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Alessio Gallorini

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Classe 1987. Scrive e ascolta musica fin da quando gli hanno comprato uno stereo e dato un'educazione. Toscano doc, conduce un programma radiofonico tutto "home-made" che non poteva che chiamarsi "L'Appartamento". Laureato in giurisprudenza, ma allergico ai tribunali. Ama la letteratura e tutto ciò che è arte. Finchè non si annoia. Frase del cuore: "Costruire è sapere, è potere rinunciare alla perfezione".

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La folk metal band svizzera torna nel nostro Paese a febbraio 2015.

Sono la folk metal band più richiesta del momento, sono svizzeri e nelle ultime date italiane hanno registrato alcuni incredibili sold out; così gli Eluveitie hanno deciso di tornare ancora una volta nel nostro Paese per una tripletta di concerti in luoghi mai toccati prima e con uno special guest in apertura ancora da annunciare.

Questi i dettagli delle date:

9 febbraio MILANO, Legend
10 febbraio FIRENZE, Viper
11 febbraio ROMA, Orion

Apertura porte ore 19
Inizio concerto ore 20

Prezzo del biglietto in prevendita 25 euro + d.p.
Prezzo del biglietto in cassa la sera dello show 30 euro.

Biglietti in vendita dalle ore 10 di lunedì 17 novembre.

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La band di Alessandro "Asso" Stefana è in tour con il suo nuovo disco, ispirato ad un'antologia curata da Vittorini.

I Guano Padano sono una delle esperienze più trascendentali che ha regalato la musica italiana degli ultimi anni: riescono a creare interi universi musicali senza l’uso delle parole e la loro fama è tale che Mike Patton si è accorto di loro e, dopo aver partecipato a “2”, il disco che precedeva “Americana”, adesso li ha prodotti e lanciati in tutto il mondo con la sua Ipecac Records.

L’ultima fatica della band si chiama “Americana” ed è ispirata ad un’antologia di autori americani (da Steinbeck a Hemingway, fino ad Edgar Allan Poe) curata da Elio Vittorini che, quando fu ideata negli anni ’30, fu censurata dal regime fascista, poco propenso a lasciar pubblicare autori stranieri non germanici.

Ne abbiamo parlato con Alessandro “Asso” Stefana, chitarrista dei Guano Padano, che ci ha raccontato come è nato il nuovo disco.

Con “Americana” i Guano Padano riescono a trasporre la letteratura in musica, senza però usare le parole. Quanto lavoro ha richiesto una simile impresa?

E’ stato un lavoro abbastanza breve rispetto ai nostri standard.
Solitamente impieghiamo un paio d’anni prima di pubblicare un disco, mentre questa volta abbiamo lavorato  (solo) alcuni mesi. E’ stato un processo di realizzazione molto naturale.

Come è nata l’idea di partire dall’antologia di Vittorini e sviluppare un intero disco?

L’idea del concept è nata da Nicoletta Montella (filologa e moglie di Zeno De Rossi, batterista della band ndr).
Ed essendo noi stessi appassionati a questo tipo di letture abbiamo sposato appieno l’idea ed insieme abbiamo creato l’ossatura del disco, sulla quale poi abbiamo creato le canzoni.

Quell’antologia negli anni ’30 voleva portare in Italia qualcosa di nuovo, qualcosa che desse orizzonti nuovi. Trovate che il contesto italiano attuale, musicale ma non solo, fatte le dovute proporzioni ovviamente, abbia ancora necessità di “allargare gli orizzonti”?

C’è sempre bisogno di allargare gli orizzonti e di guardare oltre, anche se oggi in realtà possiamo avere veramente tutto a portata di mano e in un attimo. Forse quello che ci manca è il vivere intensamente le cose, viverle a fondo per farle diventare parte di noi. Il rischio di oggi, almeno in musica, è quello di non fare lezione delle cose che ascoltiamo.

Se dovessi scegliere solo uno scrittore, tra quelli contenuti in “Americana”, che ti ha maggiormente influenzato nella vita, chi sarebbe e perchè?

Sicuramente l’autore dell’Antologia cui sono più legato è Steinbeck.
Lo Steinbeck giocoso e bontempone di “Pian della Tortilla”, e allo stesso tempo quello capace di farti piangere in “Uomini e topi”.

Il disco vede la partecipazione di Joey Burns dei Calexico e di Mark Orton, come sono nate queste collaborazioni?

Joey Burns (Calexico) è un nostro amico di lunga data.
E’ stata una delle prime persone a credere nei Guano Padano, tanto che nel primo disco scrisse delle entusiasmanti note di copertina. Ci sembrava bello, dopo tanti anni di amicizia, coinvolgerlo nel progetto.
Ne abbiamo parlato insieme quest’estate in occasione dei concerti che abbiamo aperto per i Calexico e tutto è andato nel migliore dei modi, Mark Orton è un caro amico di Zeno, incredibile polistrumentista che ha impreziosito il disco con interventi di dobro, banjo ed altre sonorità.

Che tipo di show deve aspettarsi chi verrà a vedervi live? Il vostro è un suono molto cinematografico, avete pensato eventualmente anche a uno spettacolo con una parte visual?

Per il momento non ci sarà visual nei concerti ma ci stiamo lavorando.
Il concerto sarà fondamentalmente diviso in due parti: la prima, dedicata interamente al nuovo disco, mentre nella seconda suoneremo i nostri cavalli di battaglia.

Ti lancio un’idea, non so se è fattibile o ci stavate già pensando: perchè non realizzare una parte di tour in cui la lettura di alcuni racconti di “Americana” accompagni la vostra musica a mò di reading?

Ci abbiamo pensato, è una strada percorribile…

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Il rocker di Zocca riempirà gli stadi anche nell'estate 2015 con il tour che seguirà l'uscita del nuovo album "Sono Innocente".

“Questo disco si muove tra nuove consapevolezze e vecchi rancori. Io ho sempre provocato perché il rock è provocazione. Ma chi mi ha considerato un corruttore di giovani menti non ha capito nulla. Sono innocente ma se vi fa piacere mi dichiaro colpevole. Per me quando c’è l’onestà, dell’innocenza posso fare a meno e francamente non sono molto preoccupato che qualcuno mi voglia ancora processare”.

Grandi notizie per i fan di Vasco Rossi. Al Medimex di Bari, il salone della musica mediterranea, il rocker emiliano non solo ha annunciato la prossima pubblicazione del nuovo album “Sono Innocente”, ma anche che l’estate del 2015 lo vedrà tornare a girare l’Italia e riempire gli stadi. Non più dunque la residency in due città (come è stato quest’anno a Roma e Milano e nel 2013 a Torino e Bologna) ma un vero e proprio tour che lo porterà lungo tutta la penisola, da nord a sud. Saranno almeno 10 le località, per un totale di 14 concerti (notizia ufficiale – qui le info sulle date) che porterà il “Tour Live Kom 2015” in giro per l’Italia da metà giugno a luglio.

Al momento l’unica data certa è quella al San Nicola di Bari, ma Roberto De Luca, presidente di Live Nation Italia, ha affermato che le date del Blasco saranno annunciate nei prossimi giorni. Pare scontata una doppia data a San Siro (si vocifera 16 e 17 giugno) ma non dovrebbero mancare ovviamente Roma, Torino, Firenze e anche altre città. Attendiamo solo l’annuncio, i fan di Vasco stavolta se lo potrebbero godere a pochi passi da casa!

Tu dove vorresti vedere Vasco? Scegli la tua data in questo sondaggio (se non è presente la tua città, scrivilo nei commenti in fondo all’articolo):

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Vasco presenta il nuovo disco al Medimex di Bari

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La band veronese è pronta ad iniziare il minitour in compagnia di un'icona del rock statunitense.

I Facciascura sono carichi, prontissimi a partire per il mini-tour che li porterà in giro per la penisola in compagnia di uno dei mostri sacri del rock americano, ovvero Shawn Lee.
La band veronese, fresca di uscita del nuovo singolo “New songs are no good” (in free download fino al 31 ottobre), che contiene un prezioso featuring proprio con Shawn Lee, ha risposto alle nostre curiosità pochi giorni prima della prima data, il 24 ottobre al The Lake di Piove di Sacco (PD).

Ciao ragazzi, prima domanda d’obbligo, come nasce il vostro rapporto con Shawn Lee?
Risponde Francesco Cappiotti (co-fondatore della band): Shawn è stato ed è uno dei miei idoli musicali. Ai tempi della sua uscita ho ascoltato Monkey boy, il suo disco d’esordio, fino allo sfinimento. Dopo molti anni, durante una sessione di registrazione in studio coi Facciascura, riascoltando il pezzo “New songs are no good”, che avevamo appena inciso, mi sono sorpreso a pensare: “qui ci starebbe bene la voce di Shawn Lee”. Ed è stata come un’illuminazione. Dopo aver trovato un indirizzo e-mail sul suo sito ufficiale abbiamo spedito senza troppe aspettative la nostra richiesta di collaborazione e incredibilmente nel giro di dieci minuti Shawn ci ha scritto personalmente chiedendo di mandargli il pezzo. Dopo averlo ascoltato le sue parole sono state: “new songs are no good…. it’s funny and I like it. I’ll do it!”

Il nuovo singolo “New songs are no good” sarà in free download fino al 31 ottobre, da cosa nasce questa scelta? C’è sempre meno fiducia nella discografia “fisica” anche da parte dei musicisti?
Si tratta di una semplice scelta di “condivisione” della nostra musica per un’occasione speciale, anche se è evidente che nessuno o quasi compra più dei singoli fisici. Personalmente sono ancora molto legato al supporto fisico e sono convinto che ci siano ancora dei margini di sopravvivenza. Uno sviluppo possibile nel futuro immediato è quello di stampare tirature limitate di cd o vinili da vendere esclusivamente ai concerti, quasi fossero oggetti di artigianato.

Il 24 ottobre parte il minitour con Shawn Lee come ospite, quando si è presentata la possibilità di averlo anche live? Siete emozionati di condividere il palco con un simile personaggio?
Quando abbiamo scelto “New songs are no good “ come terzo singolo del disco abbiamo pensato che fosse più efficace promuoverlo con dei live anziché farne un video. Shawn aveva appena terminato un piccolo tour inglese con Kelis (sì proprio Kelis!) ed era disponibile… l’occasione era da cogliere al volo e quindi siamo partiti con l’organizzazione di queste quattro date italiane. Inutile dire che l’emozione è molta, ma in questi casi è sempre meglio non pensarci.

Cosa deve aspettarsi chi verrà a vedervi live? Ci sarà spazio magari per interventi di Shawn Lee anche in altri brani?
Eccome! Lo show è diviso in due parti… nella prima ci saranno solo i Facciascura, nella seconda Shawn salirà sul palco e suoneremo brani tratti dai suoi dischi (alla nostra maniera ovviamente! ) E non mancheranno le sorprese….

Se doveste descrivere il vostro live show in tre parole, quali sarebbero?
Groovy. Loud. Real.

Qui l’elenco delle date dei Facciascura feat. Shawn Lee:

24/10/14: THE LAKE ( Piove di Sacco – Padova)
25/10/14: SPAZIO SENZA TEMPO ( Milano)
26/10/14: IL GIARDINO Music Club ( Lugagnano – Verona)
27/10/14: LE MURA – Roma

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Torna in Italia la band capitanata da Jack Black.

Per tutti i fan del rock (e anche della comicità) c’è una data da segnare in rosso sul calendario: il 4 febbraio 2015. Quel giorno infatti sbarcheranno all’Alcatraz di Milano Kyle Gass e Jack Black, che altri non sono, oltre che due fenomenali attori, che i Tenacious D, una delle band più rock del pianeta.
Il loro show non solo ripercorrerà la loro carriera musicale, ma anche quella di attori, prevedendo vari sketch comici che non potranno far altro che farvi sbellicare dalle risate (avete presente il film “Tenacious D e il destino del rock”? Beh, guardatevelo!). Insomma chitarre e risate si fonderanno in un unico suono, il suono del rock dei Tenacious D.

Qui i dettagli della data milanese:

TENACIOUS D – 4 FEBBRAIO 2015 – ALCATRAZ, MILANO

Inizio concerto: ore 20.00
Apertura porte: ore 19.00

Prezzo del biglietto in prevendita: €37,00+d.p.
Prezzo del biglietto in cassa la sera dello show: €42,00

Biglietti in prevendita negli abituali circuiti online a partire dalle ore 9 di venerdì 24 ottobre.

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Il compositore statunitense incanta l'Estragon con un set dall'atmosfera magica.

Immaginate di non essere davanti a un palco, ma bensì in auto e che, per una qualche magia incredibile, scorrano davanti a voi i paesaggi più disparati: dalla spiaggia al tramonto, fino ad un prato in campagna, passando per le montagne e le metropoli. Insomma praticamente gli screensaver del vostro pc, quelli classici, che prendono vita e vi emozionano, vi fanno muovere, vi “contagiano”.
Ecco, questo è quello che succede, più o meno, assistendo al live di Tycho, che lunedì 20 ottobre ha riempito l’Estragon di Bologna nella sua unica data italiana.
Scott Hansen e la sua band entusiasmano quanti erano accorsi lì per loro con un set variegato, frizzante, energico, in cui i brani dello splendido “Awake” si alternano con quelli dei precedenti lavori del musicista americano: impossibile non scatenarsi su “Adrift” o lasciar andare i pensieri su “Past is prologue”.
Il concerto di Tycho è una specie di seduta antistress collettiva: la mente è libera di vagare, il corpo di muoversi e la musica è naturale sottofondo e compagno di viaggio di questa “gita” alla scoperta di se stessi.
Chiudere gli occhi e lasciarsi guidare dalle note: è questo il segreto (e la “tattica”) che dovrebbe mettere in pratica chi vede un live di Tycho e loro sul palco sono i primi ad essere entusiasti e divertiti di quello che riescono a regalare, a livello emotivo, alle persone che li osservano.
Felici di questa prima visita a Bologna, città che li ha accolti a braccia aperte, Tycho e compagni lasciano dietro di sè una scia di sogni, bellezza, intensità.
Insomma, un’esperienza unica: un viaggio di andata e ritorno intorno al mondo senza mai spostarsi da sotto il palco.

TYCHO SETLIST ESTRAGON

Adrift
Apogee
L
Dye
Hours
See
Elegy
Past is prologue
PBS
A walk
Spectre
(E)
Awake
Montana

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Il leader degli U2, in una videointervista, si è scusato per aver donato il disco a tutti gli utenti Apple senza chiederne il consenso.

In una videointervista, con domande provenienti dai fan, diffusa tramite la pagina facebook degli U2, Bono Vox si è scusato per le modalità di distribuzione via I-tunes di “Songs of Innocence”, ultimo album della band; molti utenti Apple hanno infatti protestato, in quanto non volevano avere il disco nella propria libreria di I-tunes.
Un fan ha infatti chiesto a Bono di “non pubblicare mai più un disco che si carica automaticamente sulla libreria I-tunes, in quanto è una cosa molto scortese”.
Bono, inizialmente sorpreso, ha così risposto: “Oops… chiedo scusa. Mi è venuta questa bella idea… ma forse ci siamo un po’ lasciati trasportare. Gli artisti sono inclini a farlo. C’entra un goccio di megalomania, un tocco di generosità, un pizzico di auto-promozione e una grande paura che questi brani – in cui abbiamo riversato le nostre vite negli ultimi anni – potrebbero non essere ascoltati. Il fatto è che là fuori c’è un sacco di rumore. E può essere che abbiamo esagerato, per riuscire a farci sentire”.

Di certo sono molti anche i fan felici di aver avuto il disco gratis grazie alla Apple, e altrettanti quelli che desiderano sentirlo live.
Che il 2015 porti in dono un tour degli U2 (e non solo agli utenti Apple)?

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Michael Gira è uno sciamano. Michael Gira è un pirata armato di chitarra. Michael Gira è semplicemente un signore del rock. Uno che basta guardarlo e lo sai che farà qualcosa che ti lascerà di sasso.
Ed è ciò che accade quando lui e tutti gli Swans salgono sul palco dell’Estragon poco dopo le 22, preceduti da un’intro di gong sul cui ritmo si innestano via via gli altri strumenti.
Quello che succede da questo momento in poi è una celebrazione, un rito laico del rock in cui lui, Gira, è lo sciamano, il celebrante e noi gli umili adepti ammessi alla funzione: una funzione che si spiega a suon di amplificatori, di distorsioni, di poesia, in un continuo, irrefrenabile, instancabile caracollare, gesticolare, dare tempi e modi.
Solo guardarlo è uno spettacolo, suscita un’attrazione magnetica, sprizza carisma da tutti i pori e poi, beh, aggiungeteci una voce potente, viscerale, che sembra provenire dai recessi più profondi, il tutto coadiuvato da una band affiatata, ispirata, capace di produrre un muro di suono in cui anche la minima distorsione, il minimo sibilo, che appare casuale, è in realtà perfettamente studiato per portare ogni brano all’apoteosi.
E’ così che tra un “Frankie M“, una straordinaria “The Apostate“, davvero da brividi e una carrellata di brani che non concedono mai un attimo di respiro o di tregua (tra gli altri “Don’t go”, “Just a little boy”, “Bring the sun/ Black hole man”) il pubblico di Bologna va in visibilio, chiude gli occhi e si costruisce il proprio personale trip sulla strada tracciata da Gira e compagni.
E quando si esce dal live se ne esce svuotati, spossati, ma allo stesso tempo rigenerati da un’energia nuova, una carica di purezza e perfezione instillata da ogni nota partorita da quelle chitarre.
Trenta anni dopo il grande sciamano, il grande burattinaio del rock, con le sue sfuriate e la sua classe, è ancora lì, immutato, solo un po’ invecchiato, che, a braccia aperte racconta che la funzione è finita e i suoi Cigni sanno ancora spiccare il volo (e farlo spiccare a chi li ascolta).
Ite Missa Est.

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Il 7 novembre si avvicina sempre di più e quello, per tutti gli ascoltatori di musica al mondo, sarà un giorno storico. Già, perchè a 20 anni di distanza da “The Division Bell” uscirà “The Endless River”, nuovo album dei redivivi Pink Floyd, dedicato alla memoria dello scomparso tastierista Richard Wright. Il disco, a cui non prenderà parte Roger Waters, parte proprio dalle registrazioni di Wright durante le session di “The Division Bell”, registrazioni rielaborate ed arricchite da David Gilmour e Nick Mason.

Ascolta il nuovo singolo “Louder than words”

Intanto è già ascoltabile online e in radio il primo singolo di “The Endless River”, ovvero “Louder than words”, il cui testo dice: “Ci siamo scontrati e abbiamo lottato, ma quello che stiamo facendo è più forte delle parole. La somma di noi, il battito dei nostri cuori, è più forte delle parole”; una dedica perfetta per Richard Wright, le cui tastiere sono il cuore del disco, ed anche per far capire a tutti che lo spirito dei Floyd non è mai morto, per la gioia di tutti i fan del rock.

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Amici musicisti, se il mondo musicale italiano non vi soddisfa, da oggi avrete una meta che equivarrà per voi al Paradiso, ovvero la Norvegia. Già, perchè il governo norvegese regala, letteralmente, dei tourbus splendidi (come da foto) alle band, con l’unica condizione che rispettino due prerequisiti:
– almeno 1000 copie vendute di un proprio cd
– almeno il 50% di donne presenti nella propria crew

Che ci vuole?

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Il loro è un suono onirico, inquieto, intenso. Un suono emozionale. Arrivano dalla Francia, sono in sei e si fanno chiamare Sound Sweet Sound…e se i loro brani vi fanno pensare a David Lynch, ci avete visto giusto.
Saranno live in Italia di supporto ai canadesi Elephant Stone al Tender Club di Firenze venerdì 10 ottobre.

Ciao ragazzi, è la vostra prima volta in Italia? Cosa vi aspettate dal pubblico italiano?
Ciao, è la terza volta che suoniamo in Italia, con il pubblico italiano abbiamo un legame speciale, è molto ricettivo e attento alla nostra musica. E’ un piacere suonare qua!

Il vostro è un suono così evocativo e inquieto, quali sono le immagini che volete provocare in chi vi ascolta?
E le vostre fonti di ispirazione invece?
E’ una domanda interessante, visto che il nostro secondo album “Holy songs and human scenes”, è stato costruito proprio per provocare quasi un percorso visivo e attorno a riferimenti cinematografici. Per esempio, il videoclip di “Up to you”, girato da Xavier Perez, è un tributo a David Lynch. Per quanto riguarda le band che ci influenzano, sicuramente la nuova scena psych-rock americana, con band come i Brian Jonestone Massacre o i Black Angels.

Come vi fa sentire il fatto che dividerete il palco con una band fantastica come gli Elephant Stone?
Siamo molto orgogliosi di questo, e felici di incontrarli. Anche se i nostri sound sono diversi, condividiamo alcune idee comuni, come l’apertura a ritmi e strumenti tradizionali.

Insomma cosa dovrà aspettarsi chi verrà a sentirvi live?
Noi cerchiamo di creare delle dinamiche di condivisione, quasi una trance collettiva con il pubblico, un viaggio…un vero e proprio trip che ciascuno può riempire con le sue personali immagini. E poi potenza.

Ultima domanda, se doveste definire il vostro suono in tre parole, quali sarebbero?
Semplicemente Sound Sweet Sound

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Signori e signore, sta per tornare sulle scene uno dei gruppi iconici del pop anni ’90.
Dopo che già i Backstreet Boys sono tornati sulle scene, continuando a far registrare numeri da capogiro, pare che il 2015 sia l’anno giusto anche per la reunion delle Spice Girls.
Emma Bunton, la bionda del gruppo, ha dichiarato infatti a MailOnLine che le 5 ragazze ne hanno discusso e le possibilità di una reunion ci sono tutte.

In realtà la Bunton, Geri Halliwell, Melanie Chisholm, Melanie Brown e Victoria Adams (ormai Beckham) erano già tornate insieme per un’apparizione all’apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012, ma all’indomani era stata proprio la ex Posh Spice, ormai signora Beckham, a dichiarare di volersi occupare solo di moda.
Che Victoria abbia finalmente cambiato idea?