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Alessio Gallorini

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Classe 1987. Scrive e ascolta musica fin da quando gli hanno comprato uno stereo e dato un'educazione. Toscano doc, conduce un programma radiofonico tutto "home-made" che non poteva che chiamarsi "L'Appartamento". Laureato in giurisprudenza, ma allergico ai tribunali. Ama la letteratura e tutto ciò che è arte. Finchè non si annoia. Frase del cuore: "Costruire è sapere, è potere rinunciare alla perfezione".

L'ex Oasis fa sognare vecchi e nuovi fan in un'ora e mezza di grande musica

Ti guardi intorno e li trovi tutti lì, quelli che negli anni ’90 avevano i basettoni e i capelli mod, quelli per cui i fratelli Gallagher sono stati dei veri e propri compagni di viaggio, non semplicemente musica ma qualcosa di più, una religione, una fede.

Hanno invaso il Pistoia Blues 2019 perchè sul palco arriva Noel, la penna del brit – pop, l’uomo capace di sciorinare classici come “Wonderwall” o “Little by little”, ma che anche con la sua nuova band sa regalare ancora emozioni.

Puntualissimo alle 21,30 il brizzolato songwriter di Manchester sale sul palco di Piazza Duomo nel boato generale e quello a cui assistiamo è il live di un artista ancora in gran forma e ancora capace di scrivere belle canzoni: “It’s a beautiful world” e la magnifica “Dead in the water” sono due dimostrazioni lampanti di come la penna del maggiore dei fratelli Gallagher non si sia esaurita alla morte degli Oasis.

Ma è altrettanto banale sottolineare come la reazione della folla sia maggiore, con veri e propri cori da stadio, quando arrivano i classiconi di casa Oasis: da “The importance of being idle” a “Whatever”, da “Little by little” all’immancabile “Wonderwall”, con quegli accordi così “catchy” di cui è impossibile non innamorarsi, Noel non fa mancare nulla ai fan, anche se in precedenza li provoca un po’, chiedendo quanti fan degli Oasis siano tra il pubblico e poi, ironicamente, attaccando pezzi degli High Flying Birds e non della band di cui era parte insieme al fratello Liam.

La chiusura è un’apoteosi, con “Don’t look back in anger” e l’omaggio conclusivo all’ispirazione più grande (insieme a Paul Weller) dei Gallagher, ovvero i Beatles, citati a più riprese nei loro brani e a cui Noel rende grazie con la sua personale versione di “All you need is love”.

Alla fine ci si rende conto di come si sia di fronte a un cantautore straordinario, ma resta quel pizzico di amaro in bocca che fa pensare che gli Oasis mancano troppo e siano, purtroppo, irripetibili.

NOEL GALLAGHER’S HIGH FLYING BIRDS Setlist @ Pistoia Blues 2019 (08/07/2019)

Fort Knox
Holy Mountain
Keep On Reaching
It’s a Beautiful World
She Taught Me How to Fly
Black Star Dancing
Rattling Rose
Dead in the Water
The Importance of Being Idle (Oasis cover)
Little by Little (Oasis cover)
Whatever (Oasis cover)
The Masterplan (Oasis cover)
Half the World Away (Oasis cover)
Wonderwall (Oasis cover)
Stop Crying Your Heart Out (Oasis cover)

Encore:
AKA… What a Life!
Don’t Look Back in Anger (Oasis cover)
All You Need Is Love (The Beatles cover)

Jared Leto è ormai uno degli attori più celebrati di Hollywood, ma la sua passione per il rock non è scemata in questi anni e i suoi Thirty Seconds to Mars, di cui fa parte anche il fratello Shannon, sono ancora sulla cresta dell’onda, come dimostra il live andato in scena ieri sera in una gremita Piazza Duomo a Pistoia, in occasione del Pistoia Blues 2019.

Uno show preparato in ogni minimo dettaglio, con fan sbandieranti tra il pubblico, coriandoli, palloni giganti lanciati alla folla e chi più ne ha più ne metta, per un divertimento assicurato.

In tutto questo Jared si conferma uomo di palcoscenico e frontman instancabile, sempre pronto a dialogare con il pubblico, tanto da invitare in più occasioni i fan sul palco a ballare con lui (struggente la scena con un piccolino che Jared prende per mano facendogli ammirare dal palco la folla sottostante).

Le canzoni sono veri e propri inni e i fan dei “Mars” le conoscono a memoria, finendo per dare sfogo alle proprie energie fin dall’attacco delle prime note.

Da “Kings and Queens” a  “Rescue Me”, fino a “The Kill“, per passare da “City of Angels” e “Closer to the edge” non mancano quelli che sono dei grandi classici di Jared e soci, alternati ai brani dell’ultimo album, una foto sagace dell’America in versione trumpiana (e lebroniana).

Sorrisi e facce felici non mancano alla fine di uno show che ha confermato con la fanbase dei Thirty Seconds to Mars sia ben radicata in Italia e come Jared Leto sia ancora capace di far battere i cuori dei presenti non solo per la sua (indubbia) avvenenza.

THIRTY SECONDS TO MARS Setlist @ Pistoia Blues (06/07/19)

Monolith

Up in the Air

Kings and Queens

This is War

Dangerous Night

Hail to the Victor

City of Angels

Rescue Me

Live like a Dream

Do or Die

Remedy

Attack

Alibi

Riverbed

Hurricane

The Kill

Walk on Water

Closer to the Edge

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Franz Ferdinand, Haken, Calexico e Iron & Wine sono solo alcuni dei nomi che animeranno l'estate fiorentina

Dopo il Firenze Rocks non smette di stupire l’estate musicale fiorentina; torna infatti ad animarsi di grandi nomi la Cavea del Teatro del Maggio Musicale, dove già negli anni scorsi hanno suonato Morrissey, Elbow e perfino Chris Cornell.

A partire da stasera, 27 giugno, tante serate animeranno lo splendido anfiteatro toscano:
Si parte con Stairway to Heaven, concerto dedicato ai Led Zeppelin da parte della loro cover band ufficiale, i Norge, insieme all’Orchestra Nuove Assonanze; successivamente arriveranno i Negrita (8 luglio), gli scozzesi Franz Ferdinand guidati da Alex Kapranos (11 luglio), i Marlene Kuntz con il tour celebrativo dei 30 anni di carriera (14 luglio), per chiudere poi con il nuovo tour di Calexico e Iron & Wine, che hanno appena dato alle stampe “Years to burn”, nuova fatica insieme (25 luglio).
Questo l’elenco completo di ciò che andrà in scena alla Cavea del Teatro del Maggio Musicale di Firenze:
A Cielo Aperto
Dal 27 giugno al 25 luglio 2019
Cavea del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Piazzale Vittorio Gui – accesso da viale Fratelli Rosselli – Firenze

Giovedì 27 giugno 2019 – ore 21
STAIRWAY TO HEAVEN
NORGE & ORCHESTRA NUOVE ASSONANZE PLAY LED ZEPPELIN
Biglietto 20 euro

Lunedì primo luglio 2019 – dalle ore 19
EDERANIGHT 5.0 feat.
EUGENIO IN VIA DI GIOIA, GALEFFI, LUPINERI, LE LARVE
Biglietto 15 euro

Giovedì 4 luglio 2019 – ore 21
REVOLUTION: ABBEY ROAD 50TH ANNIVERSARY
THE BEATLES MUSICAL BY THE BEATBOX WITH ROMA PHILHARMONIC ORCHESTRA
Biglietto 35 euro

Sabato 6 luglio 2019 – ore 20,30
HAKEN
Biglietto 30 euro

Lunedì 8 luglio 2019 – ore 21
NEGRITA
Biglietto 30 euro

Giovedì 11 luglio 2019 – ore 21
FRANZ FERDINAND 
+ Mini Mansions
Biglietto 35 euro

Domenica 14 luglio 2019 – ore 21
MARLENE KUNTZ
Biglietto 25 euro

Giovedì 25 luglio 2019 – ore 21
CALEXICO E IRON & WINE
Biglietto 35 euro

Prevendite
Nei punti vendita di Box Office Toscana+
Online su Ticketone

Incantevole e incantata. Bastano queste due parole per riassumere la serata di Julia Holter, cantautrice losangelina tra le più straordinarie (e sperimentali) a livello mondiale, che arrivava a Ferrara per la sua seconda data del tour estivo in Italia.

L’atmosfera unica del cortile del castello estense, in pieno centro nella città emiliana, ha letteralmente rapito la Holter, che si guardava intorno ammirata e non perdeva occasione per affermare che fosse il posto più bello dove avesse mai suonato, perfettamente in tema con la “medievale” “Underneath the moon”, con la quale ha aperto il suo set.

Accompagnata da una band composta da violino, contrabbasso, batteria, tastiere e tromba, Julia ha rivelato al pubblico ferrarese perchè sia considerata una delle compositrici più geniali nel mondo: le atmosfere di “Aviary”, suo ultimo lavoro, hanno ammantato il quadrato di cielo visibile dal cortile e hanno avvolto i presenti, mescolandosi con i successi di Julia tratti dai suoi lavori precedenti e regalando all’attento pubblico una serata non banale, in cui la voce emozionata ed emozionante della Holter ci ha fatto da guida tra brani come “Les jeux to you” e “Words I heard”, fino a quella che è stata una vera e propria chicca, ovvero la Contiana “Chiamami adesso”, che ha rivelato una Holter coraggiosa nelle proprie scelte (e non ce ne erano dubbi, viste le scelte musicali anche della sua produzione, quando sarebbe fin troppo facile per una con le sue doti vocali accontentarsi di fare pop da classifica) e innamorata del nostro Paese e dell’Avvocato in particolare (come biasimarla!).

Julia Holter è stata capace di trasmettere ai presenti la propria gioia e la propria straordinaria raffinatezza: quella del Ferrara Sotto Le Stelle è senz’altro una serata che nessuno scorderà, lei per prima.

Julia Holter setlist @ Ferrara Sotto Le Stelle (24/06/19)

Underneath the moon

Whether

Colligere

Voce Simul

Les Jeux To You

Words I Heard

Turn The Light On

Silhouette

Feel You

Chiamami Adesso (Paolo Conte Cover)

Chaitius

I Shall Love 2

 

Sea Calls Me Home

Betsy On The Roof

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Il leader dei Gomez sarà in Italia con il suo tour solista per 4 date

Manca una settimana esatta al ritorno in Italia di Ben Ottewell, fondatore e voce dei Gomez, una delle più influenti band indie inglesi di fine anni ’90.

Ben porterà in Italia il suo tour solista, facendoci assaporare i brani dell’ultimo lavoro “A man apart”, del 2017, ma certo non dimenticandosi di eseguire i classici dei Gomez, a partire dai brani di “Bring It On”, che nel 2018 ha compiuto 20 anni.

Abbiamo potuto fare quattro chiacchiere con lui in vista del tour italiano.

Ciao Ben, l’anno scorso “Bring It On”, il primo album dei Gomez, ha compiuto 20 anni, come è cambiato il tuo approccio alla musica in questo arco di tempo?

Non molto. Sono ancora interessato alla dinamica e alla collaborazione, ancora esaltato dall'idea di esplorare diversi stili. 
Il mio approccio solista è diverso dal lavoro che faccio con la band. Cerco di rendere le cose un po' più snelle, un po' più semplici senza essere semplici. 
Scrivendo di nuovo con la band, come stiamo facendo, torniamo allo stesso caos organizzato.

Se ti guardi indietro cosa pensi di "Bring It On" 20 anni dopo?

Avevo una relazione abbastanza complicata con quel disco, era un po' come guardare le foto di te stesso da bambino. 
Sentivo gli errori, pensavo che le cose fossero troppo lente, rabbrividivo pensando ai testi! 
Avendolo suonato dal vivo l'anno scorso con il tour dell'anniversario, ne sono diventato piuttosto orgoglioso. 
È un disco completamente diverso da qualsiasi altra cosa.

In "A man apart", il tuo disco più recente, hai parlato di come il populismo si facesse forza sulle paure della gente.
Due anni dopo le cose sembrano perfino peggiorate...

Purtroppo hai assolutamente ragione...

Da inglese pensi che i tuoi compatrioti abbiano capito quanto sono stati presi in giro nella campagna refendaria sulla Brexit?
Come vedi adesso la situazione?

È un assoluto imbarazzo nazionale. 
Ciò che vedo sono le conseguenze di 10 anni di austerità inutile imposti dal nostro governo, 
livelli di disuguaglianza che sono tanto negativi quanto nell'era vittoriana e una stampa di destra che serve 
e si nutre di insicurezza, nazionalismo e paura fuori luogo. 
Per anni i Tories hanno incolpato l'UE e l'immigrazione per i problemi che hanno creato tagliando i finanziamenti ai servizi sociali 
e questo è tornato a perseguitarli in un referendum che la stragrande maggioranza di Westminster non voleva. 
E' stata creata una polemica molto pericolosa.

Personalmente credo che la musica e la cultura in generale siano l'unico modo per uscire da questo periodo oscuro e "arrabbiato" 
in cui viviamo, andando in giro per l'Europa che clima hai trovato e trovi a livello umano? 
Credi ancora che le canzoni abbiano la forza di portare messaggi "salvifici"?

È una domanda difficile.
Penso che la musica e la cultura abbiano il potere di riflettere e commentare e penso che la comunità positiva che le persone sperimentano durante un concerto, la simbiosi, in particolare in questo mondo sempre più atomizzato, 
può essere una forza straordinariamente potente.

A che punto è il prossimo disco di inediti di Ben Ottewell?

Prima ci sarà un disco dei Gomez. Siamo a buon punto!

In "A man apart" hai esplorato diversi generi musicali, in particolare l'Americana, sarà così anche nel prossimo lavoro?

Sempre, nel prossimo disco dei Gomez ancora di più.

Torni in Italia dopo lo scorso tour autunnale, qual è il tuo legame col nostro Paese?

Non vediamo l'ora di suonare lì come band e adoro suonarci in solo. 
Il pubblico è sempre stato grandioso e anche il cibo non è affatto male!

Ultima domanda, come funziona il processo creativo di Ben Ottewell, cosa ti ispira a scrivere un testo?

Dopo più di 20 anni ancora non ne sono sicuro di come funzioni. Le canzoni arrivano oppure no, come vogliono loro.

Queste sono le 4 occasioni in cui potrete vedere ed ascoltare Ben Ottewell in Italia:

1 Luglio - Faenza - Strade Blu - Museo Carlo Zauli - Ingresso gratuito
2 Luglio - Trieste - Hot in the City - Bastione Rotondo - Castello di S.Giusto
3 Luglio - Prato - Festival delle Colline - Chiesa di S. Francesco a Bonistallo, Poggio a Caiano
4 Luglio - Milano - Germi luogo di contaminazione

Justin Vernon non smette mai di meravigliarci e ci ha ormai abituato a dischi straordinari col suo progetto Bon Iver: alla fine del set da headliner all’All Points East Festival di Londra, Justin ha fatto partire due nuovi brani, inediti, che anticipano probabilmente il nuovo lavoro, seguito dell’acclamato “22, a million”.

I due nuovi brani sono stati ribattezzati “Hey Ma” e “U (Man like)” e sono già ascoltabili online, accompagnati da due splendidi lyric video che trovate sotto. E’ inoltre online un misterioso sito web che riporta una lunga lista di musicisti (compreso Bryce Dessner dei National) che sono probabilmente i collaboratori scelti da Vernon per il prossimo lavoro.

Bon Iver sarà in concerto quest’estate in Italia con un’unica data (già sold out da oltre un mese) il prossimo 17 luglio al Castello Scaligero di Villafranca di Verona (VR). Si preannuncia come il live clou di questa meravigliosa estate 2019.

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Andy Bell e compagni presenteranno il nuovo album "This is not a safe place"

Gli alfieri dello shoegaze guidati da Andy Bell presenteranno il loro nuovo album “This is not a safe place” tornando a suonare nei club in Europa dopo 20 anni.

Per l’Italia è stata prescelta un’unica data, che si svolgeria a Santeria Toscana 31, splendido live club di Milano, il 4 febbraio 2020.
Il nuovo album dei Ride vedrà la luce il prossimo 16 agosto ed è stato anticipato dal singolo “Future Love” .
Questi i dettagli dell’unica data italiana:
RIDE
4 Febbraio 2020 – Santeria Toscana 31 – Viale Toscana 31 – Milano
Biglietti: 25,00 euro + d.p. / 30 euro in cassa la sera dello show.

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A sorpresa nuova uscita del leader dei Radiohead

Dopo i volantini apparsi per il centro di Milano che invitavano a chiamare un misterioso numero di telefono (da cui si poteva poi ascoltare un brano inedito), ecco l’annuncio ufficiale: il 27 giugno uscirà in digitale (dal 19 luglio in formato fisico) il nuovo album di Thom Yorke, dal titolo “Anima“, contenente 9 brani (10 nella versione in vinile) prodotti da Nigel Godritch, storico produttore dei Radiohead.

I brani sono già stati ascoltati live da chi ha presenziato ai concerti di Thom Yorke degli ultimi 2 anni e probabilmente li risentirà chi parteciperà alla sua prossima tournée italiana, al via il 16 luglio da Barolo (Collisioni Festival) e che proseguirà nei giorni successivi a Codroipo (17 luglio – Villa Manin), Ferrara (Ferrara Sotto Le Stelle – 18 luglio), Perugia (Umbria Jazz – 20 luglio) e Roma (21 luglio – Roma Summer Fest).

I biglietti sono già in vendita sul circuito ticketone.

Il disco di Yorke sarà accompagnato da un cortometraggio, con lo stesso titolo, diretto da Paul Thomas Anderson (già autore dei video di Daydreaming e The Numbers) che sarà visibile su Netflix dalle 9 del mattino del 27 giugno in contemporanea mondiale.

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Da Bob Mould ai Low passando per gli Spiritualized, annunciata la line up del festival torinese

L’anteprima sarà affidata a Gold Panda e alla sua elettronica il prossimo 12 luglio,  ma il TOdays Festival, nell’ultima settimana di agosto, tra lo sPAZIO 211 di via Cigna e quello dell’ex fabbrica INCET prevede nomi ancora più altisonanti, un vero e proprio paradiso per gli amanti del rock e non solo.

Da venerdì 23 a domenica 25 agosto il centro “musicale” per eccellenza sarà Torino, che vedrà sul palco un mito come l’ex Husker Du Bob Mould, per non parlare di Jason Pierce, che ci farà fluttuare nello spazio con i suoi Spiritualized o di Johnny Marr, che ci farà rivivere con la sua chitarra i classici degli Smiths.

E poi i Low, che riporteranno in Italia il loro ultimo lavoro, “Double Negative”, definito da pubblico e critica come un nuovo apice nella loro trentennale carriera e i Beirut, che ci faranno ballare con “Gallipoli”, nuovo album concepito e registrato nella città pugliese.

Insomma ce ne sarà per tutti i gusti, senza dimenticare che allo spazio ex INCET ci saranno due mostri sacri come i Cinematic Orchestra e Nils Frahm, compositore tedesco pronto a farci sognare ad occhi aperti con il suo fantasmagorico live.

TOdays ogni anno si arricchisce ed è ormai diventato un punto di riferimento irrinunciabile per chi voglia chiudere l’estate a suon di musica. Lunga vita a questo festival meraviglioso.

CNH INDUSTRIAL VILLAGE:

 

VENERDI 12 LUGLIO:

GOLD PANDA

 


sPAZIO211 mainstage:

VENERDI 23 AGOSTO:

BEIRUT

SPIRITUALIZED – data unica nord italia

DEERHUNTER – data unica nord italia

BOB MOULD (Husker Du) – data unica italiana

 

SABATO 24 AGOSTO:

HOZIER – data unica italiana

LOW – data unica italiana

ONE TRUE PAIRING – data unica esclusiva italiana

ADAM NAAS – data unica italiana

 

DOMENICA 25 AGOSTO:

JARVIS COCKER (Pulp) introducing JARV IS… – data unica italiana

JOHNNY MARR (The Smiths)

BALTHAZAR – data unica nord italia

PARCELS – data unica italiana

 

 

Ex INCET mainstage:

 

VENERDI 23 AGOSTO opening party:

CHANCHA VIA CIRCUITO – data unica italiana

DENGUE DENGUE DENGUE – data unica italiana

WOLF MÜLLER aka BUFIMAN – data unica italiana

INTERSTELLAR FUNK – data unica italiana

 

SABATO 24 AGOSTO:

THE CINEMATIC ORCHESTRA – data unica nord italia

THE ART OF WHAT?! ART OF NOISE co-founders JJ Jeczalik & Gary Langan

 

DOMENICA 25 AGOSTO:

NILS FRAHM – data unica italiana

 

 

PARCO PECCEI stage:

 

DOMENICA 25 AGOSTO:

SLEAFORD MODS – data unica italiana

 

 

 

Prezzi dei biglietti:

Biglietto singola giornata a sPAZIO211: 30 eu + dp

Biglietto singola giornata a INCET: 15 eu + dp

Abbonamento giornaliero (con accesso a sPAZIO211 e INCET): 40 eu + dp

Abbonamento 3 giorni (23, 24 e 25/8 con accesso a tutti i concerti): 100 eu + dp

Ingresso 25/8 PARCO PECCEI: gratuito.

Ingresso 23/8 “opening party“ a INCET: 5 eu (alla porta)

Ingresso 12/7 anteprima ufficiale con GOLD PANDA a CNH: gratuito

L’ingresso è gratuito ma è OBBLIGATORIO prenotarsi a questo link:

https://goldpanda.eventbrite.it/

Numero di posti limitati.

 

Apertura porte CNH: ore 20:30 / inizio concerto: ore 21.30

Apertura porte sPAZIO211: ore 17:30 / inizio concerti: ore 18:00

Apertura porte INCET: ore 23:00 / inizio concerti: ore 00:00

Apertura porte PARCO PECCEI: ore 16:00

 

Informazioni e prevendite biglietti singoli ed abbonamenti: TICKETONE

www.ticketone.it – bit.ly/TicketTOdays – tel 892 101

e presso tutti i punti vendita autorizzati

 

INGRESSO GRATUITO:

CNH, Parco Peccei, Galleria d’Arte Gagliardi e Domke, Arca Studios,

Mercato Centrale.

 

INFO:
www.todaysfestival.com

facebook: www.facebook.com/TOdaysfestival

twitter: www.twitter.com/TOdaysfestival

instagram: www.instagram.com/todaysfestival

spotify: https://open.spotify.com/user/todaysfestival

La band perugina regala una giornata da ricordare al festival lucchese

La cornice di Villa Bottini, a pochi passi dal centro di Lucca, è già di per sé un posto che lascia sbalorditi, col suo parco ideale per la musica nella stagione estiva: il WOM Fest sta diventando una tradizione dell’inizio estate in Toscana e quest’anno ha fatto probabilmente il definitivo salto di qualità grazie ad un secondo giorno sold out (che costerà una rasatura ad un paio di organizzatori).

Ad aprire la serata sono stati i viareggini Metropol, con la loro miscela rock, mentre prima dei Fast Animals & Slow Kids, headliner, è toccato agli Esterina, band lucchese in grande ascesa grazie ad un piccolo gioiello come “Canzoni per esseri umani”, il loro ultimo album: Fabio Angeli e compagni hanno messo in scena uno show elettrico, potente, in cui non è mancata la poesia di brani come “Santo amore degli Abissi” e una conclusiva “Dio ti salvi” che ha lasciato tutti sbalorditi, in un mix di psichedelia e rock.

Ma la gente era accorsa per la prima data toscana dei FASK, reduci dalla pubblicazione di “Animali notturni” e ha avuto ciò che desiderava: Aimone Romizi al solito, da frontman ormai scafato, ha animato la folla fin da subito e il set è stato una cavalcata tra brani ormai classici (da “Forse non è la felicità” a “Come reagire al presente” fino a “Coperta”) e pezzi appena usciti ma già conosciuti a memoria dai fan (da “Demoni” a  “Non potrei mai”).

I FASK sono ormai una band matura, nel pieno del loro apice artistico e il WOM Fest si è dimostrato la cornice ideale in cui esprimere tutta la loro forza: Aimone che fa stage diving e si fa portare al mixer, da dove ingaggia una battaglia di batteria con Alessio Mingoli sarà uno dei momenti che chi era a Lucca non dimenticherà facilmente.

A questo punto il WOM ci ha ormai conquistato. Non resta che aspettare l’edizione 2020…

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Gli headliner della serata saranno i Black Stone Cherry, con il loro blues rock in Piazza Duomo.

Nel 2019 cadono i 40 anni di Pistoia Blues e non si può certo esimersi dal festeggiarli con un evento unico: per questo l’Associazione Blues In, Live Nation Italia e il Comune di Pistoia hanno pensato ad una prima serata ad ingresso totalmente gratuito, il prossimo 5 luglio, in cui si esibiranno 100 band in sei piazze di Pistoia, collegate fra loro dal celebre mercatino, una vera e propria istituzione del festival toscano, il più longevo festival musicale in Italia.

Piazza Duomo (18:00 – 00:00). 

Il palco principale sarà ovviamente quello storico di Piazza Duomo dove, rigorosamente ad ingresso libero, saliranno sul palco i Black Stone Cherry, la rock-blues band americana in tour in Italia per promuovere il nuovo lavoro “Family Tree”. Prima di loro il blues travolgente di Ana Popovic, il rock dei Lambstone, il nuovo progetto di Filippo Margheri con uno special guest d’eccezione: Ghigo Renzulli alla chitarra e Fabrizio Simoncioni al basso. Ad iniziare la serata intorno alle 19:00 la band dei Blues Kids, giovanissimi ragazzini “under 10“ già maghi degli strumenti, come espressione di una nuovissima generazione, la performer Gianna Chillà e la super band formata dai docenti delle Clinics. 

Piazza Gavinana (20:30 – 00:00)

Sempre nel centro storico, a pochi passi da Piazza Duomo, ecco il palco di Piazza Gavinana dove si terrà la finalissima del contest Obiettivo Bluesin giunto alla ventisettesima edizione. Si sfideranno dal vivo le 8 band che usciranno dalle semifinali del 28, 29 e 30 giugno. Tre di loro guadagneranno il main stage del Festival nella serata di domenica 7 luglio dove sul palco salirà la leggenda del blues Robben Ford

Piazza Spirito Santo (21:00 – 00:00)

Sul palco acustico di Piazza dello Spirito Santo in scena il grande blues a partire dallo show di Angelo Leadbelly Rossi cantante e chitarrista tra i massimi esponenti del blues italiano mentre la serata continuerà poi con il grande Eric Bibb, bluesman americano proveniente da New York e vincitore del premio miglior “Acoustic Artist of the Year 2012 e 2013″. 

Piazza Della Sala (20:00 – 22:00)

La storica piazzetta centrale della movida pistoiese si trasformerà in una tappa musicale con il concerto dei Clan dei Ribot soul folk band formata da Fabrizio Lombardi (Chitarrra, voce), Federico Turreni (voce), Cecilia Socci (voce), Roberta Biagiotti (voce), Raffaele Mucci (pianoforte, voce), Jordi Roldan (percussioni cubane, voce), Alessandro sax di Mare (sax), Andrea Zito (sax), Nicola Beneventi (basso), Leonardo Monfardini (batteria/cajon).

Piazzetta Ortaggio (21:00 – 23:00)

In Piazzetta dell’ortaggio dalle 21:00 spettacolo / recital a cura di Marco Di Grazia, Andrea Berti, Marcello Rossi, Cristiano Soldatich. Una sorta di concerto racconto sulla storia del blues intitolato “My god is Blues”. un recital che nasce dopo la pubblicazione del libro “Fra la via Aurelia e il Mississippi” di Marco Di Grazia, sei racconti in Blues, ambientati in larga parte nella regione del Mississippi Delta, là dove la “musica del diavolo” è nata, ma anche nel nostro territorio, per sottolineare la vicinanza fra il nostro Blues e quello della sua terra di origine. Uno dei racconti “Lo chiamavamo Strogo ” è ambientato proprio a Pistoia, in occasione del Festival Blues del 1988. Tutti e quattro partecipano al recital in quella che diviene una narrazione unica, come se le quattro parti (narrativa, musica, disegno, fotografia) convergessero verso il loro ideale crossroads: il Blues. 

Piazza Giovanni XXIII (21:00 – 00:00)

In Piazza Giovanni XXIII dalle 21:00 si esibiranno gli 091 Blues, particolarissima band siciliana, i Blues Fellows, band pistoiese formata da un gruppo di musicisti appassionati di blues e di black music, la rock band siciliana dei Zizzania con all’attivo l’album “Eclissi” prodotto da Fabrizio Simoncioni mentre chiuderà la serata Gianna Chillà che si esibirà in uno spettacolare tributo a Janis Joplin.

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.

Un assaggio, e che assaggio, del prossimo Firenze Rocks.

Ecco quello che è andato in scena ieri alla Visarno Arena di Firenze, che ha accolto l’unica data europea per il 2019 degli Imagine Dragons, reduci dalla cerimonia di apertura della finale di Champions League che li ha visti protagonisti il giorno precedente.

Di fronte ad una folla in delirio Dan Reynolds e soci hanno regalato il set più lungo e sicuramente più emozionante della loro carriera, che li vede ormai nell’Olimpo dei gruppi pop rock mondiali.

Ma andiamo con ordine: ad aprire la giornata ci aveva pensato l’italianissima Alice Bisi, alias Birthh, con le sue sonorità elettroniche, subito seguita da quello che è stato uno dei fenomeni pop di quest’anno, quel Fil Bo Riva che, tra Dublino, Berlino e Roma, ha scritto un disco d’esordio meraviglioso come “Beautiful Sadness” e lo ha portato in scena di fronte al pubblico fiorentino con la sua band “made in Germany”.

Cantato straordinario e sonorità che sembrano un mix tra Cesare Cremonini e Jeff Buckley, Filippo Bonamici (questo il suo nome all’anagrafe) ha senz’altro colpito il pubblico presente, che poi si è definitivamente sciolto al ritmo folk di Jake Bugg, uno che non ha certo bisogno di presentazioni, con brani come “Me and You”, “Two Fingers” o “A song about love”.

L’attesa è poi via via montata fino all’apice delle 21,05 quando è toccato agli Imagine Dragons salire sul palco. E non c’è dubbio che quello a cui ha assistito il foltissimo pubblico è uno di quegli show che non si dimenticano facilmente: si è partiti a spron battuto con “Believer”, per proseguire con brani del calibro di “Whatever it takes”, “Bad Liar” e la chicca di “Every breath you take” presa in prestito dai Police.

Mentre Dan Reynolds si muoveva scatenato sul palco e arringava la folla, facendosi passare bandiere della pace (e l’immancabile nostrano tricolore) dal pubblico, si susseguivano giochi di luce, torri di fumo e coriandoli a non finire, a sottolineare l’imponenza e la miriade di colori e di sfumature degli Imagine Dragons, consapevoli ormai di essere arrivati ad essere delle vere star mondiali, ma capaci di non perdere di vista i valori: Dan non ha perso occasione per ringraziare il pubblico italiano, quasi stupito dal poter ricevere tanto affetto e l’empatia tra chi era sopra e chi era sotto il palco ha raggiunto il suo apice su “Demons”, brano dedicato a Nathan, un fan della band di Las Vegas scomparso a causa del cancro e la cui famiglia era presente allo show.

Reynolds ha voluto condividere con tutti noi un messaggio di Nathan, che letteralmente gli ha detto: “Dan, quando ti senti depresso, non pensare alle cose cattive che ti dicono, pensa solo alle buone”.

Praticamente commosso, il cantante dei “Dragons” ha poi rivelato di aver sofferto di depressione fin da adolescente e che l’unico modo per uscirne è parlarne il più possibile e non sentirsi deboli a causa di questa malattia, non farsene emarginare.

Si è poi gettato in una versione strappacuore di “Demons”, cantata a squarciagola da 60.000 voci ed è poi tornato a saltare a più non posso su “Walking the wire”, “On top of the world” (su cui una marea di palloni giganti ha invaso il palco) e una conclusiva “Radioactive”, letteralmente spaziale, su cui dall’enorme palco fiorentino sono partiti fuochi d’artificio multicolori che hanno chiuso come meglio non si poteva una serata epica, primo step di un’estate che si preannuncia da ricordare, quando mancano ormai solo pochi giorni al Firenze Rocks 2019.