Placebo Live Milano City Sound

Placebo Live Milano City Sound

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E così i Placebo ritornano in Italia forti della loro popolarità, comprovata da oltre una decina di milioni di dischi venduti in una ventina di anni di carriera. Live Nation ci regala dunque un bel concerto perché Brian Molko e soci sanno esprimersi dal vivo sfruttando una  straordinaria energia comunicativa oltre che la grande padronanza tecnica sugli strumenti.

Il loro repertorio vario e affascinante sa raggiungere trasversalmente svariate tipologie di fans che si riconoscono nella band sia nei momenti più potenti sia in quelli più meditativi. Il rock alternativo dei Placebo è difficilmente classificabile in un genere preciso proprio perché anche le loro influenze sono molteplici spaziando dal post punk al glam rock alla Bowie fino ad atmosfere elettroniche.

I tre sono accompagnati live da un terzetto di session tra cui spicca Fiona Brice che suona il violino elettrico oltre che cimentarsi alle tastiere e ai cori, Brian Molko in forma smagliante con quella sua voce unica che riconosceresti tra mille , Stefan Olsdal che non solo al basso ma anche chitarra e tastiere si destreggia in potenti assoli e poi la macchina ritmica di Steve Forrest impressionante nel suo incedere.

Un gran bel palco allestito con una quantità impressionante di pannelli e poi una  scaletta che ripercorre varie tappe del percorso musicale dei Placebo iniziando con una strabordante B3  e continuando con  i 2 singoli targati 2013 estratti da Loud Like Love. La titletrack   viene eseguita tra i primi pezzi e a seguire la magnifica perla Too Many Friends con una piccola introduzione di Brian sul significato stesso della canzone .

Grandi pulsazioni con  Song To Say Goodbye e per non farsi mancare nulla Every You Every Me e MedsSpecial K e Bitter End ci riportano una diecina di anni indietro arrivando a circa un ora di esibizione letteralmente volata via forse troppo breve per i fans che chiedono one more o some more.

Gli encore non mancano ma non sono più di tre tra cui la stupenda cover di KAte Bush Running Up that Hill e per concludere una versione allungata di Infra Red che anticipa i saluti dei Placebo e lascia sul palco i soli sessions per un giusto tributo alla grande performance live.

Ho percepito come un rinnovato ardore nei Placebo, il fuoco creativo arde ancora e  la voglia di stupire resta immutata nei tre !

Lunga vita al Rock !

fERDIDAS

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