Settembre Carmen Consoli (5 ) e J-AX il 12.

Per tutte le info consultate il sito www.carroponte.org e la relativa pagina FB .

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

 

Anche quest ‘anno il Sziget Festival sarà uno straordinario appuntamento da non perdere, soprattutto per chi vuole respirare un’atmosfera internazionale nel periodo più caldo dell’estate e a seguire  troverete tutte le info artistiche e logistiche inviate in redazione dall’efficiente team PR italiano.

logo

Asaf Avidan, The Script, Major Lazer, C2C, Arty sono solo alcuni degli  ultimi artisti che arricchiscono  sempre più la line-up 2015 e con Deezer, il nuovo media partner del Sziget Festival in Italia, ascolti tutta la musica della XXIII edizione del festival più atteso dell’estate.

L’edizione 2015, (del miglior festival d’Europa 2014 secondo gli European Festival Awards), sarà dal 10 al 17 agosto sull’isola di Obuda – Budapest, un cuore verde adagiato sul Danubio. Gli organizzatori hanno promesso un allargamento dell’area per provare a superare le oltre 415.000 presenze registrate con il sold out del 2014. Il Sziget Festival conta oltre 50 palchi e circa 1.000 eventi che si alternano nella settimana di Ferragosto.

Con l’annuncio di oggi la line – up si delinea e il programma prende sempre più forma. Si aggiungono quindi Asaf Avidan, il cantautore e musicista israeliano più famoso del mondo, che con la sua hit “One day / Reckoning Song” ha fatto più volte il giro del mondo. I The Script band alternative rock irlandese che negli anni ha collezionato successi come “The Man Who Can’t Be Moved” e “Hall of fame” feat.will.i.am, grazie alle quali con BBC LIVE hanno avuto l’onore di suonare davanti la Regina d’Inghilterra. Dopoquesto importante appuntamento per loro esibirsi sull’Isola della libertà sarà un gioco da ragazzi. E ancora al Sizget Festival si ballerà con Major Lazer un mix di elettronica e reggae fusion, il video del loro ultimo singolo “Lean On” feat. MØ ha avuto quasi 71milioni di visualizzazioni in meno di due mesi. Ci saranno anche i C2C con il loro mix di Breakbeat, turntablism, electro swing, Trip hop e per finire si aggiunge il giovane dj e producer Arty. Con lui si chiude questo annuncio, ma le sorprese non sono finite qui e la line – up 2015 si arricchirà ancora di altri nomi!

Deezer (www.deezer.com), primo servizio globale di musica in streaming, presente in oltre 180 paesi del mondo con un catalogo di oltre 35 milioni di brani, è partner di questa edizione dello Szieget Festival 2015.

Deezer ha creato la playlist ufficiale con i principali successi degli artisti che si alterneranno durante la settimana del festival più grande d’Europa. La playlist può essere ascoltata direttamente su Deezer e anche sulla home page del festival.

Sziget Festival è l’Isola della liberta offre continue attività che rendono viva l’isola di Obuda 24 ore su 24. Spettacoli teatrali, street parade, installazioni, sport estremi e tanto altro. Sono anche aperti i contest Mission Szitizens, con cui si possono vincere tantissimi premi e il Camp Fire, il music falò più grande d’Europa! Sono aperte le candidature per le band.

Per il Sziget Festival sono disponibili sia i ticket giornalieri che gli abbonamenti da 7 o 5 giorni. E’ possibile accamparsi nel campeggio base – attrezzato molto bene – oppure in uno dei campeggi riservati come l’Alternativa Camping che presenta un potenziamento dei servizi. Sempre sul sito ufficiale www.it.szigetfestival.com è possibile prenotare il parcheggio direttamente nella zona festival. Sono anche attivi i viaggi da ben 19 città italiane per Budapest che daranno accesso direttamente nell’area festival. Per chi arriverà in auto sono ancora disponibili posti nel parcheggio interno al festival con il costo di 95€ per tutta la durata del festival. Inoltre, ci sono numerosi servizi disponibili per rendere ancora più incredibile l’esperienza Sziget!

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

A 2 anni dal precedente lavoro “Electric Chair” esce “Extreme Boogie” nuovo album dei The Cyborgs che grazie a Metatron abbiamo ricevuto in questi giorni in redazione. Intanto è un grande piacere per me fare la review del disco perché seguo le vicende del gruppo anche da grande fan, e, dopo averli visti calcare il palco di Barolo come openers ai grandi Deep Purple, non posso fare a meno di avere la mia dose di boogie giornaliera .

Sono i due Robot italiani  Cyborg 1 e Cyborg 0 , rappresentanti dell’ Elektrock Boogie, con il loro visual  enigmaticamente mascherato  che cela i volti di due straordinari blues rocker, coppia perfetta che a dispetto dell’esigua compagine è in grado di duplicarsi e di dare vita ad una travolgente miscela di blues, rock ed electro.

Vedere per credere , e l’immagine di copertina di Extreme Boogie  è la perfetta rappresentazione delle loro performance live dove Cyborg Uno si occupa da solo della sezione ritmica (basso e batteria) e di un guazzabuglio di altre diavolerie robotiche sonore , mentre Cyborg Zero canta con il micro incorporato nella maschera riffando vertiginosamente sulla chitarra elettrica.ITV021_cover

Devo dire che il disco mi è piaciuto subito al primo ascolto per la sua energia e freschezza e si ha la netta percezione di una progressiva maturazione compositiva che i The Cyborgs stanno percorrendo disco dopo disco e che ci siano riusciti anche e soprattutto trovando risorse nei ritagli di tempo della loro infinita tournee che li vede incessantemente percorrere in lungo e in largo l’Italia e l’Europa.

Preceduto da un paio di grandi singoli che ritroviamo puntualmente all’interno del disco quali la rutilante Bee Leave Me e la più recente e frizzante Spanish is sexy, Extreme Boogie si apre con 2 straordinari Elektro Boogie,  I’m just a Cyborg and I dont believe in God e la titletrack  dove il blues da ballare ci da una scarica elettrica ad alto voltaggio trasformandoci in un branco di tarantolati.

Interessanti la traccia 6 e 11  SoS e Oxyehho perché il blues si spinge in territori rock’n’roll con le chitarre distorte e la batteria in 4/4 a dimostrare che i 2 robot sanno muoversi nello spazio musicale con destrezza e creatività.

Composto da 13 tracce Il disco si chiude  con due stupendi “alternative blues”, Zero Blues e Game Over che certamente affondano le loro radici nel delta  ma che si arrichischino e nutrono della linfa vitale del mondo Cyborgs fatta di  Robovoice , tastiere,  synth e sound effect .

11162469_1007118525966743_3674301329811791520_n

I testi descrivono con ironica leggerezza la storia , la biografia e la “leggenda” dei The Cyborgs , la musica ha la capacità di sdoganare il blues verso un pubblico giovane e di farlo uscire dalla nicchia; 5 stelle il mio giudizio finale in spasmodica attesa di vedere e gustare l’album live !!!

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

 

Il mitico palco del Bloom di Mezzago ospita Frankie Chavez  per una nuova serata organizzata da Italian Blues River, dove un impetuoso fiume rock blues travolgerà un nutrito numero di spettatori .

Per inquadrare l’artista bisogna sapere che il giovane Frankie è portoghese e che la sua terra influenza la sua musica in modo viscerale; il risultato finale è un’originale  miscela tra tradizione blues del mississipi, Rock e sonorità folk provenienti dalla musica popolare portoghese per antonomasia ; il Fado.

Chavez è un vero virtuoso della chitarra ed infatti sul palco campeggiano almeno 5 modelli dello strumento: Un paio di elettriche Gretsch , una Guild folk  oltre ad una stravagante Chitarra Portoghese a 12 corde Weissenborn che si suona orizzontale, elettrificata a dovere dalla quale provengono sonorità  davvero sorprendenti e originali.FC2

Basta il solo fido e ottimo batterista  Joao Correia per scatenare la tempesta rock blues di Frankie Chavez , musica essenziale che scorre sulle 12 battute , ma che sa prendersi il pubblico fino a farlo saltare su dalle sedie.

3 dischi all’attivo dal 2010 per Chavez , e l’ultimo lavoro Heart and Spine del 2014 è senza dubbio il più interessante per le sue sonorità ammiccanti, orecchiabili e rockeggianti alla Black Keys per intenderci dove il blues diventa rock e viceversa in un onda alta da surfare a tutto spiano.

Front_cover-400x364

Il concerto per Frankie è un vero e proprio tour de force perché oltre alle furoreggianti scorribande chitarristiche, il nostro eroe si diletta anche con armonica e grancassa in un paio di tracce, mentre  la batteria di Joao Correia fornisce un supporto organico di ritmica alla sua notevole voce da vero rocker.

 

Oltre un’ora di grande musica a Mezzago con stupende rock hit tratte dall’ultimo lavoro su tutte Long Gone, Fight, Psychotic Lover o Truth can break a bone ma anche una manciata di brani tratti dai primi due dischi; Frankie sa suonare il blues, e il blues sa che la sua voce e la sua chitarra lo seguiranno !

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

 

Marilyn Manson - The Pale Emperor

Quando il Reverendo ritorna per la sua predica rock , l’attesa di ascoltare le sue nuove creazioni  si carica di pathos,  sofferenza ed emozione si generano nell’etere  anche e non solo nelle schiere dei suoi fans.

E cosi dopo un paio di anni dal precedente Born Villian, Marylin Manson pubblica agli albori di questo 2015 il nuovo disco “ The Pale Emperor” . Le aspettative sono sempre grandi considerando che il personaggio Marylin con le sua  bizzarra , contradditoria e provocatoria personalità  da sempre  fa discutere e dividere sia il pubblico che i critici sulle sue doti di musicista.

E così recensire il suo nuovo disco non è impresa semplice se si tiene conto del passato e dell’aura dell’artista Marylin Manson.  L’approccio che ho considerato utile è stato quello di cancellare, resettare e non considerare niente della storia di Marylin Manson e provare ad analizzarlo come un qualunque nuovo disco di rock alternativo .

Lavoro con  10 tracce + 3 extra nella versione deluxe  che si apre con una potente  e alternativa  opening  “Killing Stranger” , grande rock blues satanico  dal ritmo sincopato che ci fa capire subito che la vena compositiva di Marylin è in gran spolvero,  la voce sofferente , dilaniata, primordiale  è  grandiosa, i testi sempre provocatori , ma soprattutto si percepisce una cura maniacale negli arrangiamenti.

 Deep Six  pubblicata  anche in versione Video suona più tradizionalmente metallica e ritmata  mentre Third Day of a Seven  Day Binge  ha un atmosfera pazzesca, cupa e onirica allo stesso tempo  con  una voce a tonalità sfaccettatte  .  The Mephistofeles of Los Angeles  insieme a The Devil Beneath my feet ci mostrano il rock mansoniano alla massima potenza , batteria sovraesposta e  chitarra distorta .

Questo è rock che suona alto e forte  al di là del personaggio al di là del bene e del male che vi piaccia o no e quando ascolterete il Cupido che imbraccia il fucile anziché l’arco e le frecce  capirete che l’essenza di Marylin Manson nel 2015 è quella del’artista maturo che non rinnega il passato ma che sa mettersi in gioco su un piano più tradizionalmente rock con sorprendenti sfumature blues .

Le tre perle finali presenti nella versione deluxe ( che consiglio) sono 3 riarrangiamenti i unplugged e semiacustici  di  Third Day of a Seven Day Binge che si ripropone come  Day 3 mentre The Mephistofeles of Los Angeles diventa  Fated, Faithful , Fatal  invece Odds of Even  si scarnifica per sublimarsi nella struggente   chiusura del disco  “ Fall of the House of Death”

IL Reverendo è tornato

 

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

Mark Lanegan torna in italia grazie all’organizzazione  Vivo Concerti  ad un anno di distanza per un’unica tappa  milanese del  “tour de force” europeo che lo vede impegnato praticamente tutti i giorni senza soluzione di continuità in tutte le principali piazze del vecchio continente.

E’ un occasione importante per ascoltare live molti dei nuovi brani del Disco “Phantom Radio” uscito nel finale del 2014 del quale tra l’altro né è appena stata pubblicata una versione con tutti i brani remixati da importanti dj e producer.

albumart

Cosa dire, Mark è un artista che grazie alla sua straordinaria ed inconfondibile voce ha saputo costruirsi una carriera importante non solo per i suoi dischi, prima insieme alla band degli Screaming Trees  e poi da solista già dai primi anni 90 , ma anche e soprattutto per le grandi collaborazioni e featuring  che lo hanno visto protagonista con Queens of The Sone Age, UNKLE e Soulsavers giusto per citarne alcuni.

Vox gutturale , profonda , rauca , baritonale dalle sfumature oscure che sembra nata per interpretare tutte le note  del blues e del rock che insieme ad una slide guitar di sottofondo è in grado di dare i brividi e creare una atmosfera unica.

Ed è proprio così che inizia  il concerto di Mark Lanegan i :  la sua Voce  e la chitarra due brani stupendi a fare da ouverture ;“when yo’re number isn’t up e Judgment time tratto dal nuovo disco.

Gli altri tre elementi della band (basso , batteria e tastiere) oltre al chitarrista si materializzano al terzo brano Gravedigger Song  che  ci riporta al penultimo disco di Mark Blues Funeral uscito nel  2012 dove si era già vista una svolta compositiva ricca di  contaminazioni elettroniche che ci mostrano una Mark Lanegan in grande forma e che ha saputo far tesoro delle tante esperienze e collaborazioni con altri musicisti

Il palco con un lighting minimliasta ed in penombra crea un atmosfera  conturbante e Mark  si limita a poche interazioni col pubblico come nel suo stile ma questo nulla toglie alla grande performance che ci ha regalato anche questa volta.

Si snocciolano molti dei brani di Phantom Radio come le grandi blues ballad di Floor of the Ocean e Death Trip to Pulsa ma si pesca anche nei dischi più datati e rockeggianti con brani quali Quiver Syundrome e Gray goes Black. LA grande cavalcata danzereccia di Ode to  Sad  Disco fa da contrappunto alla più riflessiva Harbourview Hospital .

Dopo un’intensa  ora di blues, rock e psichedelia il concerto di Mark “the voice” si conclude con tre encore tra cui la stupenda Methampthetamine Blues e Killing Season per la piena soddisfazione del pubblico dell’Alcatraz che aspetterà con impazienza il suo beniamino  allo stand  per ricevere  il sospirato autografo sul merchandising di Phantom Radio .

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

1 880

Sono passati 10 anni dal debutto del quintetto inglese ma la carica agonistica è rimasta immutata come fosse il primo concerto, come fosse il primo singolo I predict a Riot da cantare a squarciagola insieme al pubblico in delirio.

Preceduti dai Ramona Flowers, Kaiser Chiefs ci regalano un breve (poco oltre l’ora) ma intensissimo evento dove adrenalina ed energia fanno da leit motif, una performance Rock a tutto tondo che ha saputo spaziare dagli esordi fino all’ultimo lavoro uscito questa primavera Education, Education, Education, & War.

I Kaiser Chiefs hanno popolato le classifiche del decennio passato (non solo in terra di albione), con alcune superhit strepitose una fra tutte Modern Way che fu anche rivisitata dal Buena Vista Social Club in chiave latin o Ruby che è entrata nelle nostre teste con il suo refrain e da lì non è più uscita.

Paladini orgogliosi di quella nuova ondata British che sa interpretare un rock alternativo ricco di influssi che vengono dal passato i Kaiser Chiefs si ritagliano uno spazio ben preciso nell’ampio panorama rock con un marchio di fabbrica che è ormai una garanzia di successo.

La sequenza di successi proposta nel live è molto ricca e dopo i sopracitati tormentoni anche   Everyday I Love you Less and Less   non sfigura per niente;  il frontman Ricky Wilson va a galleggiare sul pubblico che lo trasporta, il drumming preciso e potente del nuovo batterista Vijay Mistry si fa sentire incluse le velocissime rullate tipiche dei Kaiser Chiefs.

Spazio anche al nuovo disco dicevamo con una manciata di brani tra i quali My Life, Coming Home e Factory Gates che eseguite dal vivo acquistano una verve di grande impatto. Momenti irripetibili con Never Miss a Beat che batte il tempo 4/4 infuocando il dancefloor e poi ancora tutti insieme a cantare Na Na Na Naa perché i Kaiser Chiefs incarnano lo spirito new wave e punk in un’unica anima rock, e concludere il concerto con Oh My God ripetendo il ritornello fino allo sfinimento è la tempesta musicale perfetta.

0 463

The Cyborgs ovvero il duo mistery electro blues che viene dal futuro si è materializzato di nuovo tra noi. Visti a distanza siderale suonare  su palchi  ben più grandi a fare da apripista  a nomi del calibro di MR Bruce Springsteen o dei grandi Deep Purple, Cyborgs 0 e Cyborgs 1 sono bravi anzi bravissimi anche da vicino anche se da vicino nessuno è normale ! E loro amici miei non lo sono per niente .

Primo : La loro miscela esplosiva di blues -rock , boogie in salsa electro è davvero originale e travolgente e se ci aggiungiamo che i nostri due si presentano fantomaticamente mascherati e di nero vestiti otteniamo un prodotto musicale che non può e non deve lasciare indifferenti .

Secondo: la configurazione sonora è ancora più fuori dagli schemi perché Cyborgs 1 si “occupa” di suonare la batteria con una mano e gli arti inferiori mentre l’altra è dedicata a tastiere , basso e programming ; Cyborgs 0 suona invece  la chitarra e canta con la sua voce   filtrata attraverso la maschera con micro incorporato.

Due album all’attivo più un disco di Standards rivisitati costituiscono già un buon repertorio per consentirci di avere un live di oltre un’ora  alla Salumeria della Musica oltre alla chicca della presentazione ufficiale del nuovo singolo Bee Leave Me presentato in forma originale su vinile da 7″ .

Electric Chair  scarica elettrica da 380v, 2110 blues ipnotico , Last War blues hard rock primitivo  , Groupie  e Dancy  boogie da ballare insieme fino a allo sfinimento e Bee Leave Me con il B sincopato a fare da ritornello.

The Cyborgs sanno scaldare il pubblico  con travolgenti performance rock blues e vedere quanto  “casino” riescono a fare in due è davvero  impressionante. Giocano con gli strumenti ma li padroneggiano in maniera istrionica , costruiscono giri blues psichedelici  con leggerezza, scendono dal palco per condividere la loro musica con tutti noi  perché il blues dei The Cyborgs  è grande !!!

fERDIDAS

CONCERTIONLINE.COM

0 977

Il 9 Settembre  il nuovo album di Gianluca Grignani sarà disponibile in tutti gli store ed online ma proprio un giorno prima dell’uscita abbiamo l’opportunità di assistere alla presentazione stampa nella “Domus Aurea” di Sony Music.

Mentre le note del nuovo lavoro “A volte Esagero” scorrono in sottofondo si materializza un Grignani in gran forma , frizzante come se fosse all’inizio della sua quasi ventennale carriera , e pronto ad affrontare le nostre domande con la sua verve e il suo stile di sempre.

Gianluca Grignani è arrivato al decimo disco un grande traguardo nella propria carriera artistica ma anche una nuova linea di partenza dalla quale l’artista milanese si rimette in gioco ed inizia una nuova gara, una nuova sfida come succede sempre quando viene dato alle stampe un nuovo lavoro.

10 tracce nuove tra le quali il primo singolo “Non Voglio essere un fenomeno” che abbiamo già iniziato ad apprezzare da qualche mese, compongono un disco che ha avuto una gestazione abbastanza lunga nella ricerca della perfezione , dove lo stesso Grignani ci ha confermato di aver profuso tantissima energia  nella creazione prima e nella produzione poi coadiuvato da Adriano Pennino e con la presenza di importanti Session tra le quali le chitarre di Michael Thompson e Alberto Radius.

Un artista deve poter esprimere la propria creatività senza limitazioni e Gianluca Grignani riscopre la libertà di scrivere, di raccontare storie , storie vere che non sono solo le sue ma sono quelle che accadono anche a noi , tutti i giorni nella vita vera.   Grignani ci racconta come le fasi creative possono variare e come una canzone possa essere composta di getto in un caso e come invece ci possano volere anni a costruirne un’altra.

Raccontare gli altri e il raccontarsi si sovrappongono , canzoni con testi che declinano l’amore in tutte le sue sfaccettature, episodi e frammenti di sentimenti di passioni  di paure.

Parlando del lato più tecnico del disco e della produzione, Grignani spiega la ricerca di sonorità più moderne ed internazionali miscelata  con la mediterraneità della sua composizione , la volontà di raggiungere ove possibile la perfezione traccia dopo traccia e dal primo ascolto devo dire che Gianluca ha f
atto centro.

La sua voce è più matura con un timbro rock melodico di grande effetto sia nei brani più low-fi  che in quelli più tirati e ci aspettiamo da lui una grande Tournee nel prossimo anno per presentare live questo disco. Anche qui Grignani sta lavorando metodicamente per preparare una grande scenografia del palco e un paio di grandi eventi che non ha voluto ancora svelare .

Abbiamo conosciuto un grande artista che ama parlare di musica ma anche di se stesso e della sua vita con sincerità e trasparenza , un Gianluca Grignani che apprezza il grande rock degli Stones dei Pink Floyd e che si toglie il cappello di fronte ad artisti come Michael Jackson e che se dovesse fare un featuring lo farebbe con un rapper magari con Marracash perché è nel mondo rap che vede la grinta, la voglia di raccontare canzoni, il fuoco sacro della creatività , la linfa vitale dell’artista.